Divieti per coronavirus: come ti comporti?

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jan80

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Lo sapete che io e altri al lavoro siamo venuti in contatto con uno (sicuramente) o più positivi al coronavirus, lo abbiamo saputo 10 giorni dopo e la nostra azienda ci ha detto di continuare a lavorare mettendo la mascherina e che non dobbiamo fare i tamponi? Ma solo se ci viene la febbre?
E la mia azienda è un grande ospedale pubblico del nord.
Quindi datemi retta: piantatela con certi argomenti da azzeccagarbugli dei poveri e STATE A CASA!!
quindi ti sembra normale questo per combattere il virus???cioe' quando nevica vai in giro nudo.....quando c'e' il sole metti il cappotto??
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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comunque a me sembra che siamo tutti folli......bisogna chiudere tutto altrimenti inutile discuttere...stiamo facendo ridere....qua la gente va al bar a giocare a carte....siamo in Veneto non una regione del sud dove il problema al momento e' minore......poi stiamo a discuttere se sia o meno giusto far 2 ore in bici??ma siamo matti??
 

Bond

Pignone
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bravo....ma il divieto mi dici dove sta scritto?
P.S. io non sto andando via in bici,ma credo sia inutile rispettare una legge che per giunta neanche c'e',invece mi fa' girare le palle che vedo la gente al bar( anche tanti anziani) che fanno in modo che circoli ancora di ppiu' sto maledetto virus

"Bravo..."? Bah!
"Il divieto mi dici dove sta scritto?" Bella gente che siamo se per usare la testa dobbiamo per forza avere qualcuno che ci obbliga, ex lege, a farlo.

Saluti
 

Ser pecora

Diretur
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Bhè che un infortunato (più o meno grave) arrivi dalla strada o da casa per incidente domestico, non cambia molto ai fini del carico sui PS

Mi sembra una supposizione difficile da provare che tutti gli incidenti che avvengono fuori casa si tramutino automaticamente in incidenti domestici 1:1. Ovviamente non posso provare il contrario. Andrà a coscienza, come sempre.
 

faberfortunae

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sempre una in meno...
Lo sapete che io e altri al lavoro siamo venuti in contatto con uno (sicuramente) o più positivi al coronavirus, lo abbiamo saputo 10 giorni dopo e la nostra azienda ci ha detto di continuare a lavorare mettendo la mascherina e che non dobbiamo fare i tamponi? Ma solo se ci viene la febbre?
E la mia azienda è un grande ospedale pubblico del nord.
Quindi datemi retta: piantatela con certi argomenti da azzeccagarbugli dei poveri e STATE A CASA!!

gli "argomenti da azzeccagarbugli" sarebbero stati utili per impedire che qualcuno tra voi potesse aver perpetuato il virus essendone rimasto contagiato da qualche paziente che ne era affetto.
mi rendo conto che è più facile a dire al mondo #stateacasa ma, dammi retta tu, formalizza, per iscritto, la richiesta di applicazione del protocollo segnalando quello che è accaduto e, visto che l'hai già reso pubblico qui, girala ai quotidiani.
vedrai che qualcuno avrà altro da pensare rispetto ad un ciclista sano che si fa venti km su una ciclabile.
 
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Bengi

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tante
Mi sembra una supposizione difficile da provare che tutti gli incidenti che avvengono fuori casa si tramutino automaticamente in incidenti domestici 1:1. Ovviamente non posso provare il contrario. Andrà a coscienza, come sempre.
Diciamo anche che con le strade semideserte attuali, il rischio di incidente grave per un ciclista è molto minore rispetto al solito... quindi le statistiche sopra riportate per gli incidenti stradali coinvolgenti anche i ciclisti andrebbero riviste al ribasso...
 
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"lo sport e le attivita' motorie svolti all'aperto sono
ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il
rispetto della distanza interpersonale di un metro"


Per me la si può interpretare così:
tralasciando per un momento il problema etico cadi-spedale-posti letto occupati per nulla, secondo me c'è da fare una distinzione.
La legge dice che sono vietati tutti gli spostamenti se non per inconfutabili motivi, ok, ma questo spostamento implica il fatto di partire da A arrivare a B scendere dalla macchina/moto/bici/cavallo e incontrare altra gente e portare quindi ipoteticamente il virus da A a B.
Nel articolo sopra citato dello sport, io parto da A, torno a A, non mi fermo a B a prendere un caffè, riempire borraccia e rischiare di infettare quelli di B e riportare il virus a A.
Per me l'hanno interpretata così e mi pare una cosa sensata e quindi ci sta che si possa uscire in bici.
 
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jan80

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"Bravo..."? Bah!
"Il divieto mi dici dove sta scritto?" Bella gente che siamo se per usare la testa dobbiamo per forza avere qualcuno che ci obbliga, ex lege, a farlo.

