No no non concordo affatto o meglio forse non ci capiamo o non mi sono spiegato bene:questo può esser vero se tu sei sempre uguale e fai percorsi sempre dello stesso tipo/durata. in tal caso possiamo dire che la posizione ideale "di compromesso" sia una. non è raro vedere professionisti che sono sulla bici da una vita cambiare posizione, addirittura fare aggiustamenti nel corso di un giro a tappe. una cosa che mi piacerebbe nelle bici del futuro sarebbe la possibilità di regolazione della posizione in corsa
La posizione e' sempre 1 sola ed e' sempre di compromesso "fine": Ovvio che se faccio una cronometro avanzo la sella fino al limite permesso dalla regola rispetto al movimento centrale, ovvio che se faccio una tappa con una salita molto lunga (15 km e oltre) e con pendenze elevate (dall 8% in su) metto la sella 0,5 mm piu' bassa. Ma la posizione la devo cercare e trovare sul percorso medio di allenamento. Penso che un cicloamatore si alleni mediamente sulle 2 ore massimo con 1-2 volte alla settimana se ce la fa a fare il lungo di 4 ore. E' sul percorso di 2 ore "collinare" cioe' non solo piatto o non solo salita, che devo trovare la mia posizione di compromesso "fine". Che i prof. cambino posizione spesso ....non e' vero. O meglio fanno lievissimi cambiamenti per cercare di ovviare alla condizione che non arriva e ad altre cose che non riescono a capire ma parliamo di cambiamenti nell'ordine di 1-2 mm massimo. Pantani cambiava anche di 0,5 mm! Ma sono impressioni date dal "doloretto" e cose simili. Io ho fatto diversi giri di Sardegna di 7-8 tappe anche lunghe a volte 180-200 km l'una e varie nei percorsi. Dopo 1000 km le gambe girano da sole e non cerchi piu' la posizione. Ovviamente se parti da una base accettabile.