Ha ancora senso comprare una bdc con cambio meccanico e freni tradizionali?

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SoftMachine

Maglia Iridata
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In realtà un elettroattuato con un PM avrebbe già tutto l'hardware necessario per cambiare da solo.

Basterebbe aggiornare i firmware, ci sono anche dei brevetti in tal senso.

Ma non lo hanno ancora proposto, il mercato non è pronto, c'è un sacco di gente che si straccia le vesti solo perché non sopporta che a mandare il parallelogramma su e giù sia un motorino elettrico invece che un azionamento meccanico.

Figuriamoci cosa potrebbe accadere se il gruppo potesse ANCHE farlo da solo.


Eretico >@<


:-x
 

golias

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mia
Basterebbe aggiornare i firmware

Ma non lo hanno ancora proposto, il mercato non è pronto

Figuriamoci cosa potrebbe accadere se il gruppo potesse ANCHE farlo da solo.
BIsognerà preparare il ciclista medio però.. forse anche con un corso dedicato :-x
Metti che cambia in automatico nello scatto sui pedali e anzichè indurire il rapporto te lo accorcia.. chissà quanti lo butterebbero alle ortiche in men che non si dica :mrgreen:
 
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Gamba_tri

via col vento
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Barco Spirit-Xcr - Cannondale Synapse carbon
E insomma, la "mia" Evo Rim costa un bel pö meno della sorella Disc, devo sgridare il mio titolare:))):!
A parità di allestimento magari si, ma quello che intendo è che sono disponibile bici disc anche sotto i mille euro, poco di più se idraulici. Per una bici con Ultegra Di2 devi spendere almeno 2500 € se comprata online, ma più frequentemente 3500, partiamo da altre cifre, per cui se anche uno è favorevole deve farsi due conti in tasca, per gli stessi motivi che uno compra Ultegra e non Dura Ace meccanico.
 

chancjs

Pignone
14 Dicembre 2011
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S-Works Tarmac SL6 Cube 160 AT 500
Ciao!
Secondo voi, ha senso allestire un telaio nuovo di alta gamma con gruppo meccanico e freni tradizionali (ovviamente anche loro top di gamma) avendo, volendo, il budget per comprare anche elettrico e disco?

Grazie

Si ha senso.
Per mia esperienza personale sono una pippa sia con i freni tradizionali che col dura ace meccanico ma visto che mi piace appagare anche il mio ego mi sembra giusto aver acquistato una bici con disc e cambio elettronico ;-)
 

Mauro85

Apprendista Velocista
7 Aprile 2012
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Pinarello
riportiamo le info corrette e non diffondiamo cose a caso.

100-0 duster 39,9 jag 38,8 golf 37,6. quindi da 1 a 2 metri in piu

100-0 su asciutto+pave duster 44,6 jag 43,7 golf 43,7 quindi 1metro in piu

100-0 su bagnato e ghiaccio duster 95 jag 106 golf 109.


qui significativamente meglio ma per via delle gomme della duster (decelerazione media 0,45 g per cui su fondo a bassa aderenza, non solo bagnato)

La differenza in quest'ultimo caso come si vede non è nel sistema frenante il quale è inferiore in ogni test della duster. Nello specifico caso citato dipende dal grip meccanico dovuto alle gomme della dacia che di fatto sono dell 4season contro le uhp/estive delle altre due

gomma duster--> https://www.tirerack.com/tires/tires.jsp?tireMake=Bridgestone&tireModel=Dueler+H/P+Sport+AS
gomma golf --> https://www.bridgestone.it/auto-suv-van/pneumatici-estivi-turanza/t005/?referrer=https://www.google.com/

Il messaggio del tuo post è quindi: comprate le invernali!

ti sei risposto da solo, io ho scritto "sul bagnato" e infatti tu scrivi che sul bagnato la Duster frena in minor spazio,
non capisco che cosa vuoi puntualizzare.

il messaggio del mio post sta scritto nei post precedenti, che non hai letto e non lo decidi certo tu: non ho mai fatto un confronto qualitativo
tra i 3 modelli, che infatti si prendono tutti 5 stelle alla voce "frenata", ho riportato i dati della Duster per dimostrare
che anche una tecnologia precedente (freni a tamburo) può dare risultati analoghi (1,2 metri in più non sono nulla, nella vita
e nel giudizio di Quattorruote) a una tecnologia successiva (freni a disco).

