Se il tuo nick indica l'anno di nascita, non so se a 54 ci sia una mortalità del 5/10%. Io ne ho qualcuno in meno (47) e ho avuto un giorno e mezzo di febbre a 38.3 salvo tachipirina. Erano 5/6 anni che non avevo febbre, ma tante volte con le classiche influenze sono stato ben peggio. Continuo ad essere dell'idea che tanta gente sia timorata per nulla. Questa è una malattia problematica sui grandi numeri. Tanti si contagiano nello stesso momento e quei pochi che hanno bisogno di cure intensive di quei tanti, sono troppi (scusa la supercazzola) per il sistema sanitario di tanti paesi (e del nostro ancor di più). Quelli che muoiono, morirebbero quasi sicuramente anche con la normale influenza, fa scalpore il numero, perché tanti contagiati problematici contemporaneamente, fanno tanti morti. Sul singolo individuo però gli effetti non sono diversi. La polmonite non è una complicanza che la ha portata il covid. I morti di polmonite, non sono una novità del covid. A volte si confonde il numero dei morti o di chi sta male, col numero di quelli che sono positivi. I primi sono una percentuale infima dei secondi, ma i secondi sono così tanti che cresce anche il numero dei primi. Febbre, perdita del gusto, e tanti altri sintomi sono uguali e lo sono anche le complicanze. Per questo dico che non bisogna viverla come "ecco è ebola, se mi prende sono morto". Tanti sono terrorizzati e la vivono così. Molta colpa dei media, un po' dell'ignoranza di alcuni che li porta ad essere troppo facilmente suggestionati e/o suggestionabiliAmmetto che questo pensiero l'ho fatto anch'io pero' avrei sicuramente preferito non prenderlo e tirare fino al vaccino o beccarlo in un momento in cui le mie difese immunitarie erano sicuramente piu' forti.
Se devo essere sincero ho avuto paura ed anche parecchia perche' una mortalita' del 5-10% per una persona della mia eta' è brutta.
Poi quando anche persone sane finivano in ospedale ho pensato che eravamo nei guai.
Io stesso sono una persona sana ed ho preso una ricalcata che altro che influenza
Si' ,coincide.@alearc66
Se il tuo nick indica l'anno di nascita, non so se a 54 ci sia una mortalità del 5/10%. Io ne ho qualcuno in meno (47) e ho avuto un giorno e mezzo di febbre a 38.3 salvo tachipirina. Erano 5/6 anni che non avevo febbre, ma tante volte con le classiche influenze sono stato ben peggio. Continuo ad essere dell'idea che tanta gente sia timorata per nulla. Questa è una malattia problematica sui grandi numeri. Tanti si contagiano nello stesso momento e quei pochi che hanno bisogno di cure intensive di quei tanti, sono troppi (scusa la supercazzola) per il sistema sanitario di tanti paesi (e del nostro ancor di più). Quelli che muoiono, morirebbero quasi sicuramente anche con la normale influenza, fa scalpore il numero, perché tanti contagiati problematici contemporaneamente, fanno tanti morti. Sul singolo individuo però gli effetti non sono diversi. La polmonite non è una complicanza che la ha portata il covid. I morti di polmonite, non sono una novità del covid. A volte si confonde il numero dei morti o di chi sta male, col numero di quelli che sono positivi. I primi sono una percentuale infima dei secondi, ma i secondi sono così tanti che cresce anche il numero dei primi. Febbre, perdita del gusto, e tanti altri sintomi sono uguali e lo sono anche le complicanze. Per questo dico che non bisogna viverla come "ecco è ebola, se mi prende sono morto". Tanti sono terrorizzati e la vivono così. Molta colpa dei media, un po' dell'ignoranza di alcuni che li porta ad essere troppo facilmente suggestionati e/o suggestionabili
Infatti è così. Non è (quasi) mai stata la normale influenza che uccideva da sola, ma lo faceva su soggetti già indeboliti da età molto avanzata e/o patologie associate. Come il Covid….che ne uccide forse di più perché ne contagia molti di più...……. anche tra chi muore di influenza ce ne sono molti che hanno piu' patologie eppure vengono registrate come morti per influenza
@alearc66
Se il tuo nick indica l'anno di nascita, non so se a 54 ci sia una mortalità del 5/10%. Io ne ho qualcuno in meno (47) e ho avuto un giorno e mezzo di febbre a 38.3 salvo tachipirina. Erano 5/6 anni che non avevo febbre, ma tante volte con le classiche influenze sono stato ben peggio. Continuo ad essere dell'idea che tanta gente sia timorata per nulla. Questa è una malattia problematica sui grandi numeri. Tanti si contagiano nello stesso momento e quei pochi che hanno bisogno di cure intensive di quei tanti, sono troppi (scusa la supercazzola) per il sistema sanitario di tanti paesi (e del nostro ancor di più). Quelli che muoiono, morirebbero quasi sicuramente anche con la normale influenza, fa scalpore il numero, perché tanti contagiati problematici contemporaneamente, fanno tanti morti. Sul singolo individuo però gli effetti non sono diversi. La polmonite non è una complicanza che la ha portata il covid. I morti di polmonite, non sono una novità del covid. A volte si confonde il numero dei morti o di chi sta male, col numero di quelli che sono positivi. I primi sono una percentuale infima dei secondi, ma i secondi sono così tanti che cresce anche il numero dei primi. Febbre, perdita del gusto, e tanti altri sintomi sono uguali e lo sono anche le complicanze. Per questo dico che non bisogna viverla come "ecco è ebola, se mi prende sono morto". Tanti sono terrorizzati e la vivono così. Molta colpa dei media, un po' dell'ignoranza di alcuni che li porta ad essere troppo facilmente suggestionati e/o suggestionabili
