Libri di Ciclismo

robycolo

Novellino
15 Aprile 2015
1
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Marcallo con Casone
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Bici
Bianchi Nirone
Vi posso consigliare la lettura di questi due libri:
  • Ma chi te lo fa fare? Sogni e avventure di un ciclista sempre in salita di Giacomo Pellizzari. L'ho letteralmente divorato, piacevole e 'motivante': non può mancare nel curriculum di ogni salitomane!
  • Umberto Dei. Biografia non autorizzata di una bicicletta di Michele Marziani. Non è incentrato sull'aspetto sportivo del mondo della bici, ma mi ha dato più spunti di riflessione. Consigliato anche lui.

Ora sto leggendo Tutte le salite del mondo. Biciterapia per il corpo e per l'anima di Riccardo Barlaam. Oltre che di bici parla di running e nuoto, interessante. E poi in alcuni racconti parla delle zone che frequento da sempre (Naviglio Grande tra Abbiategrasso e Turbigo), mi sento coinvolto :mrgreen:

Ciao!
 

plusmin

Novellino
7 Marzo 2009
63
0
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ciao a tutti, rispolvero questo post perchè cercavo qualche consiglio di lettura.
da appassionato lettore e amante dello sport come filosofia di vita (mens sana in corpore sano) mi piace leggere di personaggi, sfide, vittorie, sconfitte.
ho intravisto con piacere (nelle pagine precedenti) che qualcuno ha letto "lo sport del doping" di sandro donati. Lo sto ri-leggendo proprio in questi giorni, così come ho riletto il libro di tyler hamilton. ho poi letto recentemente "bestie da vittoria", "confessioni di un ciclista mascherato", "the program".
inutile dire che il ciclismo, come quasi tutti gli sport di grande appeal mediatico, non ne esce bene. anche il mio idolo, pantani, si dopava a livelli mostruosi già nel 1994, all'epoca delle prime tappe vinte al giro. col senno di poi e dopo aver letto molti libri sull'argomento (e su lui in particolare) si può facilmente intuire (e qualcuno - tra le righe - lo ha sempre detto, anche lui stesso nella famosa intervista di minà) come sia stato fatto fuori perchè diventato scomodo. armstrong, più scafato di lui, si costruirà intorno un muro di menzogna e rimarrà invischiato nella sua sete di dimostrare a sè ed al mondo di essere ancora il numero uno, col rientro nel 2009. più volte i suoi test risultati positivi furono taciuti per compiacere e oliare il sistema, con l'UCI che stava alla finestra e a battere cassa per gli introiti di una rinnovata popolarità, soprattutto fuori dall'europa.
due caratteri diversi dunque: due "fini" diverse. se ne potrebbe parlare all'infinito.

ho ancora da leggere, nel kindle, il libro di genovesi sul giro, "ciò che conta è la bicicletta" e "rough ride" di paul kimmage, uno dei primi libri, se non il primo, scritto da ex ciclisti che denunciavano il doping come uso e costume del loro sport. e ne ho altri da aggiungere alla lista. datemi anche voi qualche consiglio!
buone pedalate e buone letture ;)
 
Ultima modifica:

join.84

Apprendista Passista
28 Luglio 2012
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Palermo\Acireale
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Canyon ultimate cf slx
ciao a tutti, rispolvero questo post perchè cercavo qualche consiglio di lettura.
da appassionato lettore e amante dello sport come filosofia di vita (mens sana in corpore sano) mi piace leggere di personaggi, sfide, vittorie, sconfitte.
ho intravisto con piacere (nelle pagine precedenti) che qualcuno ha letto "lo sport del doping" di sandro donati. Lo sto ri-leggendo proprio in questi giorni, così come ho riletto il libro di tyler hamilton. ho poi letto recentemente "bestie da vittoria", "confessioni di un ciclista mascherato", "the program".
inutile dire che il ciclismo, come quasi tutti gli sport di grande appeal mediatico, non ne esce bene. anche il mio idolo, pantani, si dopava a livelli mostruosi già nel 1994, all'epoca delle prime tappe vinte al giro. col senno di poi e dopo aver letto molti libri sull'argomento (e su lui in particolare) si può facilmente intuire (e qualcuno - tra le righe - lo ha sempre detto, anche lui stesso nella famosa intervista di minà) come sia stato fatto fuori perchè diventato scomodo. armstrong, più scafato di lui, si costruirà intorno un muro di menzogna e rimarrà invischiato nella sua sete di dimostrare a sè ed al mondo di essere ancora il numero uno, col rientro nel 2009. più volte i suoi test risultati positivi furono taciuti per compiacere e oliare il sistema, con l'UCI che stava alla finestra e a battere cassa per gli introiti di una rinnovata popolarità, soprattutto fuori dall'europa.
due caratteri diversi dunque: due "fini" diverse. se ne potrebbe parlare all'infinito.