Tu che sei così attento, avrai certamente visto che sul numero di marzo che la Stelvio frena 100-0 sul bagnato
in 93 metri (2 metri meno della Duster...) con gomme Michelin Latitude Sport 3, dunque pneumatici estivi.
E la Q7 con pneumatici Ventus Evo ad alte prestazioni e 2500 kg di massa, frena in 101 metri ( meno di Golf e Jaguar.).
La tua scientifica equazione pneumatici invernali-grip maggiore in frenata dunque regge il tempo di uno starnuto.
Del resto su Quattroruote è spesso scritto che sul bagnato la calibrazione dell'ABS è fondamentale.

Da domani 3 giugno, sono consentiti gli spostamenti fra le regioni, fatti una lunga pedalata, già che sei ancora "Gregario".
 
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Mauro85

Apprendista Velocista
7 Aprile 2012
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amando bici\moto\auto d'epoca capisco chi voglia rimanere su meccanico\rim per tutta una serie di ragioni e non c'è bisogno di convincere nessuno che siano meglio: basta che piacciano

Non so quanto una trasmissione meccanica per bicicletta sia assimilabile a "un'auto d'epoca".
Primo perché non esistono gruppi elettronici economici tanto quanto i meccanici di fascia bassa.
Secondo perché esistono ancora gruppi meccanici di fascia altissima.
Terzo perché ci sono ambiti, dal ciclotursimo al ciclismo dei pendolari, alla bicicletta che usi per andare in spiaggia o al supermercato,
dove un cambio elettronico porterebbe più svantaggi che vantaggi.

Le trasmissioni meccaniche non scompariranno mai.

E con l'elettronico non hai la stessa indipendenza di manutenzione di un meccanico, su cui quasi ogni meccanico del mondo può intervenire
e in quasi ogni parte del mondo. L'elettronico necessita di negozi specialzzati al pari di una Ferrari che deve essere riparata presso officine autorizzate.

(scrivo da possessore di EPS Campagnolo)
 

Mauro85

Apprendista Velocista
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Su questo confermo, la tecnologia per avere un cambio elettronico che funzioni a coppia costante c'è già ...e non costerebbe un euro in più.

Vantaggi di averlo? Chi pedala a coppia costante dall'inizio alla fine dell'uscita?
In fase di riscaldamento la pedalata è più blanda di una pedalata in salita rapida fatta a fine allenamento.
 
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ti sei risposto da solo, io ho scritto "sul bagnato" e infatti tu scrivi che sul bagnato la Duster frena in minor spazio,
non capisco che cosa vuoi puntualizzare.

il messaggio del mio post sta scritto nei post precedenti, che non hai letto e non lo decidi certo tu: non ho mai fatto un confronto qualitativo
tra i 3 modelli, che infatti si prendono tutti 5 stelle alla voce "frenata", ho riportato i dati della Duster per dimostrare
che anche una tecnologia precedente (freni a tamburo) può dare risultati analoghi (1,2 metri in più non sono nulla, nella vita
e nel giudizio di Quattorruote) a una tecnologia successiva (freni a disco).

Tu che sei così attento, avrai certamente visto che sul numero di marzo che la Stelvio frena 100-0 sul bagnato
in 93 metri (2 metri meno della Duster...) con gomme Michelin Latitude Sport 3, dunque pneumatici estivi.
E la Q7 con pneumatici Ventus Evo ad alte prestazioni e 2500 kg di massa, frena in 101 metri ( meno di Golf e Jaguar.).
La tua scientifica equazione pneumatici invernali-grip maggiore in frenata dunque regge il tempo di uno starnuto.
Del resto su Quattroruote è spesso scritto che sul bagnato la calibrazione dell'ABS è fondamentale.

