Ho la bici e la doccia in ufficio mi ci rientra il giro in pieno comunque dipende dalla pausa e dallo straordinario i km e giro variano dai 40 ai 52, caffè inclusoDevi avere una pausa bella lunga per farti 44 km più doccia, pranzo e caffè
Ho la bici e la doccia in ufficio mi ci rientra il giro in pieno comunque dipende dalla pausa e dallo straordinario i km e giro variano dai 40 ai 52, caffè inclusoDevi avere una pausa bella lunga per farti 44 km più doccia, pranzo e caffè
Ho il bagno personale in ufficio, trattamento vipe ti lasciano usare la doccia? wow, da me hanno chiuso la palestra intera per non infettare tutti
Quando lo faccio io ho pure chi mi passa le borracce al volo e chi mi suona la campana all’ultimo giroIl mio giro di oggi:
Volendo sudare un po', oggi ho deciso di buttarla sul ritmo e qualche trenata, rispolvero la bdc dopo una settimana e certo che viaggia che è una bellezza, anche troppo.
Ho perfezionato un'anello con 2strappi di 300 metri ,un cavalcavia ed un bel rettilineo sulla statale dove posso liberare tranquillamente tutta la mia potenza . Nel giro ho tagliato fuoriil centro paese cosi' posso girare piu' tranquillo.
Viene fuori un promettente anello di 4,400 metri
E allora si parte, deciso anche ad abbassare il mio tempo sull'ostico strappo della stazione, cosi' ho anche qualche obiettivo da perseguire.
Nessuna pattuglia in giro,poca gente, qualcuno che cazzeggia ,il resto che vanno o vengono di fretta dal lavoro.
Un giro di riscaldamento e due e tre e quatt... tro palle, poi mi viene un colpo di genio ! decido di fare il giro al contrario!
Effettivamente pero' in questo senso ho uno strappo al 3% che arriva quasi a 800 metri di lunghezza! E li' che daro' tutto
Funziona, mi scarico abbastanza, adesso un po' di raffreddamento riinverto il giro , ripasso dalla stazione e che ti vedo... Spunta una pattuglia di vigili che hanno fermato un'anziano ciclista in mbk con tanto di mascherina, uno sta scrivendo (spero un'autocertificazione) e l'altro mi guarda molto male mentre sto' passando o forse è solo una mia proiezione.
Beh in fondo cosa devo temere?
Devo andare a fondo a sta cosa, voglio sapere come stanno agendo questi vigili e soprattutto è solo una coincidenza che una pattuglia che pochi minuti prima non c'era pochi minuti dopo è li' che ha subito fermato un ciclista.
Allora restringo l'anello e ripasso piu' volte e voglio vedere se mi fermano, passo con non challance, non voglio provocarli,ma la devo capire sta cosa, nei giri successivi vedro' la pattuglia nell'ordine :
fermare un'automobilista
compilare da soli dei moduli disinteressandosi di chi sta passando
un'altra auto ferma ,ma il vigile grosso sembra venire verso di me con la paletta, ecco mi ferma! no, falso allarme come non detto!
Niente, pare che mi sono sbagliato, in fondo i miei chilometri li ho fatti, anche se sono in perfetta regola non vedo perche' continuare a passargli sotto il naso come un p**la.
Torno a casa.