ho ancora da leggere, nel kindle, il libro di genovesi sul giro, "ciò che conta è la bicicletta" e "rough ride" di paul kimmage, uno dei primi libri, se non il primo, scritto da ex ciclisti che denunciavano il doping come uso e costume del loro sport. e ne ho altri da aggiungere alla lista. datemi anche voi qualche consiglio!
buone pedalate e buone letture ;)
Ma solo doping??ti consiglio questi intanto. .
9cb8a561421b51221c2c33dcf55453da.jpg
 

pensopositivo

Velocista
28 Giugno 2009
4.909
1.527
Bolzano
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Trek Emonda SL6 (BDC) - Scott Scale 40 (MTB)
ciao a tutti, rispolvero questo post perchè cercavo qualche consiglio di lettura.
da appassionato lettore e amante dello sport come filosofia di vita (mens sana in corpore sano) mi piace leggere di personaggi, sfide, vittorie, sconfitte.
ho intravisto con piacere (nelle pagine precedenti) che qualcuno ha letto "lo sport del doping" di sandro donati. Lo sto ri-leggendo proprio in questi giorni, così come ho riletto il libro di tyler hamilton. ho poi letto recentemente "bestie da vittoria", "confessioni di un ciclista mascherato", "the program".
inutile dire che il ciclismo, come quasi tutti gli sport di grande appeal mediatico, non ne esce bene. anche il mio idolo, pantani, si dopava a livelli mostruosi già nel 1994, all'epoca delle prime tappe vinte al giro. col senno di poi e dopo aver letto molti libri sull'argomento (e su lui in particolare) si può facilmente intuire (e qualcuno - tra le righe - lo ha sempre detto, anche lui stesso nella famosa intervista di minà) come sia stato fatto fuori perchè diventato scomodo. armstrong, più scafato di lui, si costruirà intorno un muro di menzogna e rimarrà invischiato nella sua sete di dimostrare a sè ed al mondo di essere ancora il numero uno, col rientro nel 2009. più volte i suoi test risultati positivi furono taciuti per compiacere e oliare il sistema, con l'UCI che stava alla finestra e a battere cassa per gli introiti di una rinnovata popolarità, soprattutto fuori dall'europa.
due caratteri diversi dunque: due "fini" diverse. se ne potrebbe parlare all'infinito.

ho ancora da leggere, nel kindle, il libro di genovesi sul giro, "ciò che conta è la bicicletta" e "rough ride" di paul kimmage, uno dei primi libri, se non il primo, scritto da ex ciclisti che denunciavano il doping come uso e costume del loro sport. e ne ho altri da aggiungere alla lista. datemi anche voi qualche consiglio!
buone pedalate e buone letture ;)

Io ogni tanto leggo anche di ciclismo.
Ho letto vari libri su Pantani e anche "lo sport del doping", "bestie da vittoria" e "the program".

Giusto ieri ho iniziato "coppi e il diavolo", di Gianni Brera.
Parla più dei retroscena, dell' uomo più che dell' atleta, della società dell' epoca più che delle corse.
Sembra interessante, vediamo.

Prima poi leggerò anche "Rough Ride" e "La corsa segreta" (solo cartaceo, mi pare), li ho già in lista, ma per il momento sto su cose un po' più leggere... se così si può definire una vita travagliata come quella di Coppi. ;-)
 

plusmin

Novellino
7 Marzo 2009
63
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Io ogni tanto leggo anche di ciclismo.

