Mi son sempre chiesto se esiste un modo di ricompensare le attività locali per il "disturbo" che lamentano.
Il perchè delle Granfondo - opinione personale NON polemica
- Creatore Discussione rapportoagile
- Data di inizio
Mi son sempre chiesto se esiste un modo di ricompensare le attività locali per il "disturbo" che lamentano.
Stai facendo confusione. Una cosa sono gli atti amministrativi un altro gli aspetti "politici" o sociali, fai tu.
Il prefetto decide sulla base dei rapporti delle stazioni dei carabinieri e dei comuni interessati dalla gara. Tutti devono avere parere positivo. Basta un parere negativo e la gara non si fa oppure si cambia percorso. A Camogli ogni anno si andava a parlare con i sindaci dei vari comuni. Alcuni erano contenti che la gara passava da loro e non vedevano l'ora di dare il loro contributo altri la "sopportavano", a loro interessava la sicurezza e avere meno fastidi possibili.
Una volta che il prefetto ha ricevuto i pareri dà il nulla osta. Lo dico per chi non lo ricordasse, ma il prefetto rappresenta il governo, è la massima autorità locale.
Le associazioni dei ristoratori, degli albergatori e altre menate non hanno alcuna voce in capitolo nel parere del comune. Va da sé che un comune con una topografia complicata, con un'associazione importante può influenzare la decisione di un singolo, ma questo riguarda più il comune dove si organizza la gara che il comune che si vede il traffico bloccato per mezz'ora.
A Piacenza, probabilmente, è stato lo stesso comune a non dare il permesso, avrà ritenuto che il gioco non valesse la candela. A Camogli il comune era coinvolto e ci ha supportato fin dal primo anno e anche se gli operatori turistici si lamentavano (anche se poi il fine settimana della gara facevano il tutto esaurito in bassa stagione) la gara si è sempre fatta.
nessuna confusione...i sindaci raccolgono le lamentele della gente...(che vota) e in base a quello decidono...(in questo senso ho nominato le associazioni di categoria)
gf di perini ha smesso di passare in un Borgo antico perchè si chiudeva la strada (a traffico veicolare limitato) che portava alla chiesa...vedi un po' tu...
No le associazioni no. Sono proprio gli esercenti ad avere voce (leggasi voti) in capitolo.
Non conosco la situazione di Piacenza e comunque non è importante. Fammi dire: un sindaco che decidesse di assecondare i desideri di una parte della cittadinanza per un disagio di - vogliamo esagerare - due ore in un anno non è uno che deve fare il sindaco.
Probabilmente la situazione di quel borgo era più complessa e i vigili o i carabinieri avranno valutato dei problemi di sicurezza che non erano facilmente gestibili e hanno dato parere negativo. Può anche essere che l'organizzatore in quel punto non fosse organizzato e le autorità non si fidassero.
Non penso che la gara non l'abbiano più fatta perché non si poteva passare da un paese, a meno che quel paesino non fosse in una zona strategica per l'economia del percorso, altrimenti avrebbero potuto optare per un'altra soluzione (altra strada, altro paese, percorso diverso...).
altra strada...
in provincia ne fanno diverse...
è quella di PC città che non hanno più fatto...
perchè tu la vedi con gli occhi del ciclista...lui la vede con quelli del politico che vuol farsi rieleggere...quelli che passano in bici, a parte qualcuno, non sono cittadini amministrati dallo stesso...
Più piccoli sono i comuni e più gli organi sono assogettati agli umori di chi porta voti... e non è colpa dei Sindaci.
E' la società purtroppo che pende sempre dalla parte dei rompicoglioni...
Gli esercenti si lamenterebbero anche se tu fossi davanti al loro negozio senza far niente.
Bisogna fare la tara alle loro lamentele. Se si dovessero ascoltare tutti non ci sarebbe una sola manifestazione in Italia.
Come ho scritto in precedenza: dipende. Abbiamo avuto sindaci di paesini che non vedevano l'ora che la nostra gara passasse da loro e ci mettevano a disposizione tutto e altri a cui interessava solo che fosse garantita la sicurezza. E la Liguria è stretta e le strade sono quelle che sono: o si passa di lì o si passa di lì.
Pareri negativi ne abbiamo avuti anche noi. Non mi ricordo in che contesto, ma so che andò il nostro presidente a parlare col sindaco e coi carabinieri e alla fine trovarono l'accordo. Se non ricordo male si trattava sempre di sicurezza e degli uomini che servivano a presidiare, anche se non sono sicuro. Si deve sempre cercare di arrivare ad una soluzione e per quel che ci riguarda l'abbiamo sempre trovato, anche con quei ristoratori di posti dimenticati da Dio che si lamentavano per la chiusura della strada.