I vantaggi di non poter far altro che fare un' anello di 4-5 km:
Se cambia il tempo puoi tornare subito a casa e la scampi
Puoi evitare di portarti dietro pompa e pneumatico di scorta perche' il giro è talmente breve che ora che esce tutta l'aria sei gia' ripassato da casa,
Se passi sotto il tuo balcone di casa e vivi con qualcuno, questo ti puo' dare ragguagli sulla tua prestazione sul giro tipo :
vai che vai bene,
vai troppo forte, vai troppo piano, butta giu' un dente, finiscila di girare come un cretino e vieni a casa alla svelta che sto' buttando giu' la pasta senno' mangi freddo
Uè....bentornato! era un po' che non ti si sentivauà che perverso
Grande !Quando lo faccio io ho pure chi mi passa le borracce al volo e chi mi suona la campana all’ultimo giro Vedi l'allegato 245022
E poi alla fine alzo anche le braccia che mi fa sentire molto pro
Vedi l'allegato 245023
Lo conosco benissimo!!! Faccio il corriere e ho fatto quella zona per anni, si hai tanta campagna da girare e girando per le frazioni il traffico e’ inesistente..... ma per fare più di 100km ci va una bella dose di follia. Io sono di Leinì e dopo 30km mi stufo e torno a casa.... ma già ringrazio di poter fare almeno quelloCavallermaggiore un paese della provincia di Cuneo, il cui territorio comunale e' abbastanza vasto, certo e' un po noioso ma si trova il modo di renderlo meno noioso possibile, poi abituato a girare come un dannato sul piazzale vicino a casa mia lo scorso aprile ora lo spazio e' enorme rispetto ad allora, ci si adegua in attesa di tempi migliori, confido che dall'immacolata il piemonte sara' in zona gialla
PS
il primo giorno in zona rossa ho fatto 127 km
Lo conosco benissimo!!! Faccio il corriere e ho fatto quella zona per anni, si hai tanta campagna da girare e girando per le frazioni il traffico e’ inesistente..... ma per fare più di 100km ci va una bella dose di follia. Io sono di Leinì e dopo 30km mi stufo e torno a casa.... ma già ringrazio di poter fare almeno quello
Anche a est non è che le strade siano miglioriin quanto a dose di follia pochi mi battono, nel mese di aprile 2020 nel periodo del lockdown piu' serrato ho fatto quasi 1600 km sul piazzale di Biraghi per cui ora a girare nel territorio comunale e' una pacchia anche se un po noioso, poi io detesto pedalare su asfalti brutti per cui anche ora i miei giri tagliano via tutto il territorio ad Ovest del paese perche' appunto l'asfalto e' in pessime condizioni
Un amico dalle mie parti ha contattato la prefettura per avere lumi a riguardo e gli hanno detto di sì. Con una attestazione dell'azienda che lui lavora lì nei tal giorni per un certo orario, così da fugare ogni dubbio e rendere veloce anche il lavoro delle Forze dell'ordine, in caso di controllo.Domanda: io risiedo nel comune X ma lavoro nel comune Y. Posso portarmi la bici nel comune Y (dove vado per lavorare 2 volte a settimana) e fare un giro in bici in pausa pranzo li? O se non in bici, posso andare a correre?
Raccontacela giusta: fai lo smartworking e il bagno personale è quello di casaHo il bagno personale in ufficio, trattamento vip
Raccontacela giusta: fai lo smartworking e il bagno personale è quello di casa
Bene, siamo d'accordo che una regola così estesa e che colpisce tutti indiscriminatamente non sia soddisfacente. Ma appunto: ciò non mi dà il diritto di eluderla. E' come se, sapendo che il mio sentiero sia chiuso, e conoscessi la zona, ci arrivassi per altri sentieri. Poi la forestale mi ferma, e siccome io sono il buono, quello che non sporca, affermo di avere il diritto di passare da lì, perché lo dice la logica e lo dicono i miei comportamenti (che gli agenti non possono conoscere). Ma in questo modo, dopo aver rivendicato l'intervento della giustizia contro chi sporcava, decido che io sono sopra le parti e per me tale giustizia, seppur sommaria, non vale.Mi arrabbio con entrambi. Con chi sporca in primis e con chi limita la libertà di tutti per la sua manifesta e voluta incapacità di punire i pochi che se lo meritano. Se 2 in classe chiacchierano, sbatti fuori (o metti la nota o sospendi, o picchi scegli tu) quei 2 non interrompi la lezione e te ne vai a danno di tutti quelli che erano interessati. Altrimenti se tu non sei capace di fare giustizia, allora me la faccio da solo, perchè io una vita di privazioni per colpa di pochi non la vivo, non ha senso nemmeno viverla. Ci sarà sempre qualcuno che vìola qualcosa e qualcun altro che a quel punto si sente autorizzato a vietare quella cosa a tutti.
Tra me e l'ambiente, siamo importanti entrambi. Se l'ambiente è bello ma io non posso vederlo perchè pur rispettandolo, altri non lo hanno fatto cosa è bello a fare se non posso goderne? Non saprò manco che è bello, perchè non posso andare a vederlo.
