un, due, Trek...stella (parte settima)

bicimix · 14 Ottobre 2018

tony fish ha scritto:
Ok, stai dicendo che servono gomme più larghe per la frenata col disco, concordo, è la scoperta dell’acqua calda perche la ruota più larga con più appoggio dà come minimo più controllo e aiuta anche nel rim, ma concordo.

Ciò però non confuta quanto ho detto prima, premesso che le gomme larghe sono l’altra cosa che stanno già usando o useranno tutti, in particolare la 25 è più che sufficiente (i produttori ormai mettono gomme oltre il 25 anche sulle rim), la gomma è una costante e non un fattore, in ogni caso specifichiamo:
a parità di gomme ugualmente larghe, tra la frenata disco e la rim non c’è confronto.

E poi la chiudo, ho detto subito prima che ognuno deve e può fare quello che gli pare e resto convinto che il rim abbia assolutamente una sua dignità, però se posso scegliere il meglio soprattutto quando si parla di sicurezza personalmente lo faccio.

E penso che il futuro sia queesto sia perché le case l’hanno deciso, sia perché ci sono dei pregi sul campo.
Se tanti grossi marchi puntano su una soluzione, sono e resterò sempre convinto che un minimo di qualità del prodotto e qualcosa per il cliente lo facciano, altrimenti alla lunga andrebbero contro i loro stessi interessi.

Sto dicendo che per sfruttare quel poco di modulabilita e potenza in più occorrono coperture più larghe, ma nonostante questo dato che parlino di qualche millimetro, non faranno andare più forte in discesa dato che per questo occorre avere sensibilità.
L’unico vantaggio che danno per un amatore sono in condizioni climatiche avverse, tipo la pioggia, ma anche li se non hai una certa sensibilità alla prima curva ti ritrovi in terra perché si hai franato ma hai piegato troppo .
Quindi comprate le Bdc a disco perché vi piacciono tanto se non sapete scendere ci sarà sempre qualcuno che con il bagnato o asciutto vi scartavetrerà ...

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bicimix · 14 Ottobre 2018

marcomilano ha scritto:
Tra qualche anno il freno tradizionale non sarà più una opzione. Solo disco

Si sì mo me lo scrivo

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tony fish · 14 Ottobre 2018

bicimix ha scritto:
Sto dicendo che per sfruttare quel poco di modulabilita e potenza in più occorrono coperture più larghe, ma nonostante questo dato che parlino di qualche millimetro, non faranno andare più forte in discesa dato che per questo occorre avere sensibilità.
L’unico vantaggio che danno per un amatore sono in condizioni climatiche avverse, tipo la pioggia, ma anche li se non hai una certa sensibilità alla prima curva ti ritrovi in terra perché si hai franato ma hai piegato troppo .
Quindi comprate le Bdc a disco perché vi piacciono tanto se non sapete scendere ci sarà sempre qualcuno che con il bagnato o asciutto vi scartavetrerà ...

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Guarda, ho già detto che non devo vincere nessuna gara, in discesa non sono un capo ma non vado piano, non ci andavo nemmeno con i rim e soprattutto il problema di essere “scartavetrato” non mi tocca minimamente.

Non capisco l’ulteriore precisazione sulla larghezza delle gomme dato che come detto possiamo fare confronti con gomme larghe uguali.

Per il resto parli come uno che non ha mai usato una bici con i dischi, non fosse così non so che bici o impianto puoi aver provato per sostenere certe cose.

Dopo di che, ad ognuno il suo.

tony fish · 14 Ottobre 2018

BrunoDM ha scritto:
Seriamente però IO - e spero di essere in buona compagnia - trovo pericoloso (e puerile) pensare che con i freni disc si possa andare più forte. Frenano meglio? Ovvio e sono più modulabili. MA, maggior sicurezza non vuol dire possibilità di potersi prendere più rischi...
Altrimenti prima o poi si finisce come quel tizio che diceva che in moto faceva una certa curva massimo a 90Km/h ma presa la tuta in pelle di canguro e le "saponette" per ginocchia azzardò a farla a 100km/h et voilà, si ritrovo a verificare la bontà della sua nuovissima e costosissima tuta con una strusciata per terra...

Esatto al 100%

bicimix · 14 Ottobre 2018

tony fish ha scritto:
Guarda, ho già detto che non devo vincere nessuna gara, in discesa non sono un capo ma non vado piano, non ci andavo nemmeno con i rim e soprattutto il problema di essere “scartavetrato” non mi tocca minimamente.

Non capisco l’ulteriore precisazione sulla larghezza delle gomme dato che come detto possiamo fare confronti con gomme larghe uguali.

Per il resto parli come uno che non ha mai usato una bici con i dischi, non fosse così non so che bici o impianto puoi aver provato per sostenere certe cose.

Dopo di che, ad ognuno il suo.

