Se uno legge un testo scientifico e poi ammette di non averci capito un caxxo, magari dovrebbe prendere atto di non avere gli strumenti per esprimere alcun parere, né in un senso, né nell'altro, invece di concludere che "siccome non ci ho capito niente, resto della mia opinione basata sul niente cosmico fatto di congetture e convinzioni personali".
Per cui sei la perfetta dimostrazione di ciò che ho scritto qua.
<< Una volta la gente aveva più umiltà e capacità di capire di non sapere. Ora invece tutti sono convinti di sapere, solo perché hanno letto un articolo di giornale o visto un video su YouTube. Sono tutti convinti di avere le competenze per dire se tizio ha ragione, o è caio ad avere ragione. Questo è il vero problema. >>
esatto la mia conoscenza scientifica rasenta lo zero, o almeno il minimo sindacale, il mio massimo sapere scientifico si esaurisce con gli esami di chimica e fisica del primo anno di ingegneria passati con pessimi voti. da ignorante dunque non entro nel merito, mi limito a dare per buone le ipotesi su cui si fondano queste tesi ma anche facendo ciò mi risulta difficile accettare una conclusione definitiva da un testo che trae le sue con "verosimilmente" o "molto probabilmente".
per fare un paragone stupido a me non importa sapere come viene misurato io tempo del centometrista al millesimo, non mi interessa sapere come funziona la valutazione del fotofinsish di uno sprint ruota a ruota, non mi interessa sapere come funziona nel dettaglio la macchina del goal line technology.
mi interessa sapere che mi dicano "bolt ha fatto il tempo di 9"58/ sagan ha tagliato il traguardo per primo/ la palla ha superato interamente la linea dunque è goal"
se mi esponessero una testo di 10 pagine con mille evidenze e poi mi dicessero "quindi il tempo di bolt è verosimilmente 9"58/sagan molto probabilmente ha tagliato il traguardo per primo/la palla ha superato quasi certamente la linea per intero" potrei non dubitare della correttezza del metodo ma dell'incontroversibilità dell'esito si.