No, la vedo come membro del comitato organizzatore per i nove anni della gara di Camogli.
appunto...se mi dici che un sindaco che decide seguendo le "lamentele" della gente non è adatto a fare il sindaco, stai ragionando secondo i tuoi interessi, non i suoi...che possono non coincidere...
Sto dicendo che un sindaco che ascolta le lamentele per una manifestazione che - male che gli vada - gli impegna il territorio per due ore l'anno è un sindaco scarso.
Intendiamoci, le lamentele possono essere legittime, ma per l'esperienza che mi sono fatto per il 99% dei casi sono frutto di egoismi personali, che nulla hanno a che vedere con lo svolgimento di una manifestazione.
Naturalmente, la mia esperienza è limitata alla gara di Camogli e non ha rilevanza statistica, ma per quello che ho imparato i sindaci dei comuni dove passa una gara non hanno alcun interesse a mettere i bastoni fra le ruote (salvo situazioni imprescindibili e/o pericolose), visto che il disagio è pressoché nullo.
Per quel che mi riguarda ho sempre fatto i ristori e nella totalità dei casi ho avuto da ridire con persone la domenica mattina, scendendo dal pero, pretendevano di uscire con la macchina proprio quando passava la gara, nonostante da una settimana avessimo affisso cartelli per la strada e messo volantini sui parabrezza delle macchine e nelle cassette delle lettere. Ad un paio, fra quelli che si rifiutavano di capire, ho semplicemente detto che se volevano potevano andare, il numero di targa ce l'avevo e avrei telefonato ai vigili per avvisarli di una macchina sul campo di gara. Se volevano rischiare una multa per interruzione di manifestazione sportiva erano liberi. Ma nessuno si è mai mosso.
Diverso il discorso per il comune dove si organizza la gara, ma in questo caso in genere si procede in collaborazione fra comitato organizzatore e amministrazione pubblica.
Ravviviamo il thread! Nel 2020 doveva esordire la prima granfondo a squadre della storia, era in programma a Civitavecchia. Formula semplice: la classifica è a squadre e si prende il tempo del terzo classificato. Causa covid, è stata rinviata e poi annullata. Al netto delle mille difficoltà rappresentate dalla novità della formula, sarei curioso di provare una competizione simile.
La Prosecco fa una cosa del genere.
A parte la classifica individuale sulle 3 salite cronometrate, premiano soprattutto la squadra più veloce (sul quinto) e quella più numerosa.
A parte la classifica individuale sulle 3 salite cronometrate, premiano soprattutto la squadra più veloce (sul quinto) e quella più numerosa.
In quella di cui parlavo non esisteva proprio la classifica individuale
Ripeschiamo il thread con le dichiarazioni dell'organizzatore della Sportful, raccolte ieri:
"Per noi il bilancio è positivo, abbiamo avuto bei numeri nonostante siamo appena usciti dal covid. La tendenza nazionale è di un calo di partecipazione del 30-40%. La granfondo di Feltre si è assestata intorno al 22%, non è male. Tutto questo è il risultato degli effetti del covid sugli atleti che non riescono a fare i certificati medici perché non c’è posto negli ambulatori e che si sono disaffezionati alle gare. Il 2023 per me sarà l’anno delle conferme: si capirà dove andrà il mondo delle granfondo”
"Per noi il bilancio è positivo, abbiamo avuto bei numeri nonostante siamo appena usciti dal covid. La tendenza nazionale è di un calo di partecipazione del 30-40%. La granfondo di Feltre si è assestata intorno al 22%, non è male. Tutto questo è il risultato degli effetti del covid sugli atleti che non riescono a fare i certificati medici perché non c’è posto negli ambulatori e che si sono disaffezionati alle gare. Il 2023 per me sarà l’anno delle conferme: si capirà dove andrà il mondo delle granfondo”
Per me sono balle.
Almeno, nella sfera di mia conoscenza (piuttosto eterogenea e soprattutto numerosa) non conosco nessuno che non sia riuscito a fare il certificato medico perché non c’era posto. Magari qualcuno ha avuto problemi di salute post-Covid e non gli hanno rinnovato l’idoneità (molto pochi, di certo non il 30-40% e nemmeno il 22%).
La realtà è che i prezzi sono saliti esponenzialmente senza che vi fosse un reale contraccambio di valore nei confronti degli iscritti.
Non mi sembra sia aumentata come prezzo, forse una delle uniche che è rimaste invariata…
Di quelle che facevo Loabikers (gare liguri) son aumentate tutte di 5€, Stelvio Santini aumentata notevolmente, IX Colli aumentata (o meglio era successo nel 2020 a sto giro hanno tolto il pantaloncino dal pacco gara lasciando il prezzo aumentato). Le altre per evitare la mazzata mi sono iscritto tramite circuito…
ad ogni modo, un organizzatore sembra indicare qualche nube sul mondo GF, ipotizzando anche una disaffezione...
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