Da domani 3 giugno, sono consentiti gli spostamenti fra le regioni, fatti una lunga pedalata, già che sei ancora "Gregario".

1 metro è la differenza tra colpire un oggetto od una persona o meno, a quella velocità (relativamente bassa) è rilevante.
La differenza ovviamente non sta solo nella frenata singola ma nella ripetibilità, come ben saprai.

Quindi il tuo esempio per dire che i sistemi sono equivalenti non regge, anche perche non lo sono, e pure in modo misurabile.

La differenza che osservi, e che vuoi portare come esempio per affermare che i sistemi sono equivalenti, è ascrivibile ad altri elementi, tra cui la gomma.

buon giro
 

SCR1

Recordman
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Scott CR1 SL+Specialized New tarmac SL6
Non so quanto una trasmissione meccanica per bicicletta sia assimilabile a "un'auto d'epoca".
Primo perché non esistono gruppi elettronici economici tanto quanto i meccanici di fascia bassa.
Secondo perché esistono ancora gruppi meccanici di fascia altissima.
Terzo perché ci sono ambiti, dal ciclotursimo al ciclismo dei pendolari, alla bicicletta che usi per andare in spiaggia o al supermercato,
dove un cambio elettronico porterebbe più svantaggi che vantaggi.

Le trasmissioni meccaniche non scompariranno mai.

E con l'elettronico non hai la stessa indipendenza di manutenzione di un meccanico, su cui quasi ogni meccanico del mondo può intervenire
e in quasi ogni parte del mondo. L'elettronico necessita di negozi specialzzati al pari di una Ferrari che deve essere riparata presso officine autorizzate.

(scrivo da possessore di EPS Campagnolo)
Per Campagnolo forse, Shimano e Sram abbisognano di poco e niente sopratutto Shimano che mette a disposizione un software per ogni evenienza
 

Raven

Cronoman
3 Novembre 2018
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Vantaggi di averlo? Chi pedala a coppia costante dall'inizio alla fine dell'uscita?
In fase di riscaldamento la pedalata è più blanda di una pedalata in salita rapida fatta a fine allenamento.

ovviamente saprai già la risposta ma nel caso:

potresti scegliere di impostaste una cadenza costante ed il cambio automaticamente ti manterrà alla cadenza impostata o, alternativamente potresti scegliere di dare priorità al mantenere un range prefissato di watt ed il cambio, in autonomia ti selezionaerà il rapporto, esattamente come l'erg mode di un rullo.

così per iniziare.

Sta poi alla programmazione specifica lo scegliere su cosa lavorare. Sempre ricalcando soluzioni gia viste in ambito automotive si puo interfacciare col gps e "preparare" i rapporti/logica di funzionamento prima di una salita o di una discesa per esempio (trovarti il rapporto perfetto per rilanciare in uscita di curva per esempio). Si puo anche collegare al profilo di potenza specifico ed adattare le scelte al variare del tempo secondo i vari cp.

O puo integrarsi con i workout di tp e riportarti su strade le variazioni (sempre iso erg mode).

Giusto un paio di spunti
 
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Ipercool

Ciociaro
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Vantaggi di averlo? Chi pedala a coppia costante dall'inizio alla fine dell'uscita?
In fase di riscaldamento la pedalata è più blanda di una pedalata in salita rapida fatta a fine allenamento.

Niente di strano, questo scetticismo, ma anche molto peggio, c'è stato per i cambi sulle leve, per i pedali a sgancio, per il carbonio, per gli elettronici, per l'idraulica, ecc ecc.

Il pedalatore medio italico da bitume è estremamente conservatore, per lui nella migliore delle ipotesi gli sviluppi tecnologici applicati alla bicicletta sono inutili, più spesso dannosi e comunque sempre imposti dall'alto al solo scopo estorsivo da parte dei costruttori.