Prima poi leggerò anche "Rough Ride" e "La corsa segreta" (solo cartaceo, mi pare), li ho già in lista, ma per il momento sto su cose un po' più leggere... se così si può definire una vita travagliata come quella di Coppi. ;-)

anche io su pantani ho letto molte cose. purtroppo in molti di quei libri viene disegnato esclusivamente come vittima, come infangato, eccetera. in realtà, se è vero che è stato un grande campione, e lo credo fermamente, è anche vero che per emergere ha fatto come tutti e forse di più, arrivando a livelli di ematocrito oltre il 60%. è poi vero che ha pagato per una spregiudicatezza che non riusciva a sostenere. la sua parabola è stata molto triste, umanamente in primis.
leggo solo libri sul doping? non sempre, ma sono quelli più interessanti, quelli dove non si leggono santini di atleti che hanno vissuto un'epoca del ciclismo intrisa nel doping, fatta di dosaggi massicci e poi microdosaggi. ecco perché non ho mai amato e mai amerò basso, nibali, froome, armstrong.
mi interessa la verità, quella che riesce a restituire al ciclismo la magia che gli spetta.
è bello illudersi, ma lo sappiamo tutti che chi trionfa al tour non sarà mai pulito al 100%. così come nel calcio, nel basket ecc.
chi ha letto donati, come te, sa riconoscere i vari indizi di un doping programmato e legittimato dai vertici sportivi.

spero anche io di leggere prima o poi "rough ride", è da un paio di anni nel Kindle. "la corsa segreta" te lo consiglio caldamente.

in lista ho quello di pellizzari postato in foto e altri. ero curioso di leggere qualcosa sulle annate in bianco e nero, ma non vorrei - come sopra - un santino, quindi per il momento aspetto che qualcuno mi consigli una lettura del genere.
 

danieletesta79

Maglia Gialla
1 Settembre 2012
10.944
5.090
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Bici
Scott Addict rc - Bianchi Specialissima
ciao a tutti, rispolvero questo post perchè cercavo qualche consiglio di lettura.
da appassionato lettore e amante dello sport come filosofia di vita (mens sana in corpore sano) mi piace leggere di personaggi, sfide, vittorie, sconfitte.
ho intravisto con piacere (nelle pagine precedenti) che qualcuno ha letto "lo sport del doping" di sandro donati. Lo sto ri-leggendo proprio in questi giorni, così come ho riletto il libro di tyler hamilton. ho poi letto recentemente "bestie da vittoria", "confessioni di un ciclista mascherato", "the program".
inutile dire che il ciclismo, come quasi tutti gli sport di grande appeal mediatico, non ne esce bene. anche il mio idolo, pantani, si dopava a livelli mostruosi già nel 1994, all'epoca delle prime tappe vinte al giro. col senno di poi e dopo aver letto molti libri sull'argomento (e su lui in particolare) si può facilmente intuire (e qualcuno - tra le righe - lo ha sempre detto, anche lui stesso nella famosa intervista di minà) come sia stato fatto fuori perchè diventato scomodo. armstrong, più scafato di lui, si costruirà intorno un muro di menzogna e rimarrà invischiato nella sua sete di dimostrare a sè ed al mondo di essere ancora il numero uno, col rientro nel 2009. più volte i suoi test risultati positivi furono taciuti per compiacere e oliare il sistema, con l'UCI che stava alla finestra e a battere cassa per gli introiti di una rinnovata popolarità, soprattutto fuori dall'europa.
due caratteri diversi dunque: due "fini" diverse. se ne potrebbe parlare all'infinito.

ho ancora da leggere, nel kindle, il libro di genovesi sul giro, "ciò che conta è la bicicletta" e "rough ride" di paul kimmage, uno dei primi libri, se non il primo, scritto da ex ciclisti che denunciavano il doping come uso e costume del loro sport. e ne ho altri da aggiungere alla lista. datemi anche voi qualche consiglio!
buone pedalate e buone letture ;)



Durante le vacanze ho letto anche io "confessioni di un ciclista mascherato" (The program l'ho letto un paio d'anni fa). Non prendo alla lettera tutto ciò che c'è scritto, mi sono fatto un idea e cerco di raffrontare ciò che dice alla realtà che viviamo da spettatori. La cosa che più m'ha fatto schifo è sapere che nelle squadre lavorano ancora le stesse persone che c'erano negli anni 90, all'epoca degli scandali Festina, degli arresti e dopo un decennio in cui si parla di nuova era, di credibilità e di lotta seria al doping.
Credo che tutti noi del forum andiamo in bici, facciamo km su km ma non soffriamo di asma x farci prescrivere i ventolin o non prendiamo valanghe di corticosteroidi come fossero caramelle.
Tutto questo mi mette tristezza, poi sono sempre tra quelli che fa di tutto per vedersi le gare e aspettare le tappe di alta montagna per vedere l'attacco di tizio e di caio. Mi piacerebbe vedere tutte queste persone buttate fuori dal ciclismo, medici radiati dall'albo e manager o presunti tali, costretti a pagare economicamente i danni fatti gestendo così le squadre; con questo non assolvo i ciclisti, anzi credo che la giusta pena sia 4 anni, una pena che ti distrugge la carriera.
 

