Un racconto del Dr. Michele Ferrari sulle crisi di fame (bonking)

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
Durante il Giro d’ Italia del 1984 ero solito percorrere in bicicletta parte di ogni tappa, precedendo la partenza della gara di circa 40-50 minuti, pedalando alla massima velocità possibile in modo da raggiungere la zona del rifornimento prima dei corridori, per poi salire sull’ ammiraglia al seguito della corsa.

La 7° tappa di quel Giro d’ Italia attraversava le zone interne della regione delle Puglie, da Foggia a Marconia di Pisticci, per circa 230 km.

Quella mattina mi sentivo particolarmente bene e con il morale alle stelle per le belle prestazioni di Francesco Moser nei giorni precedenti.

In quella tappa erano previsti 2 rifornimenti, il primo dopo 90 km e il secondo a 150 km dalla partenza: l’ idea era quella di arrivare fino al primo.
Il ritmo della tappa quel giorno fu piuttosto blando, per cui arrivato al primo rifornimento con lo stesso vantaggio (40’) con il quale ero partito, decisi di proseguire fino al secondo.

La giornata era splendida, il percorso leggermente ondulato e la “gamba” veramente buona.
Non avevo con me molto da mangiare: solo una banana e una borraccia di acqua.

Verso mezzogiorno si alzò il vento; attorno a me niente altro che sterminati campi di grano.
Nonostante i miei sforzi, la mia velocità media era calata inesorabilmente da 36 a 33 km/h e temendo di essere raggiunto dalla corsa spingevo veramente a fondo.

Improvvisamente, percorsi circa 120 km, nel giro di poche centinaia di metri, mi sono sentito vuoto
, le gambe e le braccia senza forza, la mente vagamente confusa. La velocità era precipitata a 20-22 km/h, e per quanto mi sembrasse impossible sentivo la bicicletta come incollata all’ asfalto.

Nonostante la giornata di sole, sentivo freddo, e la frequenza cardiaca, per quanto mi sforzassi al massimo, non saliva oltre le 120-130 pulsazioni. Tratti in salita al 2-3% di pendenza erano “muri” insuperabili, la schiena nella zona lombare era rigida e dolente.

Un passaggio a livello chiuso mi costringe finalmente a mettere piede a terra; da una macchina a fianco un amico giornalista mi riconosce.

“Hai qualcosa da mangiare?”. Fatico ad articolare le parole.

“Solo 2 Coca-Cola… vanno bene lo stesso?”, mi rispose.

Prosciugate in un attimo le due lattine, quei 70 g di zucchero mi riaccesero il cervello, il calore rientrò nel mio corpo, consentendomi di riprendere a pedalare, sia pure a velocità molto ridotta, fino al rifornimento, che raggiunsi con pochi minuti di anticipo sui corridori.

Le “crisi di fame” non hanno risparmiato nessun corridore ciclista, ed ogni grande campione l’ ha provata almeno una volta: da Coppi a Merckx, da Anquetil a Hinault, da Ullrich ad Armstrong, con esiti più o meno clamorosi.

Tutte sono riconducibili ad un’ unica causa: l’ esaurimento delle riserve di glicogeno epatico e muscolare.
Nel fegato sono stivati circa 100 g di glicogeno che servono a mantenere costante il livello di zucchero nel sangue (glicemia), cosa essenziale per il funzionamento del cervello.

L’ esaurimento del glicogeno epatico può essere facilmente contrastato ingerendo almeno 30-50 g di zuccheri o carboidrati di rapida assimilazione ogni ora di sforzo.

FONTE: https://www.53x12.com/ita-bonking-on-the-bike
L’ esaurimento di glicogeno muscolare (circa 400 g) può essere prevenuto con un adeguato apporto di carboidrati nelle 12-24 ore che precedono losforzo.

Ma anche un giusto apporto di lipidi nella alimentazione, assieme ad una appropriata strategia di allenamento, consente di utilizzare in maggior misura i grassi come combustibile, risparmiando il glicogeno per i finali di gara.
prima un calo c'è, ovvio che si può fraintendere, pensi sia solo stanchezza, cerchi di andare avanti, esageri un po' e ti trovi una sprangata nei denti
 
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golias

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perciò se faccio una salita da 20 minuti, che io la faccia con il serbatoio pieno al 90% o al 50% non cambia la prestazione inteso come tempo/potenza/velocità. questo intendevo.
Non so gli altri.. ma al mio livello cambia, pur se alimentato o serbatoio in ordine.. la stanchezza muscolare la sento a maggior ragione se l'intensità (come in salita) è stata alta.
 
