costo montaggio telaio

Fabiolora

Apprendista Scalatore
3 Settembre 2009
2.010
112
Napoli
Visita sito
Bici
Troppe per un cu..o solo
Se a qualcuno può interessare, questo il mio pensiero sull'argomento.

[url]http://elessarbicycle.wordpress.com/2013/11/27/non-sparate-sul-meccanico/[/URL]

Aggiungo; l'ultima bdc montata in ordine di tempo è stata un caad10 con gruppo dura ace9000.
Montaggio da zero in pratica, perché ho anche tagliato la forcella e revisionato la serie sterzo.
Escluso il tempo impegato a smontare i vecchi componenti, ho impiegato 4h.
Lavorando con calma (tanto lo faccio per hobby e non ho fretta) curando piccoli dettagli come ripassare le filettature, impiegare 20 minuti per trovare una lunghezza guaine che fosse, oltre che funzionale, anche gradevole esteticamente, montando il nastro manubrio in modo che il numero dei fori a vista fosse uguale a dx e sx, pausa caffè, la telefonata ecc.
Ma per fare un buon lavoro, senza perder tempo come faccio io, almeno due ore ci vogliono; di più, come giustamente detto, se c'è il passaggio cavi interno. Ancora di più se il passaggio cavi interni è malfatto come capita anche su telai di alta gamma.
Due/tre ore di lavoro quanto vorreste pagarle?

Fabio
 

frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
11.089
1.065
Visita sito
Bici
Specialized sworks sl6
Buongiorno

Vorrei sapere un prezzo indicativo di costo da un meccanico onesto del costo di montaggio di un telaio cioè:

Io porto telaio ocn forcella da tagliare

Gruppo completo ho tutto tranne il nastro manubrio.

Con il precedente a settembre costo 175 euro comprensivi di calotte campagnolo bsa e kit fili guaine campagnolo.

Che mi dite?;nonzo%

dal mio sivende di solito fa 70-80 ai clienti abitudinari, attorno ai 100 agli altri (+ il costo dei materiali che è molto variabile ovviamente)
 

SCR1

Recordman
19 Maggio 2008
33.026
7.625
Fiorentino ai 100%
Visita sito
Bici
Scott CR1 SL+Specialized New tarmac SL6
Se a qualcuno può interessare, questo il mio pensiero sull'argomento.

[url]http://elessarbicycle.wordpress.com/2013/11/27/non-sparate-sul-meccanico/[/URL]

Aggiungo; l'ultima bdc montata in ordine di tempo è stata un caad10 con gruppo dura ace9000.
Montaggio da zero in pratica, perché ho anche tagliato la forcella e revisionato la serie sterzo.
Escluso il tempo impegato a smontare i vecchi componenti, ho impiegato 4h.
Lavorando con calma (tanto lo faccio per hobby e non ho fretta) curando piccoli dettagli come ripassare le filettature, impiegare 20 minuti per trovare una lunghezza guaine che fosse, oltre che funzionale, anche gradevole esteticamente, montando il nastro manubrio in modo che il numero dei fori a vista fosse uguale a dx e sx, pausa caffè, la telefonata ecc.
Ma per fare un buon lavoro, senza perder tempo come faccio io, almeno due ore ci vogliono; di più, come giustamente detto, se c'è il passaggio cavi interno. Ancora di più se il passaggio cavi interni è malfatto come capita anche su telai di alta gamma.
Due/tre ore di lavoro quanto vorreste pagarle?

Fabio

Infatti , sapendo quanto impiego io a montarli sono esterrefatto , dai prezzi citati , mi sembrano fin troppo bassi
 

El.Diablo

Novellino
18 Novembre 2013
36
0
Alessandria
Visita sito
Bici
Cannondale Supersix, Colnago World Cup
Se a qualcuno può interessare, questo il mio pensiero sull'argomento.