Comunque il limite comunale, per me, non c'è. Stavolta il sentiero non è stato chiuso. Qualcuno se lo è chiuso da solo. Siccome anche alle FFOO questo non è del tutto chiaro a tutti (a qualcuno si), si tratta solo di usare prudenza ed evitare di scorrazzare come nulla fosse, se si vogliono evitare rogne e farlo ove si è accertato che la normativa è stata interpretata correttamente, oppure farlo ove non ci sono problemi di incontrare nessuno.Bene, siamo d'accordo che una regola così estesa e che colpisce tutti indiscriminatamente non sia soddisfacente. Ma appunto: ciò non mi dà il diritto di eluderla. E' come se, sapendo che il mio sentiero sia chiuso, e conoscessi la zona, ci arrivassi per altri sentieri. Poi la forestale mi ferma, e siccome io sono il buono, quello che non sporca, affermo di avere il diritto di passare da lì, perché lo dice la logica e lo dicono i miei comportamenti (che gli agenti non possono conoscere). Ma in questo modo, dopo aver rivendicato l'intervento della giustizia contro chi sporcava, decido che io sono sopra le parti e per me tale giustizia, seppur sommaria, non vale.
Ora, se la regola è troppo restrittiva, posso però andare dalle autorità e proporre di modificarla, intensificare i controlli e fare insieme ad altri amanti della montagna non lo spione contro chi sporca, ma attività di prevenzione e controllo, perché il mio sentiero, i miei boschi, siano puliti e rispettati. Se l'autorità capisse l'importanza di questo, cambierebbe registro, ed io avrei potuto esercitare quel diritto, che la chiusura del sentiero mi aveva tolto.
Comunque sono d'accordo con @Shinkansen sui comportamenti che ha rilevato dei ciclisti nella sua zona. Domenica ho sì incontrato ciclisti in territorio comunale, come da DCPM, ma i soliti gruppi da 10-12 persone, affiancati od in fila indiana. A quel punto mi sono spinto verso le colline (abito in territorio comunale pianeggiante), uscendo dal comune, perché ero curioso di vedere cosa accadeva. E da lì sono arrivati un buon numero di ciclisti rigorosamente da soli, che però per andare a fare anche una-due salitelle, avevano eluso l'ordinanza. La logica mi dice che, nonostante nessuna delle due tipologie rispettasse le richieste dell'ordinanza, era meno stupido e più sensato il comportamento del ciclista singolo fuori dal comune. Ma appunto, abbiamo a che fare con regole stupide, ma anche con ciclisti stupidi: se non ci fosse il limite comunale, ma solo la regola dello sport in forma individuale, state certi che questi gruppi continuerebbero a scorazzare in lungo ed in largo.
Quindi sì, come l'esempio che riportavi della classe, che è capitato un po' a tutti a scuola (e anche nei militari, chi lo ha fatto): queste ordinanze puniscono anche i non colpevoli. Conosco strade secondarie, percorsi alternativi molto poco battuti che potrei andare tutti i giorni fuori dal comune e fare le salite che non ho da me. Ma non lo farò, perché farlo corrisponderebbe all'affermazione di un diritto che sarebbe solo mio, che porterebbe un vantaggio a me, in una logica semplicemente opportunistica. Della serie: mi lamento che non ci siano regole logiche e uguali per tutti, e poi faccio di testa mia, come hanno fatto gli altri che pedalavano in gruppo?!? Non sono tanto diverso, dunque. Ma siamo sicuri che la logica della non privazione di una libertà individuale, debba diventare l'affermazione del proprio agire a tutti i costi? Io, lo confesso, sono molto combattuto su questo, perché come ti ho scritto condivido i tuoi ragionamenti, e affermo la non congruenza, anche ai fini del contenimento del contagio, di queste simil ordinanze. Poi sono ancora più deluso, perché pochi giorni prima, e lo avevo annunciato qui come una piccola vittoria, l'Emilia-Romagna aveva emesso una ordinanza in cui invitava a fare sport allontanandosi dai centri abitati, andare in zone limitrofe, poco frequentate. Dopo due giorni siamo in arancione, con regole che indicano il contrario di quella che sembrava la linea intrapresa.
Sono più deluso da questo, francamente, che dal non poter andare in bici come voglio.
Stavolta il sentiero non è stato chiuso. Qualcuno se lo è chiuso da solo.