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
altra faccia della medaglia, spiegatemi come mai gente mangia kg di zucchero ma nessuno si ferma mai a bordo strada.
ma neanche quando mangio sul divano mai successo. al massimo mi è successo causa aria condizionata o preso freddo con lo scooter.
leggo sempre "effetto Dumoulin" che di fatto non esiste, perché a parte lui altri episodi simili ne tra i PRO ne tra i miei conoscenti.
mi viene da pensare alla fine che alimentazione durante sposti l'ago delle prestazioni di veramente poco.

Presente
Solden 2019 :doh:
quest'anno, invece, a Merano e sempre a Solden......ho provato a "caricare" troppo l'introito di zuccheri......e li ho ributtati fuori
 

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perciò se faccio una salita da 20 minuti, che io la faccia con il serbatoio pieno al 90% o al 50% non cambia la prestazione inteso come tempo/potenza/velocità. questo intendevo.
Esatto, appunto proprio come un motore,

difatti una delle tante sciocchezze che sento dai clienti è "prendo IL gel prima di una salita importante", se sei sufficientemente alimentato probabilmente quel gel in quel momento non ti serve, se sei già in riserva con quel gel farai forse due tornanti.
 

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Esatto, appunto proprio come un motore,
Beh oddio.. proprio come un motore non direi visto che a livello muscolare qualcosa cambia, diversamente non percepiremmo fatica (data dalla disponibilità dei substrati energetici, densità enzimi, accumulo di scorie ecc ecc )
difatti una delle tante sciocchezze che sento dai clienti è "prendo IL gel prima di una salita importante", se sei sufficientemente alimentato probabilmente quel gel in quel momento non ti serve, se sei già in riserva con quel gel farai forse due tornanti.
Ovvio che se tutto è in regola con la giusta alimentazione (e qui mi torno a ripetere che resta cmq una bella impresa saperla azzeccare sempre e comunque) stanchezza e quant'altro la si percepisce in modo meno marcato.. ma c'è ! diversamente vorrebbe dire che solo con una giusta alimentazione potremmo pedalare per giorni.. come fa un motore se gli metti benza.
 
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Esatto, appunto proprio come un motore,

difatti una delle tante sciocchezze che sento dai clienti è "prendo IL gel prima di una salita importante", se sei sufficientemente alimentato probabilmente quel gel in quel momento non ti serve, se sei già in riserva con quel gel farai forse due tornanti.
Ah ecco perché ho fatto un po' di prove 3 mi pareva.
Un gel in piena crisi, tipo che non passi il 90bpm, dura 15 minuti, e parlo di pianura.
 

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Beh oddio.. proprio come un motore non direi visto che a livello muscolare qualcosa cambia, diversamente non percepiremmo fatica (data dalla disponibilità dei substrati energetici, densità enzimi, accumulo di scorie ecc ecc )

Ovvio che se tutto è in regola con la giusta alimentazione (e qui mi torno a ripetere che resta cmq una bella impresa saperla azzeccare sempre e comunque) stanchezza e quant'altro la si percepisce in modo meno marcato.. ma c'è ! diversamente vorrebbe dire che solo con una giusta alimentazione potremmo pedalare per giorni.. come fa un motore se gli metti benza.

Anche un motore ha un'usura, E dipende dalle performance richieste, un motore di Formula 1 dura poche centinaia di chilometri, il motore di un autobus fa 1 milione di chilometri senza grossi problemi con la corretta manutenzione, diciamo quello che possono essere le proteine per il corpo umano.

Per quanto riguarda il pedalare per giorni, C'è gente che lo fa, gente ovviamente allenata, che riesce a pedalare per giorni e giorni praticamente consecutivi con brevissime pause di pochi minuti, c'è stata una gara molto importante negli Stati Uniti giusto un paio di mesi fa, ovviamente non sei mai a tutta come in una gran fondo relativamente breve, ma correttamente alimentato e con minimi riposi puoi pedalare per giorni e giorni, ovviamente non all'infinito perché devi riposare.