[url]http://elessarbicycle.wordpress.com/2013/11/27/non-sparate-sul-meccanico/[/URL]

Aggiungo; l'ultima bdc montata in ordine di tempo è stata un caad10 con gruppo dura ace9000.
Montaggio da zero in pratica, perché ho anche tagliato la forcella e revisionato la serie sterzo.
Escluso il tempo impegato a smontare i vecchi componenti, ho impiegato 4h.
Lavorando con calma (tanto lo faccio per hobby e non ho fretta) curando piccoli dettagli come ripassare le filettature, impiegare 20 minuti per trovare una lunghezza guaine che fosse, oltre che funzionale, anche gradevole esteticamente, montando il nastro manubrio in modo che il numero dei fori a vista fosse uguale a dx e sx, pausa caffè, la telefonata ecc.
Ma per fare un buon lavoro, senza perder tempo come faccio io, almeno due ore ci vogliono; di più, come giustamente detto, se c'è il passaggio cavi interno. Ancora di più se il passaggio cavi interni è malfatto come capita anche su telai di alta gamma.
Due/tre ore di lavoro quanto vorreste pagarle?

Fabio

Ho letto con estremo interesse il tuo pensiero in merito all'argomento trattato, e vorrei permettermi di pubblicare anche qualche breve stralcio tratto da vecchi post pubblicati dal sottoscritto in altri forum tematici:

"Be'... è il sogno di tutti coniugare la propria passione con l'occupazione lavorativa che ti consentirà di sbarcare il lunario!

A suo tempo solleticai anch'io una simile pruderia ciclistica, ma al momento, se mai decidessi di tuffarmi nel settore, sarei più orientato alla costituzione di una "Bike Clinic", piuttosto d'un negozio "tradizionale".

In questi anni Internet ha sparigliato le carte in ogni settore, vie più commerciale, e l'utente smaliziato sa ben muoversi sulle autostrade digitali al fine di perfezionare i migliori acquisti, sia che si tratti di componentistica che di bici già assemblate.

Semmai, la "vertebra debole" di tutta quella filiera che costituisce la spina dorsale dell'intero mercato del ciclo, è proprio l'assistenza post vendita, la riparazione, la trasformazione e/o sostituzione delle parti, l'assemblaggio personalizzato etc. etc.

Ho tutt'ora allo studio un progetto (in stadio piuttosto avanzato) riferito ad un modello applicabile anche in regime d'affiliazione commerciale (franchising) esplicitamente dedicato all'ambito delle riparazione, assistenza ed upgrade di qualsivoglia tipologia di bicicletta.

Osservare (piacevolmente) che questa crisi sistemica stia riportando gli utenti a riconsiderare la bici come un mezzo di trasporto ecologico e, soprattutto, economico, sottintende che il bacino d'utenza di coloro i quali utilizzeranno le due ruote a pedali, pur non sapendo neppure districarsi con una camera d'aria o altre tipiche avarie, è inevitabilmente destinato ad aumentare, e con esso la necessità di manutenere i propri mezzi.

Il target degli estimatori, degli appassionati, dei grammomaniaci sprovvisti delle canoniche "mani d'oro" proprie del buon meccanico, disposti a spendere fior di quattrini pur di realizzare la bici dei sogni, è un mercato anch'esso fiorente.

In soldoni, quel che manca è la perizia del professionista che sappia metter mano ai problemi tecnici dell'utilitaria con il cestino, ovvero alla fuoriserie dello sfegatato agonista della domenica.

Per questo motivo la "Bike Clinic", o quantomeno ciò che il sottoscritto immagina debba essere, deve presentare listini prezzi e tariffe ben precise a seconda del livello di professionalità necessario alla soluzione del problema, ovvero praticando prezzi fissi ed abbordabili per i più comuni interventi sulle biciclette da città.

Che tutto quanto sopra esposto sia un'esigenza reale, me lo dimostra la pletora di interventi che da sempre, per puro atto di liberalità e non certo a titolo oneroso o di lucro, il sottoscritto dispensa alla propria folta schiera di amici, che pur praticando da anni il ciclismo in tutte le sue declinazioni, non hanno mai imparato l'arte - o ancor meglio, lo Zen - della manutenzione!"

"Chiaramente intelligibili le conseguenze dell’attuale decadenza congiunturale che insiste nei confronti di un sistema economico in profonda trasformazione.

Le teorie farneticanti dei padri della Globalizzazione hanno prodotto, nel tempo, le inevitabili conseguenze: congetturare che il Globo potesse essere diviso in macroaree, suddiviso, pur nell’eccesso della semplificazione, tra paesi consumatori e paesi produttori, ha spostato la ricchezza “liquida e disponibile” altrove, generando in Occidente solamente enormi volumi di debito alimentati dalle sirene del credito al consumo.