Il disco non è una cosa nuova esiste da molti anni in mtb e forse sono stato uno dei primi a provarli su una Bdc focus di un amico che l’aveva comprata 4/5 anni fa, lui poi l’ha venduta quasi subito perché non soddisfatto dato che in discesa continuava ad essere una sega, onestamente non mi ha stregato, anzi...poi ognuno compri quel che vuole ci mancherebbe ma la storia di avere più sicurezza e più potenza/modulabilta si scontra con la realtà di molti amatori che non sanno andare in Bdc

stormbringer · 14 Ottobre 2018

Ipercool ha scritto:
Oggi a Roma un sacco di Trek, ogni anno ce ne sono di più in giro.

In 20 anni la presenza Trek in Italia è divenuta significativa.
Quando ho portato le mie prime dagli USA non ce n'erano affatto, nessuno le conosceva.

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Ciao, hai notato quale delle tre piattaforme va per la maggiore?

m.buti · 14 Ottobre 2018

newbie ha scritto:
Condizione abituale di ogni uscita... Strada chiusa al traffico e un manico davanti che ti segna le traiettorie
Quindi,anche se i RIM non frenano una sega,essendo una corsa vanno bene ugualmente anche quando piove a catinelle come al giro dell'Emilia.
Che logica ferrea però...

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bicimix · 14 Ottobre 2018

pietro1973 ha scritto:
carlo non voglio entrare in questa diatriba xche c'ho gia' i miei troll fidati nella discussione specifica sui dischi, ma al di la' di tutto, appunto dei pregi e dei difetti sia dei dischi che dei caliper, ha detto una cosa sacrosanta Ezio, shimano, e grandi case come specy o bmc hanno deciso che il futuro sara' disc, lo hanno gia' fatto nella mtb e nel cx, la bdc non e' esclusa

Non sempre il mercato è disposto ad assecondare ciò che l’industria gli propina, vedremo ...

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bicimix · 14 Ottobre 2018

BrunoDM ha scritto:
Seriamente però IO - e spero di essere in buona compagnia - trovo pericoloso (e puerile) pensare che con i freni disc si possa andare più forte. Frenano meglio? Ovvio e sono più modulabili. MA, maggior sicurezza non vuol dire possibilità di potersi prendere più rischi...
Altrimenti prima o poi si finisce come quel tizio che diceva che in moto faceva una certa curva massimo a 90Km/h ma presa la tuta in pelle di canguro e le "saponette" per ginocchia azzardò a farla a 100km/h et voilà, si ritrovo a verificare la bontà della sua nuovissima e costosissima tuta con una strusciata per terra...

Infatti ...se si compra una Bdc a disco perché piace o si è affascinati dalla tecnologia ci sta ma se lo si fa perché si pensa di andare più forte in discesa o di pedalare sotto la pioggia come se nulla fosse si è fuori strada .

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pietrogrip · 14 Ottobre 2018

bicimix ha scritto:
Non sempre il mercato è disposto ad assecondare ciò che l’industria gli propina, vedremo ...

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scusa volevo scrivere andrea non carlo [emoji3], cmq tra 1 o 2 anni vedremo l'epilogo di questa telenovela.

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Ipercool · 14 Ottobre 2018

stormbringer ha scritto:
Ciao, hai notato quale delle tre piattaforme va per la maggiore?

Tra le nuove, Emonda, in generale Madone ma fino a pochi anni fa c'era solo quel modello.
Ho visto una sola Madone 9 vecchia e due come la mia.

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Comasco Bike · 15 Ottobre 2018

La differenza tra Disc e rim è quando piove sul bagnato, stop. Su asciutto provate anche le Disc ma cambia poco, molto poco, anzi per il livello amatoriale direi niente.
Poi se le aziende vogliono eliminare le rim x i loro interessi questo è un altro discorso.

barce · 15 Ottobre 2018

A mio avviso, come è successo per i gruppi elettronici, versione disco e tradizionale rimarranno due mercati paralleli. Ovvio che il disco si prenderà una bella fetta di mercato, ma che vada a sostituire i freni caliper ho i miei dubbi. Certo che molto dipenderà dalle case costruttrici, perché a differenza dei gruppi, mantenere due telai con sistemi frenanti diversi significa sviluppare progetti con caratteristiche diverse, forcella e carro posteriore.

caneve77 · 15 Ottobre 2018

Comasco Bike ha scritto:
La differenza tra Disc e rim è quando piove sul bagnato, stop. Su asciutto provate anche le Disc ma cambia poco, molto poco, anzi per il livello amatoriale direi niente.
Poi se le aziende vogliono eliminare le rim x i loro interessi questo è un altro discorso.

