Per me la più bella bici in circolazione, facci sapere le sensazioni....Vedi l'allegato 266978
Oggi finalmente si prova...sperando vada tutto bene....
Per me la più bella bici in circolazione, facci sapere le sensazioni....Vedi l'allegato 266978
Oggi finalmente si prova...sperando vada tutto bene....
Come mai la sella così poco arretrata?Vedi l'allegato 266978
Oggi finalmente si prova...sperando vada tutto bene....
Guarda, ho riportato le misure dell'altra bici....compensa il reggisella arretrato. Se guardi Hirschi nel 2020 pedalava con il reggisella senza arretramento. Purtroppo sono brevilineo....gambe corte e busto lungo...Come mai la sella così poco arretrata?
Guarda ho fatto solo un paio di orette. Posso solo fare un confronto con la ma altra bici ( BH G6): la Cervelo davanti è granitica, più stabile. Alzandosi sui pedali è abbastanza rigida senza essere troppo dura. Ho messo le camere in lattice abbinata ai Pirelli che sono a detta di molti gomme molto confortevoli. Devo dire che l'abbinata ha reso la pedalata molto confortevole. Domani ho un giro più significativo con qualche tratto in salita e discesa...Sono curioso di vederla su quei terreni. Le ruote sono eccellenti. Anche con vento non hanno risentito granché, accelerano bene e sul lanciato scorrono alla grande. Io provengo da un eTap con Rotor, ma l'AXS tutt'altra musica!!!Per me la più bella bici in circolazione, facci sapere le sensazioni....
diciamo che a livello di prezzo avevo guardato la Caledonia ma ha un prezzo assurdo con sconto quasi nullo anche se devo dire che la S3 mi è rimasta nel cuore ma a livello di appetibilità a livello prezzo medio non hanno buona scelta....certo che mai come quest’anno le cervelo hanno avuto un crollo...
Nelle vendite sicuro,sentendo alcuni rivenditori di zona...
E si rispecchia in questa sezione del forum ormai deserta...un peccato,ma le ultime bici sono state un mezzo bluff...a partire dalla Caledonia....brutto colpo per Focus Italia,perché anche da quella parte con le Focus le cose non sembrano andare meglio...
Sicurante progettare un kit frame per il disco è diverso che farlo per un rim; ma sull’integrazione non c’entra nulla, dato che una guaina o tubo passa esattamente nello stesso punto, come la manutenzione che è più laboriosa nel disco non nel rim.Ti capisco, le leggi di mercato purtroppo comportano anche queste cose....Da un punto di vista progettuale ed ingegneristico credo che i due mondi siano ben diversi. Un utente vede solo la punta dell'iceberg, ovvero l'uso finale, ma mettersi al tavolo e progettare per disco o per rim significa prendere due strade completamente differenti. Gli sforzi indotti sulla forcella e sul telaio sono molto diversi e per un materiale che viene 'modellato' ad hoc significa trovare una soluzione che vada bene per entrambi...con queste premesse l'ottimizzazione lascia per strada qualcosa. Il passaggio cavi è un'altra conseguenza, perché l'integrazione 'all-in' con i dischi è più perseguibile, con i rim la manutenzione è sicuramente più problematica perché richiede un accesso più frequente. In ultimo cambierebbero alcune libertà/vincoli progettuali perché la necessità di offrire supporto al corpo freno con conseguente uscita cavo comporta alcune problematiche. Nei tempi più recenti si è visto di tutto, vedi Giant Propel, Trek Madone, o Venge Vias che hanno cercato l'integrazione con soluzioni proprietarie più o meno riuscite. Mi pare di poter intendere che con bici 'standard' il rim sia una soluzione ancora fattibile e anche coerente con la ricerca di un ottimo peso, con bici aero se il risultato sono soluzioni proprietarie (o peggio ancora sotto il movimento centrale!) allora forse meglio i dischi... sarà una diatriba infinita!
Credo che Sono queste le ragioni.a parte la Caledonia - che però è un ibrido pesante e almeno io non ho capito bene a che uso è destinato ... - Cervélo non ha proposto niente di nuovo e a differenza dei concorrenti non ha rinnovato la gamma.