Nessun settore s’è sottratto a questa dinamica assai poco virtuosa, giusto a voler usare un eufemismo, e neppure il mercato del ciclo ha potuto preservarsi dagli esiti d’una tempesta pressoché perfetta.

Oggi l’emisfero occidentale si interroga sulle contromisure e, nella più risicata sintesi, le “scuole di pensiero” vanno sempre più confrontandosi sui tempi, ovvero sulla velocità di esecuzione dei processi all’interno di un sistema economico reso fragile e vulnerabile dagli alchimisti di una finanza più o meno “creativa”.

Ciò posto, e come già anticipato, la crisi morde ferocemente le tasche degli italiani, i quali, come ben si conviene ad un popolo che ha fatto della capacità di adattarsi alle novazioni la propria bandiera, rispolverano dalle anguste cantine la vecchia bicicletta, ovvero – e ben peggio! - si recano al primo discount per acquistarne una.

E poi… girare in bici per la città incomincia ad essere accettato ed accettabile, se non addirittura “radical-chic”!
Morale: sia nell’uno che nell’altro caso questi “urban-bikers” dell’ultima ora avranno sicuramente il problema di rendere funzionante la propria due ruote per recarsi al lavoro o... a prendere il latte!

Troppo spesso, però, sento levarsi il coro delle lagnanze proprio da parte di questo target di utenti, i quali lamentano l’indisponibilità dei negozianti “tradizionali” (sempre più a corto di maestranze nelle loro botteghe ed impegnati in prima persona in officina) ad assisterli per la piccola manutenzione delle proprie city bike.

Così come, frequentemente, accade che il biker smaliziato sia riuscito, dopo lungo assedio, a strappare l’ultimo prezzo per l’acquisto online dell’upgrade dei propri sogni, ma non sia nella condizione di poter operare da sé l’agognata trasformazione.

In quest’ottica, ma non solo e necessariamente in questa, s’innesca la necessità di un servizio d’officina “multi-brand” in grado di soddisfare l’esigenza della piccola riparazione “espresso”, tanto quanto il laborioso e certosino assemblaggio personalizzato di mezzi ben più sofisticati, strutturando il servizio con una tempistica d’intervento commisurata alla necessità (non lasceremo quindi la signora appiedata con lo pneumatico afflosciato, e programmeremo nei tempi e nei modi gli interventi manutentivi delle macchine più complesse).

L’impatto dell’utente con una simile struttura dovrà essere assolutamente “friendly”, con una reception in grado di smistare nell’immediato le richieste in base all’urgenza e alla tempistica afferente l’eventuale necessità di reperire i ricambi, ed una terna di box meccanici presidiati da operatori distinti per competenze (…e di più non vi dico, altrimenti vi svelo il progetto!).

Il vantaggio rispetto ad un negozio tradizionale e generalista è evidente:

1) innanzitutto la salutare carenza di un magazzino (bici, telai e ricambi) sempre più oneroso da sostenere sotto il profilo gestionale, finanziario e fiscale…

2) la totale indipendenza dai grandi player del mercato e dai big della pedivella, sempre più accorti al loro profitto ed incuranti delle marginalità reale, ormai quasi inesistente, del povero negoziante…

3) l’affrancarsi, finalmente, dalle assurde dinamiche di un mercato dove “l’obsolescenza commerciale” di un modello non sopravvive mai all’appuntamento teutonico settembrino, lasciando al commerciante i brandelli di una “svendita annunciata”…

4) ed infine, ma non per ultimo, la restituzione agli operatori del settore ciclo della propria competenza, professionalità e “dignità”, troppo spesso sacrificata sull’altare di un settore in balia di spregiudicati mercanti.

O quantomeno, così io vedo il futuro.

D'altronde, anche in altri settori le aziende stando "tentando il colpo" - giusto in ragione delle moderne tecnologie e delle reti logistiche - di affrancarsi dai costi commerciali ingenerati dalle reti di vendita tradizionali (votandosi quindi alla "vendita diretta") e, come sempre accade, il percepire i mutamenti per trarre vantaggio da condizioni apparentemente ostili, è la virtù dei migliori..."