Infatti le tecnologie applicate al ciclismo da strada non sono mai innovative in assoluto, ma sempre introdotte a fatica mutuandole da altri ambiti.
 
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SCR1

Recordman
19 Maggio 2008
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Scott CR1 SL+Specialized New tarmac SL6
Niente di strano, questo scetticismo, ma anche molto peggio, c'è stato per i cambi sulle leve, per i pedali a sgancio, per il carbonio, per gli elettronici, per l'idraulica, ecc ecc.

Il pedalatore medio italico da bitume è estremamente conservativo, per lui nella migliore delle ipotesi gli sviluppi tecnologici applicati alla bicicletta sono inutili, più spesso dannosi e semore imposti dall'alto al solo scopo estorsivo da parte dei costruttori.

Infatti le tecnologie applicate al ciclismo non sono mai innovative in assoluto, ma sempre introdotte a fatica mutuandole da altri ambiti.
Più che scettico direi tirchio, e per avallare la non spesa, si coinvince che il materiale sia peggiore di quello che possiede attualmente. Fosse così non saremmo mai usciti dall'acciaio, ne alluminio , ne titanio, ne carbonio etc etc
 

RamboGuerrazzi

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In realtà un elettroattuato con un PM avrebbe già tutto l'hardware necessario per cambiare da solo.

Basterebbe aggiornare i firmware, ci sono anche dei brevetti in tal senso.

Non sono sicuro che le scale di rapporti attuali permettano di tenere cadenza e potenza costante. Per me sarebbe un sogno, salire sempre a 80rpm, e il cambio lavora da solo per adattarsi alla pendenza. Ma ancora siamo lontani, mi pare.
 
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Ipercool

Ciociaro
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Non sono sicuro che le scale di rapporti attuali permettano di tenere cadenza e potenza costante. Per me sarebbe un sogno, salire sempre a 80rpm, e il cambio lavora da solo per adattarsi alla pendenza. Ma ancora siamo lontani, mi pare.

Si, in effetti le trasmissioni attuali, soprattutto in questi aspetti, sono molto rudimentali.

Casualmente proprio ieri ho scritto qualcosa al riguardo nel 3D Trek.
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
Niente di strano, questo scetticismo, ma anche molto peggio, c'è stato per i cambi sulle leve, per i pedali a sgancio, per il carbonio, per gli elettronici, per l'idraulica, ecc ecc.

Il pedalatore medio italico da bitume è estremamente conservatore, per lui nella migliore delle ipotesi gli sviluppi tecnologici applicati alla bicicletta sono inutili, più spesso dannosi e comunque sempre imposti dall'alto al solo scopo estorsivo da parte dei costruttori.

Infatti le tecnologie applicate al ciclismo da strada non sono mai innovative in assoluto, ma sempre introdotte a fatica mutuandole da altri ambiti.
E ti sei mai chiesto il perché?
Io si.
E mi sono risposto che la necessità di complicare, apparentemente semplificando, un oggetto meccanico semplice e già perfetto è solo una bellissima quanto inutile suggestione.
Capace di appagare ego, curiosità e senso di esclusività dell'utilizzatore ma allo stato dei fatti totalmente eccentrica rispetto all'oggetto sulla quale si propone.
Tanto che l'evoluzione massima contemporanea - l'ebike (sicura, comoda, efficace, democratica e smart) - esemplifica, esasperandolo, ogni sviluppo tecnologico ipotizzabile sulla bici.. con tutte le conseguenze circa la sussumibilita' del prodotto che si ottiene all'interno della categoria bicicletta...
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
Intendo dire che non è il pedalatore italico medio ad essere recalcitrante alle innovazioni e sperimentazione.
È l'oggetto di cui ci occupiamo a prestarsi poco... Un po' come servire un piatto di tortellini con ragù di cucina molecolare contemporanea.
Nammerda.
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
E mi sono risposto che la necessità di complicare, apparentemente semplificando, un oggetto meccanico semplice e già perfetto è solo una bellissima quanto inutile suggestione.
Capace di appagare ego, curiosità e senso di esclusività dell'utilizzatore ma allo stato dei fatti totalmente eccentrica rispetto all'oggetto sulla quale si propone.
Tanto che l'evoluzione massima contemporanea - l'ebike (sicura, comoda, efficace, democratica e smart) - esemplifica, esasperandolo, ogni sviluppo tecnologico ipotizzabile sulla bici.. con tutte le conseguenze circa la sussumibilita' del prodotto che si ottiene all'interno della categoria bicicletta...
Umhh.. c'è del vero ma non del tutto, non è la stessa cosa cambiare con un tocco quasi impercettibile e dover invece spingere con una certa pressione.. così come non è uguale frenare con una forza quasi nulla rispetto ad una trazione decisa della leva.
I vantaggi ci sono.. così come lo sono a livello marketing ma questo fa parte del gioco come mille altri articoloi che girano nel mondo delle 2 ruote.
 