Beh, sarà solo casualità ,ma in un mese o poco più con la nuova disc ho già migliorato diversi segmenti Strava in discesa[emoji1] [emoji481]

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Don Perigon · 15 Ottobre 2018

BrunoDM ha scritto:
Non tutte Don.
Scott ad es. sia per foil che addict monta di serie le 28 sui top di gamma che per inciso, sono solo disc

Difatti al test bike vi era anche Scott che non ho menzionato per le ruote più abbondanti però in questo caso dobbiamo parlare di eccezioni rispetto alle altre case costruttrici
@Rombo di tuorlo hai provato la new madone 9 disk? Che impressioni hai avuto? Poi Ti dirò le mie impressioni circa la new madone 9 disk

maurocip · 15 Ottobre 2018

Senza iniziare per la centesima volta una crociata relativa alle innovazioni tecnologiche, però che i dischi permettano una frenata migliore sul bagnato ed in genere assicurino su lunghe discese una maggiore efficienza penso non sia dubitabile.

poi se sia indispensabile per l'amatore, direi proprio di no

ed infine se le case pur di vendere sostituiranno con i dischi buona parte della produzione lo ritengo probabile, un po' come hanno fatto con i CD, salvo poi far rinascere il vinile quando ormai il CD era asfittico sostituito dalla musica scaricata...

Insomma che tecnicamente il disco sia un sistema frenante migliore penso sia innegabile, che poi serva in modo irrinunciabile e che le case lo spingano per motivi di sicurezza, ce ne corre....

BrunoDM · 15 Ottobre 2018

Don Perigon ha scritto:
Difatti al test bike vi era anche Scott che non ho menzionato per le ruote più abbondanti però in questo caso dobbiamo parlare di eccezioni rispetto alle altre case costruttrici
@Rombo di tuorlo hai provato la new madone 9 disk? Che impressioni hai avuto? Poi Ti dirò le mie impressioni circa la new madone 9 disk

Fammi capire, SCOTT è l'UNICA che di serie monta i 28 sui top di gamma? (che ripeto, per la casa elvetica sono solo in versione disc)

m.buti · 15 Ottobre 2018

maurocip ha scritto:
Senza iniziare per la centesima volta una crociata relativa alle innovazioni tecnologiche, però che i dischi permettano una frenata migliore sul bagnato ed in genere assicurino su lunghe discese una maggiore efficienza penso non sia dubitabile.

poi se sia indispensabile per l'amatore, direi proprio di no

ed infine se le case pur di vendere sostituiranno con i dischi buona parte della produzione lo ritengo probabile, un po' come hanno fatto con i CD, salvo poi far rinascere il vinile quando ormai il CD era asfittico sostituito dalla musica scaricata...

Insomma che tecnicamente il disco sia un sistema frenante migliore penso sia innegabile, che poi serva in modo irrinunciabile e che le case lo spingano per motivi di sicurezza, ce ne corre....

ma se il sistema a disco fosse sicuramente migliore mi spiegate per quale arcano motivo i professionisti anche in gare bagnate,come il giro dell'Emilia,dove c'è la discesa del san Luca, continuano ad usare i freni RIM?
La verità è che se i costruttori decidessero di lanciare nuovi modelli come quello di Fantozzi (alla bersagliera), ci sarebbe qualcuno convinto che quella è sicuramente la scelta tecnicamente migliore

newbie · 15 Ottobre 2018

m.buti ha scritto:
ma se il sistema a disco fosse sicuramente migliore mi spiegate per quale arcano motivo i professionisti anche in gare bagnate,come il giro dell'Emilia,dove c'è la discesa del san Luca, continuano ad usare i freni RIM?
La verità è che se i costruttori decidessero di lanciare nuovi modelli come quello di Fantozzi (alla bersagliera), ci sarebbe qualcuno convinto che quella è sicuramente la scelta tecnicamente migliore

Perché hanno la strada chiusa, devono scendere più velocemente possibile.
Non è così per la maggior parte degli amatori.
Senza contare i casini di standard per il cambio ruote...

Che non sia necessario per i prof ma sia solo una vetrina sono d'accordo.

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maurocip · 15 Ottobre 2018

m.buti ha scritto:
ma se il sistema a disco fosse sicuramente migliore mi spiegate per quale arcano motivo i professionisti anche in gare bagnate,come il giro dell'Emilia,dove c'è la discesa del san Luca, continuano ad usare i freni RIM?
La verità è che se i costruttori decidessero di lanciare nuovi modelli come quello di Fantozzi (alla bersagliera), ci sarebbe qualcuno convinto che quella è sicuramente la scelta tecnicamente migliore

Perchè il tempo di cambio di una ruota, in caso di foratura è decisamente più lenta in caso di bici disk e a volte ci si può giocare una vittoria per questo
inoltre di alcuni modelli 2018 ancora non c'è o è stata introdotta da poco la versione disk
mentre credo influisca meno il fatto che le bici disk siano più pesanti di almeno 7-800 grammi

Di fantozziano c'è solo la convinzione che la tecnologia non progredisca

p.s. ah già che ci sei comprati una bella MTB con i RIM, poi vediamo in discesa chi è più fantozziano

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