Concordo in gran parte. Però ad essere sincero non mi entusiasma questa sorta di autodenigrazione, non siamo poi così male come popolo. Per quanto riguarda i giappo, ci sono testimonianze che non sembrano così positive, non è recentissimo ma...: https://giappopazzie.blogspot.com/Però Andrea, non credo che tutti i medici, infermieri stravolti per i turni di lavoro, siano pagati da qualcuno per fare del terrorismo. Certo, non è l'ebola, ma non è neanche una piccola influenza, e di danni ne sta creando molti, sia sul sistema sanitario, che sull'economia. Ora, se tutti gli esperti (mondiali) dicono di stare attenti, di evitare assembramenti (tra cui, aggiungo io, uscire in gruppo in bici, senza sindacare se è rischioso o no), e con "tutti" intendo anche i vari Zangrillo e Bassetti, che pur essendo meno catastrofisti, concordano con queste misure, trovo giusto seguirle. non cercare per forza un modo per eluderle. Tra l'altro ogni Paese, direi mondiale, ha dovuto correre ai ripari; chi più, chi meno.....e chi meno, spesso ha poi dovuto inasprirle.
Se poi molti restrizioni sono oggettivamente esagerate, questo dipende anche dal comportamento poco responsabile di molti.
Mi ha impressionato l'intervista di un italiano che lavora in Giappone e che diceva che lì se si danno delle disposizioni, non occorrono controlli, polizia e multe; vengono seguite e basta. Noi non siamo dei "soldatini" giapponesi (per fortuna), ma stiamo dimostrando di non avere quella maturità che sarebbe necessaria in questo momento. Parlo della popolazione in generale, e ovviamente non tutta, ma di una parte piuttosto consistente che se ne frega, minimizza, critica tutto, trova la scuse più sciocche per eludere le restrizioni. Questo succede con le attuali restrizioni considerate esagerate, prova a pensare cosa succederebbe se fossero blande; si perderebbe il controllo della situazione.
Il succo del mio discorso è "meglio esagerare, che rischiare ulteriormente"
Però se vi fa comodo pensare che sia tutto una montatura, e che si potrebbe tornare ai negozi aperti, shopping, aperitivi a gogò, perché dovrei farvi cambiare idea? Tanto non decidete voi, e neppure io
Questa secondo me sarebbe una cosa buona e giusta, anche perche' chi non crede dovrebbe togliere un posto a chi fa attenzione a seguire le varie raccomandazioni? Che ognuno sia responsabile delle proprie scelte
Covid, dalla Svizzera provocazione shock: "Per i negazionisti niente terapia intensiva"
Un economista lancia la proposta dalle colonne del tabloid più diffuso per cercare di svegliare il Paese. Il tasso di contagi è alto ma troppa ge…www.repubblica.it
Bah.. dovessimo seguire questa strada, a essere coerenti dovremmo includere anche chi ha passato la vita a fumare, a mangiare schifezze, a rischiare la vita per nulla eccQuesta secondo me sarebbe una cosa buona e giusta, anche perche' chi non crede dovrebbe togliere un posto a chi fa attenzione a seguire le varie raccomandazioni? Che ognuno sia responsabile delle proprie scelte
Covid, dalla Svizzera provocazione shock: "Per i negazionisti niente terapia intensiva"
Un economista lancia la proposta dalle colonne del tabloid più diffuso per cercare di svegliare il Paese. Il tasso di contagi è alto ma troppa ge…www.repubblica.it
Dici? Qualcosa,invece, mi dice che una persona ci penserebbe due volte prima di comportarsi da negazionistaquesto farebbe sparire i negazionisti "de iure" ma non quelli "de facto". (Tanto ormai parliamo in avvocatese)
Perchè allora non fare una sorta di patente a punti per l'accesso alle cure sanitarie? (Cosa che personalmente troverei abominevole)
No, scusa, questa è una generalizzazione che va bene se vogliamo fare della filosofia, e non pensiamo al mondo reale.Bah.. dovessimo seguire questa strada, a essere coerenti dovremmo includere anche chi ha passato la vita a fumare, a mangiare schifezze, a rischiare la vita per nulla ecc
Perchè allora non fare una sorta di patente a punti per l'accesso alle cure sanitarie? (Cosa che personalmente troverei abominevole)
Si, infatti .. da noi in forma diciamo ancora embrionaleforse esiste già, se pensi alle assicurazioni
Dici? Qualcosa,invece, mi dice che una persona ci penserebbe due volte prima di comportarsi da negazionista
Beh ok quelli stanno commettendo dei reati e vanno perseguiti, su questo non ci piove.No, scusa, questa è una generalizzazione che va bene se vogliamo fare della filosofia, e non pensiamo al mondo reale.
