Un misuratore di potenza è uno strumento di misura che appunto viene utilizzato per definire la potenza espressa dal ciclista.
Ci sono diversi tipi di misuratori (sui pedali, sulla guarnitura, sulla ruota ecc).
Praticamente tutti partono dalla rilevazione della
FORZA espressa attraverso l'utilizzo di estensimetri. Questo dato (N) va poi interfacciato con altri parametri (nel caso degli Assioma è la
velocità angolare di rotazione del pedale, con relative accelerazioni ecc...dati che vengono rilevati tramite giroscopio) per definire la potenza.
Come ogni strumento di misura è soggetto a margine di errore (nel caso degli Assioma si parla di +/-1%) e necessita di essere calibrato se si vuole ottenere un'adeguata fedeltà del dato (per mitigare scompensi dati da temperatura ecc). Per questo si consiglia di calibrare lo strumento ogni volta prima di partire (io solitamente lascio la bici all'aperto un paio di minuti prima di fare la calibrazione).
Fatta la dovuta premessa occorre considerare un'altro aspetto fisico. Se, a parità di condizioni esterne, una massa "definita" deve spostarsi da un punto A ad un punto B è necessaria venga applicata una certa quantità di ENERGIA (Joule).
In soldoni se il corpo "ciclista+bici" pesa 80kg e deve salire una salita con 1000m di dislivello lunga 10Km sarà necessaria una quantità di energia (Joule) definita e costante.
Questa quantità di energia può essere espressa in più o meno tempo. Tanto minore sarà il tempo impiegato e tanto maggiore sarà la forza applicata (e quindi, di conseguenza, la potenza/lavoro
espresso).
Ne deriva che, a parità di fattori esterni, a fronte di una potenza "costante" lo stesso corpo "ciclista+bici" deve necessariamente impiegare lo stesso tempo per passare dal punto A al punto B. Ovviamente è vero anche il contrario...ossia che se impiego lo stesso tempo , a parità di peso e altre condizioni esterne, otterrò la stessa potenza media.
Partendo da questa base ci si aspetta che uno strumento di misura che "rileva la potenza" mi dia risultati coerenti con lo scopo per cui è stato acquistato. Oltre ad essere coerenti i risultati devono avere anche una certa consistenza e ripetibilità. Altrimenti decade tutto, non si parla nemmeno più di "strumento di misura" e tanto vale affidarsi al cardiofrequenzimetro.
D'altronde, se non fosse cosi sarebbe ridicolo usare un misuratore di potenza. Vi immaginate se oggi fate un test dell'FTP (o altri) e il risultato sia 200w e il giorno dopo lo stesso test, con la stessa intensità e fatica, il risultato dia 250w.
Allo strumento non interessa come tu stia applicando la forza, la rileva e basta. Se sei sui pedali o che tu sia seduto, IN SALITA, con velocità tendenzialmente "basse" la potenza media deve essere la stessa se il tempo impiegato è lo stesso.
Se poi sali a 20kmh e cè pure un discreto vento allora può essere che salendo "sui pedali" ti venga richiesta una potenza maggiore per compiere la salita nello stesso tempo in quanto l'impatto con l'aria di un corpo "in piedi" è ben diverso rispetto al ciclista seduto in modo "aerodinamico". Ma tralascerei questo aspetto nel nostro ragionamento in quanto "cambiano le condizioni esterne tra i due casi".