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
33.234
548
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Bici
si grazie
Durante le vacanze ho letto anche io "confessioni di un ciclista mascherato" (The program l'ho letto un paio d'anni fa). Non prendo alla lettera tutto ciò che c'è scritto, mi sono fatto un idea e ce.

ho scoperto il libro grazie ad un tuo post, lo sto leggendo al momento sono abbastanza schifato da ciò che dice (anche se vabbè ero sicuro non fosse un bel ambiente) però non ci ha messo la faccia il ciclista, quindi potrebbe anche essere finto o ingigantito quello dice quindi è da prendere molto con le pinze
 

danieletesta79

Maglia Gialla
1 Settembre 2012
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Bici
Scott Addict rc - Bianchi Specialissima
ho scoperto il libro grazie ad un tuo post, lo sto leggendo al momento sono abbastanza schifato da ciò che dice (anche se vabbè ero sicuro non fosse un bel ambiente) però non ci ha messo la faccia il ciclista, quindi potrebbe anche essere finto o ingigantito quello dice quindi è da prendere molto con le pinze

Più o meno è la stessa cosa che ho pensato io, se fosse vero anche il 50% di quel che dice sarebbe comunque uno schifo.
A me ha dato l'impressione che non si tratti di un giovanissimo e se tutt'ora fosse in gruppo sarebbe a fine corsa. Credo comunque che nell'ambiente sappiano chi sia; mi colpisce come faccia nomi e cognomi.
 

Valerio_S

Cronoman
8 Febbraio 2017
760
281
Torre del Lago Puccini
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Bici
L
Più o meno è la stessa cosa che ho pensato io, se fosse vero anche il 50% di quel che dice sarebbe comunque uno schifo.
A me ha dato l'impressione che non si tratti di un giovanissimo e se tutt'ora fosse in gruppo sarebbe a fine corsa. Credo comunque che nell'ambiente sappiano chi sia; mi colpisce come faccia nomi e cognomi.

l'ho appena letto. al di là del fatto che è scritto male e tradotto in maniera vergognosa, mi lascia molto perplesso il fatto che nessuno abbia ancora pubblicamente fatto il nome del presunto mascherato, ancora in gruppo e con una bella carriera alle spalle. Ammesso che esista, mi pare tutto molto strano.

I contenuti sono ovviamente molto pesanti e da schifo totale, forse anche troppo?
 

danieletesta79

Maglia Gialla
1 Settembre 2012
10.944
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Scott Addict rc - Bianchi Specialissima
l'ho appena letto. al di là del fatto che è scritto male e tradotto in maniera vergognosa, mi lascia molto perplesso il fatto che nessuno abbia ancora pubblicamente fatto il nome del presunto mascherato, ancora in gruppo e con una bella carriera alle spalle. Ammesso che esista, mi pare tutto molto strano.

I contenuti sono ovviamente molto pesanti e da schifo totale, forse anche troppo?

Ritengo anche io che un pò di tara va fatta, alcune cose però non mi sembrano molto lontane dalle realtà; a me ha colpito come racconta facendo nomi e cognomi, anche dei medici dei ds, delle tecniche usate per camuffare la valanga di cortisone che usano. Ripensando a molte gare dopo questo libro mi sembra davvero strano vedere molti ciclisti con il taping, così come m'è sempre saputo strano (anche prima di leggere questo libro) l'alto numero di ciclisti asmatici che necessitano di ventolin.
 