(Anche se ad essere sincero, io a d un pz. con bpco che fuma con bombola di O2 attaccata, io quella bombola la darei a qualcun'altro veramente)
Mi riferisco al negazionista che fa danni, a quello che blocca l'ambulanza dicendo che sono vuote, a quelli che dicono che le bare sui camion erano vuote , ma Signori miei, ci rendiamo conto?
La follia sappiamo che esiste,ma che prenda piede no
Ma no, certo che non è la mascherina.una mascherina abbassata non definisce un negazionista. Se l'accesso alle cure è legato al comportamento, siamo in tanti ad aver almeno una volta dimenticato la mascherina in macchina. Dovresti richiedere una dichiarazione firmata del tipo: io non metto mascherina, sono negazionista, non mi interessano le cure tanto è un influenza. A parte la disumanità, non la firmerà mai nessuno una cosa così. Neanche i negazionisti veri.
Concordo in gran parte. Però ad essere sincero non mi entusiasma questa sorta di autodenigrazione, non siamo poi così male come popolo. Per quanto riguarda i giappo, ci sono testimonianze che non sembrano così positive, non è recentissimo ma...: https://giappopazzie.blogspot.com/
Ma no ovviamente mi riferisco a quegli estremismiBeh ok quelli stanno commettendo dei reati e vanno perseguiti, su questo non ci piove.
Il rischio che vedo io è quello di additare come negazionista chiunque esprima dei dubbi o sollevi delle critiche rimanendo nell'ambito di un dibattito civile.
Applausi!!..concordo in toto il pensiero,non potevi descrivere meglio la situazione da non minimizzare ed il comportamento da italiota medio negazionista e insurrezionista antiregole.Però Andrea, non credo che tutti i medici, infermieri stravolti per i turni di lavoro, siano pagati da qualcuno per fare del terrorismo. Certo, non è l'ebola, ma non è neanche una piccola influenza, e di danni ne sta creando molti, sia sul sistema sanitario, che sull'economia. Ora, se tutti gli esperti (mondiali) dicono di stare attenti, di evitare assembramenti (tra cui, aggiungo io, uscire in gruppo in bici, senza sindacare se è rischioso o no), e con "tutti" intendo anche i vari Zangrillo e Bassetti, che pur essendo meno catastrofisti, concordano con queste misure, trovo giusto seguirle. non cercare per forza un modo per eluderle. Tra l'altro ogni Paese, direi mondiale, ha dovuto correre ai ripari; chi più, chi meno.....e chi meno, spesso ha poi dovuto inasprirle. Trovare la giusta via e accontentare tutti non è facile: da una parte hai il, popolo che non vuole rinunciare alla libertà, dall'altra altri del popolo che si lamentano che gli ospedali sono intasati; da un parte gli operatori commerciali, ristoratori, operatori turistici che voglio lavorare, dall'altra virologi e medici che dicono che è rischioso aprire tutto. E tu, Governo, devi decidere a accontentare tutti. Non è un compito facile, e non lo sarebbe neppure se al governo ci fosse uno di destra, o estrema sinistra.
Se poi molti restrizioni sono oggettivamente esagerate, questo dipende anche dal comportamento poco responsabile di molti.
Mi ha impressionato l'intervista di un italiano che lavora in Giappone e che diceva che lì se si danno delle disposizioni, non occorrono controlli, polizia e multe; vengono seguite e basta. Noi non siamo dei "soldatini" giapponesi (per fortuna), ma stiamo dimostrando di non avere quella maturità che sarebbe necessaria in questo momento. Parlo della popolazione in generale, e ovviamente non tutta, ma di una parte piuttosto consistente che se ne frega, minimizza, critica tutto, trova la scuse più sciocche per eludere le restrizioni. Questo succede con le attuali restrizioni considerate esagerate, prova a pensare cosa succederebbe se fossero blande; si perderebbe il controllo della situazione.
Il succo del mio discorso è "meglio esagerare, che rischiare ulteriormente"
Però se vi fa comodo pensare che sia tutto una montatura, e che si potrebbe tornare ai negozi aperti, shopping, aperitivi a gogò, perché dovrei farvi cambiare idea? Tanto non decidete voi, e neppure io