Si ritrova quindi con una S5 dalle linee molto aggressive, bellissima nelle taglie piccole, ma sgraziata appena superi la 54.
E la R5, dalla linea pulita ed essenziale, bici leggera, ma coi foderi alti e ballerina in discesa
Vedremo con Jumbo, se torneranno alla vittoria e mieteranno successi con Roglic e Van Aert e quindi aumenteranno le vendite.
In realtà guaine e tubi passano si per alcuni punti comuni, ma l'uscita è ben diversa: un tubo per disc esce di fatto in prossimità dei mozzi, in una posizione 'facile' rispetto ad un nodo sella o in testa forcella. Per questo dico che l'integrazione nel caso dei disc è più 'semplice'. Dopo certamente l'aspetto commerciale ha le sue regole, questo non si discute.Sicurante progettare un kit frame per il disco è diverso che farlo per un rim; ma sull’integrazione non c’entra nulla, dato che una guaina o tubo passa esattamente nello stesso punto, come la manutenzione che è più laboriosa nel disco non nel rim.
Sull’integrazione hanno inciso i cambi elettronici, che oramai la fanno da padrone sulle versioni top di gamma, perché non avendo più le guaine per cambio e deragliatore o al max al loro posto dei più duttili cavi elettrici i progettisti hanno potuto farli passare in spazi più angusti e fargli fare percossi all’interno del telai che in parte avrebbe compromesso il funzionamento di un cambio meccanico.
A riprova di questo c’è il fatto che è sempre più raro trovare a listìno dei top di gamma con un cambio meccanico, al max c’è la versione con ultegra meccanico che rappresenta l’entry level.
E se le voci saranno confermate con l’uscita del 105 e rival elettronici a prezzi competitivi i gruppi meccanici avranno i giorni contati.
Secondo me è questo il punto. A parte discorsi legati al prezzo etc etc tanto fa la pubblicità che le vittorie ti danno. Se guardiamo alle biciclette in giro vediamo che le vendite vanno a ondate, spesso trainate dai risultati sportivi. Specy investe molto (e giustamente!) su questo e ha il suo ritorno....fino a pochi anni fa si vedevano in giro molte Giant adesso molto meno (almeno dalle mie parti....)Vedremo con Jumbo, se torneranno alla vittoria e mieteranno successi con Roglic e Van Aert e quindi aumenteranno le vendite.
Vero, ma anche per questo si predilige l’uso dei gruppi elettronici dato che all’interno del kit frame c’è molto affollamento.In realtà guaine e tubi passano si per alcuni punti comuni, ma l'uscita è ben diversa: un tubo per disc esce di fatto in prossimità dei mozzi, in una posizione 'facile' rispetto ad un nodo sella o in testa forcella. Per questo dico che l'integrazione nel caso dei disc è più 'semplice'. Dopo certamente l'aspetto commerciale ha le sue regole, questo non si discute.
Vero in parte, però sulle vendite incide molto anche il rivenditore che spinge più o meno una marca.Secondo me è questo il punto. A parte discorsi legati al prezzo etc etc tanto fa la pubblicità che le vittorie ti danno. Se guardiamo alle biciclette in giro vediamo che le vendite vanno a ondate, spesso trainate dai risultati sportivi. Specy investe molto (e giustamente!) su questo e ha il suo ritorno....fino a pochi anni fa si vedevano in giro molte Giant adesso molto meno (almeno dalle mie parti....)
Si anche, alla fine ci sono molti fattori che incidono sulla diffusione di una marca rispetto ad un altra, anche se indubbiamente la sponsorizzazione ai prof ha il suo ritorno, che comunque varia anche a seconda delle zona d’Italia.Penso che i negozianti stessi si accorgano che alcuni marchi sono più ricercati di altri, di conseguenza si adeguano al mercato lasciando il vecchio marchio per altri. Non solo i campioni fanno la differenza vendite. Basta un amatore all'interno di un gruppo, magari considerato il lider da tutti e la sua bici di conseguenza diventa il top e la più desiderata da tutti.