Per ora, e chi è nelle forze dell'ordine me lo ha confermato, non c'è la volontà di fare controlli stringenti e a tappeto per incrementare sanzioni (e malumori). Diciamo che c'è un buon margine, quindi, e che i nostri comportamenti singoli prudenti non sono al momento nell'occhio del ciclone. Se la cosa rimanesse così, potremmo avere una sorta di bolla in cui c'è un margine sia per interpretare la regola, che nell'applicarla. Non sarebbe male, anche nell'ottica dei mesi che ci aspettano.Comunque il limite comunale, per me, non c'è. Stavolta il sentiero non è stato chiuso. Qualcuno se lo è chiuso da solo. Siccome anche alle FFOO questo non è del tutto chiaro a tutti (a qualcuno si), si tratta solo di usare prudenza ed evitare di scorrazzare come nulla fosse, se si vogliono evitare rogne e farlo ove si è accertato che la normativa è stata interpretata correttamente, oppure farlo ove non ci sono problemi di incontrare nessuno.
Intanto complimenti per la coerenza, se agisci come stai scrivendo chapeau !Bene, siamo d'accordo che una regola così estesa e che colpisce tutti indiscriminatamente non sia soddisfacente. Ma appunto: ciò non mi dà il diritto di eluderla. E' come se, sapendo che il mio sentiero sia chiuso, e conoscessi la zona, ci arrivassi per altri sentieri. Poi la forestale mi ferma, e siccome io sono il buono, quello che non sporca, affermo di avere il diritto di passare da lì, perché lo dice la logica e lo dicono i miei comportamenti (che gli agenti non possono conoscere). Ma in questo modo, dopo aver rivendicato l'intervento della giustizia contro chi sporcava, decido che io sono sopra le parti e per me tale giustizia, seppur sommaria, non vale.
Ora, se la regola è troppo restrittiva, posso però andare dalle autorità e proporre di modificarla, intensificare i controlli e fare insieme ad altri amanti della montagna non lo spione contro chi sporca, ma attività di prevenzione e controllo, perché il mio sentiero, i miei boschi, siano puliti e rispettati. Se l'autorità capisse l'importanza di questo, cambierebbe registro, ed io avrei potuto esercitare quel diritto, che la chiusura del sentiero mi aveva tolto.
Comunque sono d'accordo con @Shinkansen sui comportamenti che ha rilevato dei ciclisti nella sua zona. Domenica ho sì incontrato ciclisti in territorio comunale, come da DCPM, ma i soliti gruppi da 10-12 persone, affiancati od in fila indiana. A quel punto mi sono spinto verso le colline (abito in territorio comunale pianeggiante), uscendo dal comune, perché ero curioso di vedere cosa accadeva. E da lì sono arrivati un buon numero di ciclisti rigorosamente da soli, che però per andare a fare anche una-due salitelle, avevano eluso l'ordinanza. La logica mi dice che, nonostante nessuna delle due tipologie rispettasse le richieste dell'ordinanza, era meno stupido e più sensato il comportamento del ciclista singolo fuori dal comune. Ma appunto, abbiamo a che fare con regole stupide, ma anche con ciclisti stupidi: se non ci fosse il limite comunale, ma solo la regola dello sport in forma individuale, state certi che questi gruppi continuerebbero a scorazzare in lungo ed in largo.
Quindi sì, come l'esempio che riportavi della classe, che è capitato un po' a tutti a scuola (e anche nei militari, chi lo ha fatto): queste ordinanze puniscono anche i non colpevoli. Conosco strade secondarie, percorsi alternativi molto poco battuti che potrei andare tutti i giorni fuori dal comune e fare le salite che non ho da me. Ma non lo farò, perché farlo corrisponderebbe all'affermazione di un diritto che sarebbe solo mio, che porterebbe un vantaggio a me, in una logica semplicemente opportunistica. Della serie: mi lamento che non ci siano regole logiche e uguali per tutti, e poi faccio di testa mia, come hanno fatto gli altri che pedalavano in gruppo?!? Non sono tanto diverso, dunque. Ma siamo sicuri che la logica della non privazione di una libertà individuale, debba diventare l'affermazione del proprio agire a tutti i costi? Io, lo confesso, sono molto combattuto su questo, perché come ti ho scritto condivido i tuoi ragionamenti, e affermo la non congruenza, anche ai fini del contenimento del contagio, di queste simil ordinanze. Poi sono ancora più deluso, perché pochi giorni prima, e lo avevo annunciato qui come una piccola vittoria, l'Emilia-Romagna aveva emesso una ordinanza in cui invitava a fare sport allontanandosi dai centri abitati, andare in zone limitrofe, poco frequentate. Dopo due giorni siamo in arancione, con regole che indicano il contrario di quella che sembrava la linea intrapresa.
Sono più deluso da questo, francamente, che dal non poter andare in bici come voglio.