 

Fabiolora

Apprendista Scalatore
3 Settembre 2009
2.010
112
Napoli
Visita sito
Bici
Troppe per un cu..o solo
Diablo, non so se poi sei riuscito nell'impresa, stai tentando o hai abbandonato il progetto.
Anche io ho la mia piccola officina dove, gratis, aiuto un po' tutti.
E anche io, insieme ad alcuni amici, carezziamo l'idea di una attività volta alla assistenza si, ma soprattutto alla progettazione e personalizzazione. Quello che già faccio, ma con un modesto contributo da parte del ciclista, giusto per rientrarci con le spese.
Non ci campi, ma non ci rimetti come succede adesso a me.
La burocrazia ci sta stroncando ogni velleità.
Ma a parte questo, il problema grosso è la mentalità dell'utenza.
Quando sento dire "ma che ci vuole, lo sanno fare tutti" mi cadono le braccia.
No, montare una bici è una cosa, fare un buon lavoro è una altra. E lì devi sapere come fare, devi avere esperienza. Per non parlare poi della soluzione a problemi a volte davvero incomprensibili, dove davvero devi dare sfogo alla fantasia per trovare una soluzione. Chi abitualmente mette le mani su bici di tutti i tipi l'avrà vissuta questa esperienza.
Ma anche studiare la costruzione di una bici richiede tempo. Misurare il ciclista, preparare col telaista le quote, valutare tutti i componenti e la loro compatibilità, eventuali accessori se la bici è da rando o turismo ecc non è cosa dove ci si improvvisa. Bisogna sapere di cosa si parla, cose esiste sul mercato (soprattutto estero) per ovviare a quel problema o per poter montare un tale accessorio e così via.
Ma in Italia pare che il lavoro altrui nessuno voglia pagarlo...

Fabio
 

dan8

Gregario
8 Ottobre 2013
669
23
61
Arezzo
Visita sito
Bici
bici carbon e mostro artigianale mtb
A proposito di bike clinic guardate questa officina , me l'ha segnalata il mio amico Cocomero, grande tecnico e grande amatore:

http://www.torqzone.co.za/index.php

PS:@Diablo
Se fossi vicino , partiremmo subito con un progetto del genere

Officine cosi da noi non se ne trovano forse officina di precisione attrezzi per orafi ne ho viste in giro ma noi non abbiamo la mentalita' per questo, si potrebbe anche provare se le tasse non ci finissero
 

El.Diablo

Novellino
18 Novembre 2013
36
0
Alessandria
Visita sito
Bici
Cannondale Supersix, Colnago World Cup
Diablo, non so se poi sei riuscito nell'impresa, stai tentando o hai abbandonato il progetto.
Anche io ho la mia piccola officina dove, gratis, aiuto un po' tutti.
E anche io, insieme ad alcuni amici, carezziamo l'idea di una attività volta alla assistenza si, ma soprattutto alla progettazione e personalizzazione. Quello che già faccio, ma con un modesto contributo da parte del ciclista, giusto per rientrarci con le spese.
Non ci campi, ma non ci rimetti come succede adesso a me.
La burocrazia ci sta stroncando ogni velleità.
Ma a parte questo, il problema grosso è la mentalità dell'utenza.
Quando sento dire "ma che ci vuole, lo sanno fare tutti" mi cadono le braccia.
No, montare una bici è una cosa, fare un buon lavoro è una altra. E lì devi sapere come fare, devi avere esperienza. Per non parlare poi della soluzione a problemi a volte davvero incomprensibili, dove davvero devi dare sfogo alla fantasia per trovare una soluzione. Chi abitualmente mette le mani su bici di tutti i tipi l'avrà vissuta questa esperienza.
Ma anche studiare la costruzione di una bici richiede tempo. Misurare il ciclista, preparare col telaista le quote, valutare tutti i componenti e la loro compatibilità, eventuali accessori se la bici è da rando o turismo ecc non è cosa dove ci si improvvisa. Bisogna sapere di cosa si parla, cose esiste sul mercato (soprattutto estero) per ovviare a quel problema o per poter montare un tale accessorio e così via.
Ma in Italia pare che il lavoro altrui nessuno voglia pagarlo...

