un, due, Trek...stella (parte settima)

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Per quelle che sono le nostre percezioni e mentalità mi rendo conto che il rumore è stato enorme in confronto a quanto poi effettivamente accaduto.

Ossia pensavamo ad un telaio rivoluzionario o qualcosa del genere e poi pare sia venuto fuori un casco, sia pure dotato di una nuova tecnologia costruttiva che promette importanti passi avanti nella protezione del prezioso (?) contenuto cranico.

Ok, per noi il casco non è una di quelle cose che fanno andare più forte (oltretutto non è vero…) non è reattivo, non è scorrevole, non si può avere ceramico, o elettro-attuato, oppure a dischi o a rim, è di peso grosso modo sempre simile per cui non conta ecc ecc.
Quindi per noi molto poco rilevante ai fini prestazionali.

In realtà in una certa America statunitense ed in altre parti del globo la sensibilità verso questi aspetti è molto più alta, nel senso che, nella scelta, un casco molto protettivo può essere preferito ad una biciletta molto "prestazionale".

Razionalmente hanno ragione loro, ovviamente, la biciletta in concreto non conta una cippa e se si rompe si ripara o si sostituisce, la capoccia conta molto (almeno dovrebbe) e se si rompe difficilmente si ripara e comunque non si sostituisce.

Questo razionalmente.
Mi rendo però conto che commercialmente avrebbero fatto meglio a differenziare la campagna tra qui e lì, visto che qui li stiamo quasi coprendo di ridicolo per aver fortemente pubblicizzato un dispositivo "salvavita", creando false aspettative, mentre avremmo accolto con fanfare e discussioni fiume un nuovo telaio più rigido dello 0,x%, più reattivo dello 0,0y% e nel contempo più leggero dello 0,z%.

Per una volta il terribile marketing ha fatto cilecca, almeno per un certo target di acquirenti, qui molto diffuso.
 
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Per quelle che sono le nostre percezioni e mentalità mi rendo conto che il rumore è stato enorme in confronto a quanto poi effettivamente accaduto.

Ossia pensavamo ad un telaio rivoluzionario o qualcosa del genere e poi pare sia venuto fuori un casco, sia pure dotato di una nuova tecnologia costruttiva che promette importanti passi avanti nella protezione del prezioso (?) contenuto cranico.

Ok, per noi il casco non è una di quelle cose che fanno andare più forte (oltretutto non è vero…) non è reattivo, non è scorrevole, non si può avere ceramico, o elettro-attuato, oppure a dischi o a rim, è di peso grosso modo sempre simile per cui non conta ecc ecc.
Quindi per noi molto poco rilevante ai fini prestazionali.

In realtà in una certa America statunitense ed in altre parti del globo la sensibilità verso questi aspetti è molto più alta, nel senso che, nella scelta, un casco molto protettivo può essere preferito ad una biciletta molto "prestazionale".

Razionalmente hanno ragione loro, ovviamente, la biciletta in concreto non conta una cippa e se si rompe si ripara o si sostituisce, la capoccia conta molto (almeno dovrebbe) e se si rompe difficilmente si ripara e comunque non si sostituisce.

Questo razionalmente.
Mi rendo però conto che commercialmente avrebbero fatto meglio a differenziare la campagna tra qui e lì, visto che qui li stiamo quasi coprendo di ridicolo per aver fortemente pubblicizzato un dispositivo "salvavita", creando false aspettative, mentre avremmo accolto con fanfare e discussioni fiume un nuovo telaio più rigido dello 0,x%, più reattivo dello 0,0y% e nel contempo più leggero dello 0,z%.

Per una volta il terribile marketing ha fatto cilecca, almeno per un certo target di acquirenti, qui molto diffuso.

Per caricata nessuno sminuisce la nuova tecnologia per il prezioso salva vita, tra l’altro sono felice possessore di un casco bontrager velocis mips, di certo una tale enfatizzazioni faceva pensare a una novità inerente alla Bdc.