Per il discorso "saperla azzeccare", secondo me è un discorso abbastanza semplice, ogni quarto d'ora metto qualcosa in bocca (più o meno il volume di MEZZA barretta energetica per fare un esempio) e risolvo la questione, è sempre un problema organizzativo di riempimento di tasche....... e di buona volontà
 

golias

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Per il discorso "saperla azzeccare", secondo me è un discorso abbastanza semplice, ogni quarto d'ora metto qualcosa in bocca (più o meno il volume di MEZZA barretta energetica per fare un esempio) e risolvo la questione, è sempre un problema organizzativo di riempimento di tasche....... e di buona volontà
Boh.. sarò fatto male io, ma avendo fatto varie prove su un mio giro classico (130 km circa e 1800 dsl) non mi è mai riuscito di avere a fine giro e nel durante le stesse sensazioni.. pur anche forzandomi nell'alimentazione (ho anche provato le tue buste di mango disidratato) ovviamente caricando il giorno precedente con +/- stesse quantità.

Oltretutto devo poter variare la tipologia nel mentre.. ingurgitare solo mango (per fare un esempio) per 4-5 ore mi risulta poco "appetitoso" :-)xxxx
 

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Ah ecco perché ho fatto un po' di prove 3 mi pareva.
Un gel in piena crisi, tipo che non passi il 90bpm, dura 15 minuti, e parlo di pianura.

Sei troppo generico, ci sono gel addirittura da 35 cal e ce ne sono da 120 o più, con il secondo diciamo che un quarto d'ora in super agilità quando sei scoppiato li reggi ancora.

Dire "un gel" è come quando dire sento dire "mangio un piatto di pasta" quel piatto può essere 70 g come 300gr o più, ma non è la stessa cosa
 

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Boh.. sarò fatto male io, ma avendo fatto varie prove su un mio giro classico (130 km circa e 1800 dsl) non mi è mai riuscito di avere a fine giro e nel durante le stesse sensazioni.. pur anche forzandomi nell'alimentazione (ho anche provato le tue buste di mango disidratato) ovviamente caricando il giorno precedente con +/- stesse quantità.

Oltretutto devo poter variare la tipologia nel mentre.. ingurgitare solo mango (per fare un esempio) per 4-5 ore mi risulta poco "appetitoso" :-)xxxx

Penso che quando fai sport il discorso "appetitoso" debba passare in secondo piano se non addirittura diventare del tutto trascurabile, ti stai nutrendo per ottenere una performance quello che metti in bocca è secondario, se dobbiamo anche pensare a portarci in tasca diverse tipologie, per soddisfare il palato è la fine.

mia personale opinione.
 

Ser pecora

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Credo che in molte GF corse precedentemente le mi condizioni atletiche fossero talmente buone da mitigare l'inevitabile calo prestativo nel finale e che questo calo passasse anche un filo inosservato perchè raramente nel finale di gara perdevo posizioni (anzi)... segno che c'era chi si gestiva ancora peggio, non che io fossi particolarmente dotato.
Mi sono autoconvinto per anni di essere stato io a partire troppo forte, quando probabilmente mangiavo e bevevo troppo poco per fare una gara di 7-8 ore sempre sempre sul filo del rasoio... infatti in proporzione credo di aver ottenuto risultati proporzionalmente migliori alla MDD/Gaul piuttosto che in Sportful/Oetzy anche se probabilmente sono fisicamente più portato per i ritmi più blandi di queste ultime. Evidentemente con il regime alimentare che tenevo quando correvo, alla MDD o simili riuscivo a mangiare con più frequenza e a finire sempre in crescendo.
Per quanto sia difficile fare confronti, credo che le assunzioni "moderne" di cho siano innegabilmente efficaci, per quanto siamo sopravvissuti anche con meno.

Sante parole.
Ed io invece nel corso degli anni ho constatato che quello che facevo 10 anni fa o più era pura follia: Oetztaler intere fatte con 2 gel, brevetti interi a digiuno totale (un 300 in particolare che mi ricordo con orrore) e persino una PBP fatta cercando di "non appensatirmi troppo" in cui ci ho messo 50h a fare 1000km e 19h a fare i restanti 230km....:o o persino la Salzkammergut in cui mi sono spento come una candela...

Ed ovviamente con la fissazione del pesare poco (arrivato al minimo di 74kg proprio prima della Salz, facendo la fame).
Certo che in qualche modo si tirava fino alla fine, ma sempre con sensazioni schifose per cui mi colpevolizzavo anche.

L'illuminazione mi è venuta una volta per caso, facendo un giro da solo di 180km con Duran e Staulanza per cui ad un certo punto mi sono fermato a mangiarmi una pizza a metà per la serie "facciamo sta'follia". Mi ricordo che tornando a casa mi sembrava di essere partito 10' prima.
Poi la narrativa nell'ambiente è cambiata, ed ora retrospettivamente non posso che pensare quanto fosse tutto sbagliato prima. Non oso immaginare quanti dilettanti e pro siano andati in malora per le boiate che si pensavano una volta...
 