Non ho avuto modo di leggere nulla a riguardo di eventuali crolli delle vendite, ma effettivamente nella mia zona di Cervélo non se ne vedono più, o comunque quelle poche che mi capita di vedere sono della stessa annata della mia (modello 2014 acquistato a novembre 2015), non mi è ancora capitato di vedere modelli più recenti o una Cervélo disk....certo che mai come quest’anno le cervelo hanno avuto un crollo...
Nelle vendite sicuro,sentendo alcuni rivenditori di zona...
E si rispecchia in questa sezione del forum ormai deserta...un peccato,ma le ultime bici sono state un mezzo bluff...a partire dalla Caledonia....brutto colpo per Focus Italia,perché anche da quella parte con le Focus le cose non sembrano andare meglio...
Concordo quasi su tutto,ma non credo sia una questione di pendenti posteriori alti e/o sottili,vedi le ultime Emonda e Aethos entrambe disc ed entrambe della stessa categoria della R.Non ho avuto modo di leggere nulla a riguardo di eventuali crolli delle vendite, ma effettivamente nella mia zona di Cervélo non se ne vedono più, o comunque quelle poche che mi capita di vedere sono della stessa annata della mia (modello 2014 acquistato a novembre 2015), non mi è ancora capitato di vedere modelli più recenti o una Cervélo disk.
Fino a qualche anno fa invece (parliamo di almeno 6/7 anni fa) ne vedevo parecchie ai raduni cicloturistici della mia zona (generalmente molto partecipati).....adesso vedo tantissime Specialized, Trek e Giant, oltre che Argon18 (queste ultime solo perchè le tratta il mio negozio di fiducia, a cui fa capo la società di cui faccio parte).
Per quel che mi riguarda trovo molto belli i telai della serie S (anche se non farebbero al caso mio) e anche la nuova Caledonia 5 (reggisella a parte), mentre trovo un pò "datati" quelli della serie R (che sono quelli più polivalenti e leggeri), vuoi per la forma e linee delle tubazioni, vuoi per i pendenti del triangolo posteriore sottili e alti che, al giorno d'oggi, sembrano essere passati un pò di moda, specialmente se abbinati a telai per freni a disco che, oramai, vanno per la maggiore.....diciamo che forse la serie R andrebbe un attimo rivista (non stravolta, sia chiaro) per essere resa più appetibile al grande pubblico, magari nei dettagli in modo da renderla più "fresca" e "accattivante" allo stesso tempo.....alla fine con l'introduzione dei freno a disco l'unica cosa che hanno rivisto del telaio (estremizzo sia chiaro), è stata l'eliminazione dell'archetto di supporto del freno posteriore, per il resto mi sembra sia cambiato poco.
Altra cosa, i prezzi di listino.....anche se non è un problema che riguarda solo Cervélo, mi sembra che negli ultimi anni, specialmente per quanto riguarda la media gamma, i prezzi siano lievitati a dismisura.....tranne qualche rara eccezione, è facile arrivare a 5.000euro.....su questa cifra mi sembra di ricordare di aver pagato la Specialized Tarmac SL4 S-Works (top di gamma di allora) montata Red10v e ruote Fulcrum R0, che poi ho dato indietro per la Cervélo R3.....non so voi, ma io ormai non mi posso più permettere di spendere certe cifre per una bicicletta.
Ma sono cicli, e periodi. Dipende molto se in una certa zona, provincia, i negozi "trainanti" vendono e spingono per un certo marchio. nella mia zona di argon18 NON se ne vedono da SEMPRE. Si vedono diverse scott che fino a 2/3 anni fa nemmeno esistevano qui. Cervelo penso faccia sempre i "suoi" numeri. magari cambiando zone e regioni a cicliNon ho avuto modo di leggere nulla a riguardo di eventuali crolli delle vendite, ma effettivamente nella mia zona di Cervélo non se ne vedono più, o comunque quelle poche che mi capita di vedere sono della stessa annata della mia (modello 2014 acquistato a novembre 2015), non mi è ancora capitato di vedere modelli più recenti o una Cervélo disk.
