Io ad uno che non ha mai fatto il Grappa, gli direi proprio di salire dal Monte Tomba... punti di vista
Salire da Romano e Semonzo non mi mi dà nessuna emozione particolare, anzi trovo che la prima metà con i tornanti sia un po' monotona e noiosetta.
Il versante da Pederobba secondo me è una delle salite più belle, dure e difficili del nordest.
Già la cima del Tomba ti regala un ottimo paesaggio e già arrivare qui è tosta, poi il tratto con i tornanti per arrivare al Bocca di Forca mi ricorda sempre un piccolo Stelvio. Salita cattivissima, una vera e propria arrampicata. Poi il tratto piano per arrivare al salto della capra, dove sembra di prendere il volo e quella curva a destra dove all'improvviso vedi il sacrario che sembra lì, sembra finita... e invece.
La discesa nella belissima Valle delle Mure, un tratto facile che diventa in realtà un nemico che ti fa perdere il colpo di pedale. Dal laghetto della valle poi comincia un tratto per me dannato: continui cambi di pendenza, con tratti ripidi che si alternano a spianate che non ti permettono di fare un ritmo regolare e ti fa impazzire.
Prima del bivio con la strada di Semonzo arrivano le gallerie, un altro tratto mozzafiato scavato nella roccia viva, anche qui sembra di dover cadere giù.
Mi spiace che questa strada sia chiusa, non ero a conoscenza. Di solito ci faccio un giro in pieno autunno.
Altri versanti tipo Seren e Cismon mi mettono un'ansia terribile, lì sperduti in mezzo al nulla, in mezzo ai boschi senza sapere e vedere dove finisce la salita. Vedi solo alberi e una striscia maligna di asfalto. Per non parlare del fatto che di là non ci passa anima viva e il telefono spesso e volentieri non prende.
Ma appunto ripeto... sono punti di vista.
Arrivare in cima al Grappa è sempre soddisfazione qualunque sia la strada che fai.