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
ovviamente saprai già la risposta ma nel caso:

potresti scegliere di impostaste una cadenza costante ed il cambio automaticamente ti manterrà alla cadenza impostata o, alternativamente potresti scegliere di dare priorità al mantenere un range prefissato di watt ed il cambio, in autonomia ti selezionaerà il rapporto, esattamente come l'erg mode di un rullo.

così per iniziare.

Sta poi alla programmazione specifica lo scegliere su cosa lavorare. Sempre ricalcando soluzioni gia viste in ambito automotive si puo interfacciare col gps e "preparare" i rapporti/logica di funzionamento prima di una salita o di una discesa per esempio (trovarti il rapporto perfetto per rilanciare in uscita di curva per esempio). Si puo anche collegare al profilo di potenza specifico ed adattare le scelte al variare del tempo secondo i vari cp.

O puo integrarsi con i workout di tp e riportarti su strade le variazioni (sempre iso erg mode).

Giusto un paio di spunti

Tante idee un po' fantasiose magari interessanti ma che si scontrano non poco con la facilità di utilizzo e semplicità dei comandi
A meno di non piazzare uno smartphone/tablet e dover gestire le modalità da lì
Magari può anche funzionare ma è davvero così difficile schiacciare un tasto e cambiare?
Quante volte fai una pedalata a watt quasi costanti? Non rilanci mai in salita?
E se devi rallentare per semafori ecc?
Mi sembra un modo di complicarsi la vita per risolvere un problema da poco
L'elettronico per quanto complesso nello sviluppo poi da usare è più facile di prima, na roba automatica non è così banale
PS
Per chi ritiene arcaico il cambio da bici vorrei ricordare che ha un'efficienza straordinaria, pesa pochissimo e non da problemi ormai
Le soluzioni alternative, forse tranne la complicazione assurda proposta da ceramica Speed( con parecchi problemi funzionali) non hanno le stesse qualità
 
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andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
Umhh.. c'è del vero ma non del tutto, non è la stessa cosa cambiare con un tocco quasi impercettibile e dover invece spingere con una certa pressione.. così come non è uguale frenare con una forza quasi nulla rispetto ad una trazione decisa della leva.
I vantaggi ci sono.. così come lo sono a livello marketing ma questo fa parte del gioco come mille altri articoloi che girano nel mondo delle 2 ruote.

Sulla seconda posso anche essere d'accordo ma davvero devi fare così tanto sforzo per cambiare su un meccanico moderno?
 
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faberfortunae

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sempre una in meno...
Sulla seconda posso anche essere d'accordo ma davvero devi fare così tanto sforzo per cambiare su un meccanico moderno?
Ovvio che no.
Un conto è la frenata, altro è la cambiata.
Ma trovare una giustificazione razionale alle proprie derive irrazionali è il primo passo per evitare la terapia farmacologica :-) ... detto da uno che monta, tra l'altro, di2 e sram etap hydro disc... sia chiaro eh.
 
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