1) E' dimostrabilissimo che l'alterazione di una provetta (ancora da dimostrare) abbia 5 anni dopo portato un uomo a morire come è morto? Già già e immagino che questo sarà quindi elemento giuridicamente sostenibile per una condanna per morte come conseguenza di altro delitto. Devo far causa ai parenti di Adamo ed Eva. Se non avessero mangiato la mela ora forse sarei ricco come Bill Gates :-)...p.s. comunque siamo ot. Qui si tratta di omicidio, cioè di chi lo avrebbe ucciso in quel momento. Se sosteniamo causa/effetto a distanza di 5 anni, è al più è morte come conseguenza di altro delitto (art.586 c.p.). Prescritto anche quello (l'omicidio no, non sarebbe prescritto).
2) No, la differenza è irrilevante. Dimostrare che quel giorno il sangue era sotto il 50% e che qualcuno possa averlo manipolato, come ben sappiamo (quasi tutti), non dimostra che lui non facesse uso di doping,
cosa implicitamente ammessa da lui e dal suo staff stesso ("controllavamo continuamente il livello"), pertanto la sua memoria non ne verrebbe riabilitata. Ciò accadrebbe solo dimostrando che lui correva pulito.
In ogni caso un pm ha il dovere di perseguire i reati perseguibili, non quelli prescritti. Riabilitare la memoria di qualcuno (se mai fosse) è un qualcosa che può essere compito (comprensibile) della famiglia, non della giustizia.