Fabio

Carissimo Fabio, giusto nella primavera prossima ventura il progetto prenderà forma come opera compiuta, e non ti nascondo l'entusiasmo quasi adolescenziale che accompagna questa mia avventura.
Liberatomi a fatica da una serie inenarrabile di retaggi e sedimentazioni culturali e professionali, sono ormai pronto al grande passo.

Eppure, quei trenta lunghi anni spesi a cercare di decifrare la mia incontenibile passione per la bicicletta, declinandola in ogni sua sfumatura, oggi costituiscono la lente d'ingrandimento con cui osservo il mondo, consentendomi di alimentare una visione lucida dei miei propositi.

Tralasciando ogni scontata osservazione sulle contraddizioni di un Paese che non comprende - non vuole comprendere! - il valore partorito da ogni crisi e la naturale, quanto provvida, esplosione di energia scatenata dalla forza della novazione, vorremo sempre perseguire i nostri obiettivi con le idee, il coraggio e la passione.
D'altro canto è quanto in tasca ci rimane, e non mi pare poco...


Andrea
 
Ultima modifica:

El.Diablo

Novellino
18 Novembre 2013
36
0
Alessandria
Visita sito
Bici
Cannondale Supersix, Colnago World Cup
A proposito di bike clinic guardate questa officina , me l'ha segnalata il mio amico Cocomero, grande tecnico e grande amatore:

http://www.torqzone.co.za/index.php

PS:@Diablo
Se fossi vicino , partiremmo subito con un progetto del genere

Vero, e sarebbe cosa graditissima amico mio, ma mai dire mai!

Dipenderà da quali sviluppi e riscontri otterrà il mio progetto: per mia natura ed abito mentale, non escludo mai nulla a priori! o-o
 

SCR1

Recordman
19 Maggio 2008
33.026
7.625
Fiorentino ai 100%
Visita sito
Bici
Scott CR1 SL+Specialized New tarmac SL6
Vero ma io ho dovuto chiudere attivita' artigianale proprio perche non si poteva piu' reggere e tornare ha fare il dipendente

Sono veramente dispiaciuto. Purtroppo abbiamo politici che non pensano altro che a rubare più che a far lavorare la gente, speriamo nel nuovo che si prospetta.

Vero, e sarebbe cosa graditissima amico mio, ma mai dire mai!

Dipenderà da quali sviluppi e riscontri otterrà il mio progetto: per mia natura ed abito mentale, non escludo mai nulla a priori! o-o
Sempre pronto
 

dan8

Gregario
8 Ottobre 2013
669
23
61
Arezzo
Visita sito
Bici
bici carbon e mostro artigianale mtb
Sono veramente dispiaciuto. Purtroppo abbiamo politici che non pensano altro che a rubare più che a far lavorare la gente, speriamo nel nuovo che si prospetta.


Sempre pronto

Si spera sempre ma mi sa che i bei tempi sono finiti, comunque ora da dipendente meno rotture e piu' tempo per la bici, prima famiglia e lavoro mi hanno fatto smettere di correre in mtb, comunque la passione non mi e' passata
 

Fabiolora

Apprendista Scalatore
3 Settembre 2009
2.010
112
Napoli
Visita sito
Bici
Troppe per un cu..o solo
Non per portare sfiga diablo, ma se dai una occhiata alla sezione Rose bike, forse può venirti l'ispirazione per rimodulare la tua idea.
A quanto pare non tutti sono d'accordo a dover pagare per la manutenzione...

Fabio
 

Fabiolora

Apprendista Scalatore
3 Settembre 2009
2.010
112
Napoli
Visita sito
Bici
Troppe per un cu..o solo
E' la discussione "se mi serve mil meccanico", dove è partito un attacco a chi acquista online come affamatore dei negozianti, che comprando la bici online non puoi creare il rapporto col meccanico per cui vai e non paghi ecc.
Le solite boiate che compaiono ciclicamente (è pur sempre un forum di bici...), scritte da chi, l'ho già detto di là, di come funziona un negozio non ha la più pallida idea.
Sapessi i salti di gioia che vedo fare quando il lunedì arriva il tipo con la ruota storta e la vuole raddrizzata gratis perché "dai l'ho presa qui, mica mi fai pagare una raddrizzata...".

Fabio