Il problema delle macchine che isolano gruppi muscolari è che non rispettano lo sviluppo integrato della catena muscolare del movimento fisiologico. Faccio un esempio nel movimento di deabulazione c'è una certa sinergia tra muscoli estensori e flessori di gamba e bacino, oltre all'intervento dei muscoli stabilizzatori del tronco. Se fai lo squat nell'arco di movimento si sviluppano in modo integrato tutti questi muscoli, se fai la leg, "isoli" un muscolo dalla catena e poi come fai a sapere come riequilibrare gli altri muscoli che partecipano al movimento?
Se allenamento in palestra deve essere (la cui utilità, pur con discussioni sulla sua entità, pare esserci), che sia il più possibile specifico (funzionale al ciclismo, visto che è di questo che si sta parlando).
Ovvero:
- concentrico (unica tipologia di contrazione che produce potenza ciclistica, causando il minor affaticamento / danneggiamento muscolare possibile, senza indurre ipertrofia non funzionale alla produzione di potenza);
- multiarticolare e fra i medesimi angoli di lavoro della pedalata (per "ricopiare" il più fedelmente possibile il gesto);
- esplosivo (perchè la componente neuromuscolare della contrazione è il primo fattore che contribuisce alla produzione di forza);
- a ripetizioni, con carichi adeguati (perchè lo stimolo deve comunque essere tarato sulle proprie necessità e deve essere progressivo).
Giusto, ma per tonificare i gruppi muscolari poco coinvolti e per migliorare la postura sono sufficienti esercizi a corpo libero.E' proprio questo il fatto, in palestra bisogna andarci per prima cosa per tonificare tutti quei gruppi muscolari che dopo un anno di bici si sono indeboliti e per migliorare la postura e quindi facendo anche esercizi non coinvolti nel gesto della pedalata. In seguito se si ritiene utile, cominciare con il potenziamento specifico.