Saluti
fatto sta che non hai ragione...te lo dimostro e poi scappi ;pirlùn^ ;pirlùn^
lo capiamo o no che il problema non e' la biciclietta il problema e' che bisogna chiudere tutto porca puttana......ma e' cosi difficile da capire???
La bici se vogliono la lascio pure in custodia al commissariato di polizia ma devono chiudere tutto cazzo.... non stiamo facendo una mazza per questo virus.....se continua cosi non finisce male,ma molto male ed il problema non e' al 11 marzo vado o no vado in bici,il problema e' a fine marzo se ho bisogno mi salvano o non mi salvano ......eppure la gente continua ad andare a lavorare in aziende insicure,in bar a perdere tempo in mezzi pubblici che dovrebbero essere fermi
 

CRAMPO

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Comunicato scritto da chi? con quale data? Oggetto? Gli organi sono: Pres. Consiglio, Ministero dell'Interno e Prefettura che cmq cita sempre e si rifà ai due organi superiori.
Prendilo per come te lo vendo. Arriva dal Corriere.it, è un ritaglio e nel pezzo non cita fonti o date o altro
 

ogunde

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"lo sport e le attivita' motorie svolti all'aperto sono
ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il
rispetto della distanza interpersonale di un metro"


Per me la si può interpretare così:
tralasciando per un momento il problema etico cado-ospedale-posti letto occupati per nulla, secondo me c'è da fare una distinzione.
La legge dice che sono vietati tutti gli spostamenti se non per inconfutabili motivi, ok, ma questo spostamento implica il fatto di partire da A arrivare a B scendere dalla macchina/moto/bici/cavallo e incontrare altra gente e portare quindi ipoteticamente il virus da A a B.
Nel articolo sopra citato dello sport, io parto da A, torno a A, non mi fermo a B a prendere un caffè, riempire borraccia e rischiare di infettare quelli di B e riportare il virus a A.
Per me l'hanno interpretata così e mi pare una cosa sensata e quindi ci sta che si possa uscire in bici.
E' chiaro che sono di parte, ma mi sembra condivisibile, se esco in bici e senza mai fermarmi vado al parco, 1,5 km. sto una oretta e torno, non ho contatti con nessuno..se si esce con il cane e per andare a correre, esco anche io. Se invece si passa a "non esce nessuno" amen...... :cry: ...la verità è che non sono convinto. A mio avviso i parchi sono troppo affollati
 

N.O.T.B.

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Vedete i segmenti di Strava delle vostre zone con la funziona Esplora>Esplora segmento. Poi selezionate un segmento e visualizzati i dettagli.
Nella classifica nello storico, selezionate Oggi.
Vedrete che rispetto ad altri giorni, sono veramente pochi i ciclisti che sono transitati rispetto alle settimane scorse.
 

EMAC

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"lo sport e le attivita' motorie svolti all'aperto sono
ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il
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Per me la si può interpretare così:
tralasciando per un momento il problema etico cadi-spedale-posti letto occupati per nulla, secondo me c'è da fare una distinzione.
La legge dice che sono vietati tutti gli spostamenti se non per inconfutabili motivi, ok, ma questo spostamento implica il fatto di partire da A arrivare a B scendere dalla macchina/moto/bici/cavallo e incontrare altra gente e portare quindi ipoteticamente il virus da A a B.
Nel articolo sopra citato dello sport, io parto da A, torno a A, non mi fermo a B a prendere un caffè, riempire borraccia e rischiare di infettare quelli di B e riportare il virus a A.
Per me l'hanno interpretata così e mi pare una cosa sensata e quindi ci sta che si possa uscire in bici.
In qualsiasi modo la si interpreti va in contrasto con il non allontanarsi dal proprio domicilio salvo motivi inderogabili. L'allenamento in bici salvo non si faccia per professione non e' un motivo inderogabile. Se poi uno va a lavorare in bici e' un altro discorso. Non mi sembra sensato che io mi debba autocertificare mentre vado al lavoro in auto e poi tornato a casa possa prendere la bici e andare in giro.
 

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In qualsiasi modo la si interpreti va in contrasto con il non allontanarsi dal proprio domicilio salvo motivi inderogabili. L'allenamento in bici salvo non si faccia per professione non e' un motivo inderogabile. Se poi uno va a lavorare in bici e' un altro discorso. Non mi sembra sensato che io mi debba autocertificare mentre vado al lavoro in auto e poi tornato a casa possa prendere la bici e andare in giro.
Vero, ma secondo me la discriminante è il fatto di avere la possibilità di diffondere il virus che regola l'autocertificazione e e la motivazione inderogabile o almeno, è quello che credo abbiano pensato mentre scrivevano la norma. Di fatto, uscire a correre o pedalare con tutte le precauzioni del caso è a rischio tendente allo zero.
Sempre tralasciando il discorso etico e di buon senso
 
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