Sul fatto che abbia fatto bene a redarguirmi, la vedo diversamente: a me pare un eccesso. Che altro non è che l'anticamera della frase successiva. Ma perché la gente si sente in dovere di fare la morale, di puntare il dito? Cosa c'è a monte? Perché la disamina che hai fatto tu è perfetta: i pedoni no, perché tutti siamo pedoni e automobilisti, ma non tutti sono ciclisti. Quindi si tende ad accettare e giustificare forse quello che uno ha fatto o fa anche da pedone. Mentre per il ciclista tolleranza zero.Ormai siamo diventati il bersaglio di chiunque utilizzi la strada. C'è una prevenzione "a prescindere". Pensavo che 'sta storia si esaurisse come quella per i pitbull che, per chi se lo fosse perso, sono anni che non sbranano più nessuno, benché in un certo periodo non ci fosse giorno che qualcuno non venisse morso da uno di loro. Invece, dicevo, questa situazione, che va dall'insofferenza all'odio vero e proprio, continua imperterrita e si autoalimenta. A Genova stanno mettendo le ciclabili, si può essere d'accordo o meno, personalmente lo sono, anche se non uso la bici quale mezzo di trasporto. Sono nati un paio di gruppi che ne contestano la presenza, ma entrambi finiscono per prendersela con i ciclisti (e i monopattinisti, nuova categoria che ci soppianterà di brutto), perché alla fine la lingua batte dove il dente duole. Per alcuni, il ciclista dà fastidio per il semplice fatto di esistere, perché occupa uno spazio che - secondo alcuni - non gli competerebbe.
Certo, alcuni di noi non fanno nulla per attenuare questa sorta di scontro asimmetrico. Tuttavia, a parte una esigua minoranza irrispettosa delle regole, la maggior parte di noi si comporta in bici come si comporta da pedone: c'è rosso? Non arriva nessuno, quindi proseguo. Oppure: passa una macchina al mille e chiacchieramo affiancati anche se il codice lo vieta. Se la strada lo permette rimaniamo affiancati, altrimenti ci mettiamo in fila indiana. Sono ovviamente infrazioni, ma sono le stesse che commettono i pedoni. Se un pedone attraversa col rosso arriva forse un automobilista che dice: «Poi, fanno bene se vi ammazzano.»? No. Perché, a turno, siamo tutti pedoni. Mentre ciclisti alcuni non lo sono, non lo sono mai stati o non saranno mai.
Entro, finalmente, nel tuo discorso.
Per quanto riguarda il secondo episodio. Ovviamente, il tipo ha fatto bene a redarguirti. Non concepisco un attraversamento ferroviario, anche se so di avere il tempo necessario. Non lo concepisco né a piedi, né in bici, né con qualsiasi altro mezzo.
La frase che ti è stata rivolta è stata particolarmente odiosa, figlia del disprezzo di questi tempi nei nostri confronti. Naturalmente, si è ben guardato bene di rivolgerla anche ai pedoni che hanno attraversato insieme a te. Si è concentrato sul ciclista, l'unico vero reo del caso.
Anziché stare zitto, avresti potuto rispondergli: «Fanno bene ad ammazzare anche i pedoni, vero?» Tanto per saggiare la risposta.
Ad esempio venendo al lavoro in bici per un tragitto di 10 km guardo le macchine e alla fine ho potuto riscontrare che facendo una media tra quelle che incrocio, mi sorpassano, etc. 1 guidatore su 7 è al telefono (chiamata, messaggi). Ma non mi sogno di fargli la morale. Soltanto quando a momenti rischio di venire investito, mi permetto (a ragione) di fargli notare che il telefono potevano infilarselo...ecco, ci siamo capiti.
Perché questa esigenza di puntualizzare per categorie e anche in situazioni di non pericolo per sé e per gli altri?!? Qui sembra si faccia a gara a trovare la pagliuzza nell'occhio dell'altro. Ma è tutto lì avere senso civico, oppure semplicemente si è un po' stronzi?
Ci vuole un codice della strada che faccia chiarezza e che non consenta certe cose ai ciclisti, ma che sposti l'attenzione anche sulle auto sanzionando le leggerezze che possono costare veramente la vita agli utenti deboli della strada. Io sarei per addirittura per dare un num. massimo di ciclisti che può viaggiare in gruppo in fila, per agevolare il sorpasso delle auto. Ma dall'altro lato le auto devono stare obbligatoriamente e sempre alla distanza di 1,5 mt. Deve diventare una abitudine e una cosa normale per entrambe le categorie.