Doctor Speck

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Non oso immaginare quanti dilettanti e pro siano andati in malora per le boiate che si pensavano una volta...
Un ragazzo qui della zona, che corse da dilettante di buone speranze verso la metà/fine anni 90, quando tornava dai ritiri primaverili pesava 62kg (alto quasi 1.90 ... ) e l'allenatore gli diceva di non bere l'acqua gassata perchè "ingrassava".
Purtroppo l'ignoranza alimentare nel ciclismo ha nebulizzato intere generazioni
 

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Ed io invece nel corso degli anni ho constatato che quello che facevo 10 anni fa o più era pura follia: Oetztaler intere fatte con 2 gel, brevetti interi a digiuno totale (un 300 in particolare che mi ricordo con orrore) e persino una PBP fatta cercando di "non appensatirmi troppo" in cui ci ho messo 50h a fare 1000km e 19h a fare i restanti 230km....:o o persino la Salzkammergut in cui mi sono spento come una candela...

Ed ovviamente con la fissazione del pesare poco (arrivato al minimo di 74kg proprio prima della Salz, facendo la fame).
Certo che in qualche modo si tirava fino alla fine, ma sempre con sensazioni schifose per cui mi colpevolizzavo anche.

L'illuminazione mi è venuta una volta per caso, facendo un giro da solo di 180km con Duran e Staulanza per cui ad un certo punto mi sono fermato a mangiarmi una pizza a metà per la serie "facciamo sta'follia". Mi ricordo che tornando a casa mi sembrava di essere partito 10' prima.
Poi la narrativa nell'ambiente è cambiata, ed ora retrospettivamente non posso che pensare quanto fosse tutto sbagliato prima. Non oso immaginare quanti dilettanti e pro siano andati in malora per le boiate che si pensavano una volta...


Moreno Moser racconta dei ciclisti che si sono rovinati seguendo i digiuni e i mitici chetoni
 

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Tutto giusto partendo dal presupposto di partire con l'assoluto pieno di glicogeno, che fondamentalmente vuol dire i due pasti precedenti fatti ad hoc, che è l'altra nota dolente del ciclista medio, alzarsi magari un'ora e mezza abbondante prima della gran fondo per farsi due etti di pasta e altro.

Cerchiamo sempre di essere chiari perché poi magari qualcuno è convinto di partire col pieno di glicogeno facendo colazione con le famose "tre-quattro fette biscottate con la marmellata e una tazza di tè verde" (Cit.) oppure con una bustina di pregare endurance
quello che volevo rimarcare e' che due conti personali bisogna farli perche' peso e distanza sono variabili significative
non e' che se adesso i pro vanno 120grh vale per tutti

esempio: io e l'ottavo del GF abbiamo speso 3000 cal . io su 5h : mi dovrebbero bastare se ben pieno di cho al via, 60grh su 5 h. DB circa 80grh perche' sulla stessa distanza ha messo un ora in meno

se uno piu' pesante avesse consumato 4000 cal , avrebbe (sempre bello pieno alla partenza) dovunto reitegrare 2000 cal ovvero 500 gr che su 5 ore (se scarso come me) sono 100grh e su 4h (se forte come DB) sono 120grh circa.

invece si guarda la tv e si pensa che non siamo mai stati forti perche' non si andava a 120grh . puo' essere vero come no dipende da un insieme di fattori (vedi sopra) . ma un idea personale o due conti bisogna pur farli (a mio umile avviso)
 

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Un ragazzo qui della zona, che corse da dilettante di buone speranze verso la metà/fine anni 90, quando tornava dai ritiri primaverili pesava 62kg (alto quasi 1.90 ... ) e l'allenatore gli diceva di non bere l'acqua gassata perchè "ingrassava".
Purtroppo l'ignoranza alimentare nel ciclismo ha nebulizzato intere generazioni

Una volta l'alternativa era fare il muratore o fare il ciclista, per fare sport si smetteva di studiare e questo succedeva sistematicamente in tutti gli sport, poi terminavi la tua carriera da ciclista e "salivi in ammiraglia" tramandando la tua ignoranza al prossimo, ora è cambiato tantissimo
 

Ser pecora

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La grossa differenza l'ho notata con il bere tanto durante la settimana, non è manco facile

Assolutamente. Io ho un amico che va forte e si beve 1lt di prosecco al giorno. Rispetto.

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