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Ipercool

Ciociaro
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Per caricata nessuno sminuisce la nuova tecnologia per il prezioso salva vita, tra l’altro sono felice possessore di un casco bontrager velocis mips, di certo una tale enfatizzazioni faceva pensare a una novità inerente alla Bdc.





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Non stavo ironizzando, almeno non soltanto, mi metto anch'io tra i "delusi"...
Tra l'altro per avere un panorama più completo sarebbe interessante sapere che fatturato, e soprattutto che utili, Trek realizza sui caschi.
Magari è un comparto eccellente e quindi spingono per cavalcare l'onda, oppure è un comparto asfittico ed investono in tecnologia e marketing per risollevarlo.
 

golias

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Per quelle che sono le nostre percezioni e mentalità mi rendo conto che il rumore è stato enorme in confronto a quanto poi effettivamente accaduto.

Ossia pensavamo ad un telaio rivoluzionario o qualcosa del genere e poi pare sia venuto fuori un casco, sia pure dotato di una nuova tecnologia costruttiva che promette importanti passi avanti nella protezione del prezioso (?) contenuto cranico.

Ok, per noi il casco non è una di quelle cose che fanno andare più forte (oltretutto non è vero…) non è reattivo, non è scorrevole, non si può avere ceramico, o elettro-attuato, oppure a dischi o a rim, è di peso grosso modo sempre simile per cui non conta ecc ecc.
Quindi per noi molto poco rilevante ai fini prestazionali.

In realtà in una certa America statunitense ed in altre parti del globo la sensibilità verso questi aspetti è molto più alta, nel senso che, nella scelta, un casco molto protettivo può essere preferito ad una biciletta molto "prestazionale".

Razionalmente hanno ragione loro, ovviamente, la biciletta in concreto non conta una cippa e se si rompe si ripara o si sostituisce, la capoccia conta molto (almeno dovrebbe) e se si rompe difficilmente si ripara e comunque non si sostituisce.

Questo razionalmente.
Mi rendo però conto che commercialmente avrebbero fatto meglio a differenziare la campagna tra qui e lì, visto che qui li stiamo quasi coprendo di ridicolo per aver fortemente pubblicizzato un dispositivo "salvavita", creando false aspettative, mentre avremmo accolto con fanfare e discussioni fiume un nuovo telaio più rigido dello 0,x%, più reattivo dello 0,0y% e nel contempo più leggero dello 0,z%.

Per una volta il terribile marketing ha fatto cilecca, almeno per un certo target di acquirenti, qui molto diffuso.
Condivisibile.. ma conoscendo gli ammericani mi sa che hanno enfatizzato anche la parte da proteggere :-P
 

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Condivisibile.. ma conoscendo gli ammericani mi sa che hanno enfatizzato anche la parte da proteggere :-P

Eppure gli anglosassoni sono per natura pragmatici a dispetto dei latini che sono un po’ sognatori...ed infatti potremo dire che hanno imparato da noi italiani con l’esoterica asimmetria di pinarello o il fantasmagoricoesclusivo congiunzioni di colgano.


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Ossia pensavamo ad un telaio rivoluzionario o qualcosa del genere e poi pare sia venuto fuori un casco, sia pure dotato di una nuova tecnologia costruttiva che promette importanti passi avanti nella protezione del prezioso (?) contenuto cranico.

Ok, per noi il casco non è una di quelle cose che fanno andare più forte (oltretutto non è vero…) non è reattivo, non è scorrevole, non si può avere ceramico, o elettro-attuato, oppure a dischi o a rim, è di peso grosso modo sempre simile per cui non conta ecc ecc.
Quindi per noi molto poco rilevante ai fini prestazionali.

In realtà in una certa America statunitense ed in altre parti del globo la sensibilità verso questi aspetti è molto più alta, nel senso che, nella scelta, un casco molto protettivo può essere preferito ad una biciletta molto "prestazionale".