WilsonWilson

Pedivella
29 Marzo 2016
344
83
Germania
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Venge SWorks
Ho appena finito: confessioni di un ciclista mascherato e mi allineo con il parere degli altri: libro abbastanza approssimativo ed inutile se non supportato da fatti e prove concrete. Tutta la storia della SKY e dell'uso di AICAR ed altri peptidi indubbiamente é molto verosimile e guardando quello che stanno facendo in questo 2018, come non dargli torto.. perö non mi é piaciuto il tono ed il modo in cui lo ha raccontato. Ad esempio chiama Froome "il Mutante".. ma poi non giustifica la cosa con fatti concreti, date e gare.
Ho trovato interessante invece la parte sulle donne, in cui mi sono rivisto molto.. fino a 22-23 anni manco sapevo cosa fosse un discopub :D

Mi sono fatto l'idea che si tratti di un Belga, magari Van Avermaet.. ma potrebbe essere anche un Italiano tipo G.Simoni..
 

CiccioneInBici

Apprendista Scalatore
13 Gennaio 2016
2.011
1.808
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Bici
Wilier Cento1 SR
Consiglio a tutti questo libro di John Foot, Pedalare, uno storico inglese che ha tracciato una storia del ciclismo molto godibile. E' una lettura affascinante per quelli, come me, di 60+ anni che hanno vissuto in TV i processi alla tappa di Zavoli, in casa il tifo di famiglia.
Me lo consigliò Eugenio Capodacqua.

Sarebbero graditi altri consigli su libri non doping-logici (tanto di moda ma poco coraggiosi, ma qui sarebbe lungo discuterne), che parlino cioè di ciclismo agonistico di ogni epoca, tipo questo, un po' alla Beppe Conti, che ormai forse ha speso sui libri tutto quello che poteva spendere.
 

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
31.402
21.806
Bugliano
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qualunquemente
Consiglio a tutti questo libro di John Foot, Pedalare, uno storico inglese che ha tracciato una storia del ciclismo molto godibile. E' una lettura affascinante per quelli, come me, di 60+ anni che hanno vissuto in TV i processi alla tappa di Zavoli, in casa il tifo di famiglia.
Me lo consigliò Eugenio Capodacqua.

Sarebbero graditi altri consigli su libri non doping-logici (tanto di moda ma poco coraggiosi, ma qui sarebbe lungo discuterne), che parlino cioè di ciclismo agonistico di ogni epoca, tipo questo, un po' alla Beppe Conti, che ormai forse ha speso sui libri tutto quello che poteva spendere.
puoi trovare altri spunti in quest'altra discussione: https://www.bdc-mag.com/forum/threads/bici-e-letteratura.32253/page-10
anzi, sarebbe forse meglio unirle...
 

danieletesta79

Maglia Gialla
1 Settembre 2012
10.944
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Scott Addict rc - Bianchi Specialissima
In queste vacanze autunnali ho letto due libri, uno di un campione, uno di un .... vabbè.
"Gino Bartali mio papà" scritto sui racconti di Andrea, figlio del grande Gino anche lui venuto a mancare lo scorso anno.
L'altro è "The Fall" di Juliet Macur che non fa altro che gettare benzina sul fuoco su quello che pensavo e penso tutt'ora su Armstrong. Purtroppo non gli faranno più niente visto che ormai è tutto prescritto e pagato, ma vederlo letteralmente in mutande a livello economico mi farebbe davvero un gran piacere.
 

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
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21.806
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qualunquemente
ho finito di leggere oggi 'Domestique' di Charly Wegelius, pro inglese con padre finlandese che ha corso fino al 2011 (Mapei, Colpack-De Nardi, Liquigas, Omega-Lotto, United Health Care le sue squadre), attualmente nello staff tecnico della Education First.
il libro mi è piaciuto molto perché da un'idea molto realistica di cosa vuol dire essere un corridore non di punta all'interno del gruppo: le difficoltà a trovare un contratto, gli stress di riconfermarsi, le differenze di mentalità e di gestione tra i diversi team, i rapporti con i compagni di squadra e quelli interni al gruppo, visti con gli occhi di un gragario (Wegelius non ha vinto alcuna corsa da pro, è sempre stato al servizio dei propri capitani).
un posto di rilievo nel libro lo assume anche la vita privata, che nelle varie autobiografie di ciclisti è trattata sempre in maniera molto sfumata, se non del tutto assente.
una lettura molto piacevole, con una chicca finale: tra i nomi citati nei ringraziamenti appare quello di Kilgore Trout (gli appassionati di Kurt Vonnegut capiranno...)
 
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