Il problema è proprio questo, noi (per fortuna!) siamo MOLTO diversi dalle altre nazioni e questa è la nostra più grande ricchezza.
Gli altri paesi, quasi tutti, possono solamente sognare sia il nostro patrimonio storico ma soprattutto la nostra geografia.
E' chiaro che questo impone dei limiti ma del resto se l'italia non fosse quella che è non sarebbe certo bella come è ora.
E chissenefrega se per fare 20 chilometri da un paese all'altro ci metti 1 ora perchè devi svalicare due catene montuose... se nel frattempo quello che vedi intorno a te ti rimette al mondo, praticamente....
Secondo me è questione di cultura.
Ci scommetto che in Spagna non esistono ciclovie che sono (ciclovia sibit) identiche alle non ciclovie, tranne per qualche cartello messo a caso senza soluzione di continuità.
In tutta la ciclovia e in una sola direzione ho visto cartelli che invitano a non schiacciare i ciclisti, in una tratta da 2km vs tutta la costa sud della Sicilia, visto che si sono inventati qualcosa di inesistente, da Trapani a Siracusa, e l'hanno chiamata ciclovia Sibit.
In quella tratta con limite 50km/h i pendolari vanno a 140-150km/h, tu cammini anche a 45km/h se il vento ti aiuta e senti i clacson che ti avvisano l'imminente sorpasso a 3 volte la velocità consentita.
Le uniche strade che evito sono proprio quella ciclovia, la percorro in piccola parte fra Castelvetrano e poco dopo Menfi, fra Marsala e Trapani fuori dai comuni, perché dentro Marsala le strade sono da perderci le
ruote, è la città più disastrata della provincia, mentre a Trapani c'è il divieto di accedere alla ciclabile quanto male è ridotta...
Non parliamo delle ciclabili che da Menfi scendono a Portopalo o vanno verso Sciacca, le strade sono chiuse dagli alberi, non pui procedere neppure con bici da downhill con doppio ammortizzatore (asfalto distrutto).
Non ci bazzico da anni perché appena realizzate erano già impraticabili (ciclabile di Trapani e ciclabili di Menfi).
Qua chi non ruba è fesso, è una questione culturale.