Bisogna stare molto attenti a come ci si mette in sella, perchè ci si può ritrovare nel tempo, con problemi anche piuttosto seri, che vengono fuori in maniera subdola e difficilmente prevedibili, purtroppo ci stò passando personalmente.
Se non si è messi proprio male male, difficilmente ci si accorge che qualcosa accade nel nostro corpo, gli attriti, i compensi e le varie problematiche, vengono fuori lentamente, il tutto si somma poi ai vari compensi posturali che adottiamo sul lavoro e nella vita di tutti i giorni, così diventa molto complicato capire da dove arrivano i problemi.
Per essermi fossilizzato sui numeri, mi ritrovo con un presunto conflitto acetabolo femorale, dato proprio dall'errato posizionamento della sella, che mi faceva pedalare con un angolo femore-bacino troppo chiuso, questo perchè guai a superare con la rotula il perno pedale, fortunatamente nel tempo le cose stanno cambiando.
Fermo da più di due mesi, fisioterapia a manetta, bici appena fatta fare su misura venduta (il telaio ormai era stato ordinato mesi prima che potessi capire cosa mi stesse succedendo) e per tornare in sella devo provare (scrivo provare perchè qui di certezze non ne ha nessuno, ho fatto alcuni tentativi e proprio perchè mi sembra di aver intrapreso la strada giusta, ho venduto la bici nuova, che non mi avrebbe mai permesso di riposizionarmi in sella) a stravolgere la mia vecchia posizione, comprando una nuova bici.
Non sò se risolverò o se per non distruggermi l'anca, dovrò smettere di pedalare definitivamente (ho 43 anni, quindi mi serve, ancora un pò) però amo talmente questo sport che mi dò un ultima possibilità!
Più che guardare ai soli numeri, formule e angoli, bisogna imparare ad ascoltarsi, sembra una banalità, ma se fossi stato più attento ai segnali che mi dava il mio copro, probabilmente non avrei avuto il problema che ho adesso.
Mi allaccio alla discussione proprio perchè legata all'arretramento sella.
Sin dai primi anni in cui ho iniziato a pedalare, mi sono reso conto che questo era un parametro cardine (ecco una discussione aperta da mè nel ormai lontano 2009
https://www.bdc-mag.com/forum/threads/conseguenze-eccessivo-scarso-arretramento-sella.80343/ se ci penso me la sono mandata
), ma anche il più difficile da determinare, proprio perchè non esiste una regola univoca che vale per tutti, il filo a piombo, ad esempio, è un metodo che non considera diversi aspetti e che non ha basi fisiologiche, non c'è scritto da nessuna parte che un ginocchio sano (scrivo sano perchè la posizione DEVE essere adattata alla stato di salute del singolo) possa andare incontro a patologie, se si supera una linea presunta.
Andate a vedervi lo stress articolare a cui sono sottoposte le ginocchia dei sollevatori di peso, con centinai di kg sopra la testa e se superano la linea non del metatarso, ma della punta dei piedi, vanno ben oltre. Ma questo possono farlo perchè rispettano la fisilogia del corpo umano, andando a reclutare dei muscoli che servono proprio per poter compiere determinati movimenti in condizioni di sicurezza.
Nel ciclismo il problema è proprio questo, bisogna partire dal corpo umano, non dai numeri, dalla posizione del bacino in primis e poi da tutto il resto, reclutare il lavoro dei glutei, ad esempio, è complicato, se poi uno ha già una curva lombare compromessa, il danno è presto fatto, cosa volete che possa determinare la regola del filo a piombo in un caso del genere?
Ogni situazione và valutata caso per caso, non si possono stilare regole valide per tutti, è impossibile.
Da qui il problema dei biomeccanici, che il più delle volte non hanno la minima idea di come funzioni il copro umano, voglio vedere in quanti sono andati da un biomeccanico e sono stati messi in slip (o boxer
) per valutare la situazione posturale e hanno fatto dei semplici test per determinare i vari compensi muscolari.
I biomeccanici dovrebbero essere tutti laureati in fisioterapia per esercitare!
Altrimenti si è allo sbando, sempre e comunque, meglio studiare da soli un minimo le linee base da cui partire e arrangiarsi, altrimenti è un terno al lotto.
La verità è che non è semplice, beati quelli che gli basta alzare la sella e iniziare a pedalare