Razionalmente hanno ragione loro, ovviamente, la biciletta in concreto non conta una cippa e se si rompe si ripara o si sostituisce, la capoccia conta molto (almeno dovrebbe) e se si rompe difficilmente si ripara e comunque non si sostituisce.

Questo razionalmente.
Mi rendo però conto che commercialmente avrebbero fatto meglio a differenziare la campagna tra qui e lì, visto che qui li stiamo quasi coprendo di ridicolo per aver fortemente pubblicizzato un dispositivo "salvavita", creando false aspettative, mentre avremmo accolto con fanfare e discussioni fiume un nuovo telaio più rigido dello 0,x%, più reattivo dello 0,0y% e nel contempo più leggero dello 0,z%.

Per una volta il terribile marketing ha fatto cilecca, almeno per un certo target di acquirenti, qui molto diffuso.


Tutto giusto Paolo, per carità.......ma di che parliamo??? Vedo ancora tantissimi “ciclisti” che non sanno neanche cosa sia il casco.....
 

utah

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spero di non essere smentito, ma mi sembra che gli attuali caschi se correttamente allacciati svolgano bene la loro funzione
(il problema semmai è che sono ancora troppi quelli che credono di non avere nulla da proteggere :D )


Tutti i caschi in commercio assolvono e devono assolvere alla loro funzione.
Altrimenti non potrebbero essere omologati.

Quindi riferendosi al discorso precedente... " Razionalmente na cippa :-) !!
 
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Tutti i caschi in commercio assolvono e devono assolvere alla loro funzione.
Altrimenti non potrebbero essere omologati.

Quindi riferendosi al discorso precedente... " Razionalmente na cippa :-) !!
Per fortuna non è così.

Inutile precisare l'ovvio, ossia nella fattispecie che in generale molti dispositivi devono essere omologati per poter essere commercializzati e che tutti quelli riguardanti la sicurezza devono esserlo.

Per fortuna però non è vietato sviluppare e commercializzare dispositivi che offrano livelli di sicurezza superiori a quelli richiesti dalle norme, che vanno intesi come minimi.

Non so niente di questo casco, non so se è effettivamente migliore, non intendo al momento comprarlo quindi non mi riferisco al caso specifico.

Quindi, sempre per fortuna e nonostante semplicisticamente si possa ritenere che non sia così, razionalmente hanno ragione loro.

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ezio79

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di ogni tipo
Razionalmente sarebbe da capire - al di là del marketing - quali caratteristiche migliorino il livello di sicurezza di un casco e riuscire a verificare se i modelli teoricamente "completi" risultino in pratica effettivamente comodi (altrimenti il casco difficilmente sarà indossato con regolarità) e sicuri. Poiché temo che tutto ciò sia quasi impossibile, mi limito ad osservare - fino a diversi spunto di riflessione - che normalmente la testa dei ciclisti che indossavano il casco al momento di cadute ed incidenti ne esce molto bene per non dire incolume

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Razionalmente sarebbe da capire - al di là del marketing - quali caratteristiche migliorino il livello di sicurezza di un casco e riuscire a verificare se i modelli teoricamente "completi" risultino in pratica effettivamente comodi (altrimenti il casco difficilmente sarà indossato con regolarità) e sicuri. Poiché temo che tutto ciò sia quasi impossibile, mi limito ad osservare - fino a diversi spunto di riflessione - che normalmente la testa dei ciclisti che indossavano il casco al momento di cadute ed incidenti ne esce molto bene per non dire incolume

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Tutto ciò che ha contenuti tecnologici è migliorabile, sempre.

Anche ciò che al momento appare fantascientifico, figuriamoci un casco.

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Trek varie....
Va bene materiali, ricerca, sperimentazione finalizzata alla nostra sicurezza, nella fattispecie il casco in questione , è giusto che siano pagati, però alla fine se il costo sarà di 400 dollari mi pare non alla portata di tutte le tasche, pertanto sicurezza non proprio per tutti.
 
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