Fino a qualche anno fa invece (parliamo di almeno 6/7 anni fa) ne vedevo parecchie ai raduni cicloturistici della mia zona (generalmente molto partecipati).....adesso vedo tantissime Specialized, Trek e Giant, oltre che Argon18 (queste ultime solo perchè le tratta il mio negozio di fiducia, a cui fa capo la società di cui faccio parte).
Per quel che mi riguarda trovo molto belli i telai della serie S (anche se non farebbero al caso mio) e anche la nuova Caledonia 5 (reggisella a parte), mentre trovo un pò "datati" quelli della serie R (che sono quelli più polivalenti e leggeri), vuoi per la forma e linee delle tubazioni, vuoi per i pendenti del triangolo posteriore sottili e alti che, al giorno d'oggi, sembrano essere passati un pò di moda, specialmente se abbinati a telai per freni a disco che, oramai, vanno per la maggiore.....diciamo che forse la serie R andrebbe un attimo rivista (non stravolta, sia chiaro) per essere resa più appetibile al grande pubblico, magari nei dettagli in modo da renderla più "fresca" e "accattivante" allo stesso tempo.....alla fine con l'introduzione dei freno a disco l'unica cosa che hanno rivisto del telaio (estremizzo sia chiaro), è stata l'eliminazione dell'archetto di supporto del freno posteriore, per il resto mi sembra sia cambiato poco.
Altra cosa, i prezzi di listino.....anche se non è un problema che riguarda solo Cervélo, mi sembra che negli ultimi anni, specialmente per quanto riguarda la media gamma, i prezzi siano lievitati a dismisura.....tranne qualche rara eccezione, è facile arrivare a 5.000euro.....su questa cifra mi sembra di ricordare di aver pagato la Specialized Tarmac SL4 S-Works (top di gamma di allora) montata Red10v e ruote Fulcrum R0, che poi ho dato indietro per la Cervélo R3.....non so voi, ma io ormai non mi posso più permettere di spendere certe cifre per una bicicletta.
Si, certo, non è solo la questione dei pendenti (anche se la tendenza attuale vede prevalere pendenti più bassi e meno sfinati), il mio discorso voleva rimarcare più che altro il fatto che il disegno del telaio è praticamente lo stesso da forse troppo tempo e che andrebbe probabilmente rivisto, senza stravolgimenti (a mio avviso resta comunque un gran bel telaio), ma quel tanto che basta per "svecchiarlo" un pochino e renderlo più accattivante e al passo con le tendenze attuali.....cosa che invece è stata fatta con il Caledonia 5 (che però, da quanto letto, sembra pagare in quanto a peso).Concordo quasi su tutto,ma non credo sia una questione di pendenti posteriori alti e/o sottili,vedi le ultime Emonda e Aethos entrambe disc ed entrambe della stessa categoria della R.
Si, concordo con te.....sicuramente dipenderà dalla zona e dai marchi che trattano i negozi della zona.Ma sono cicli, e periodi. Dipende molto se in una certa zona, provincia, i negozi "trainanti" vendono e spingono per un certo marchio. nella mia zona di argon18 NON se ne vedono da SEMPRE. Si vedono diverse scott che fino a 2/3 anni fa nemmeno esistevano qui. Cervelo penso faccia sempre i "suoi" numeri. magari cambiando zone e regioni a cicli
Più che ciclo,a me sembra una discesa inesorabile di Cervelo da quando i due ingegneri progettisti lasciarono il marchio...poi è passata a Focus italia da Larm...Ma sono cicli, e periodi. Dipende molto se in una certa zona, provincia, i negozi "trainanti" vendono e spingono per un certo marchio. nella mia zona di argon18 NON se ne vedono da SEMPRE. Si vedono diverse scott che fino a 2/3 anni fa nemmeno esistevano qui. Cervelo penso faccia sempre i "suoi" numeri. magari cambiando zone e regioni a cicli