Credo sia una questione di volume e prezzo.
Specialized e
Trek sono 2 colossi da 100 mila bici all'anno (un numero che serve da esempio, non so esattamente quante ne producano all'anno). Campagnolo ha una produzione in grado di produrre abbastanza pezzi da soddisfare le loro richieste? Oltre a quelle di tutto l'after market mondiale? A naso forse no. E se produce meno pezzi, a quale prezzo gli può vendere quelli che produce? È concorrenziale questo prezzo rispetto a quello di
Shimano/
Sram?
Ne consegue, secondo me, che viste le dimensioni, non potendo competere sui grandi numeri, la scelta sia un mercato meno globale se non di nicchia dando un'aura di esclusività al proprio prodotto.
Una esclusività che però mal si concilia con entry level, che dunque x praticità vede un predominio nelle vendite e nei consigli di Shimano, che in effetti fa dal Duraace al Claris in bdc e dall'Xtr al Tourney in mtb.....senza dimenticare che le bici entrylevel più che bdc sono spesso mtb, citybike o ibride e praticamente tutte quante montano Shimano. Campagnolo di quel livello, mai vista nessuna.