Attacchi di panico in discesa

gattonero

Princeps Mechanicorum
2 Agosto 2004
8.997
174
49
London, Nxxxx
velospace.org
Bici
Cinelli Supercorsa,MysticRats,HotRats,SoftMachine,Proxima ¦Scapin Blato¦Condor W.S.¦Brompton¦Peugeot
Trattasi di fobia.
L'unico consiglio valido è quello di rivolgersi ad un buon psicoterapeuta.
La paura è quel bellissimo sentimento che ci preserva dal fare azioni che potrebbero facilmente compromettere la nostra incolumità (paura girare in macchina ai 100 all'ora in centro abitato, paura di buttarsi in un torrente in piena, paura di saltare dal balcone per far prima al lavoro etc etc etc), la fobia invece compromette la nostra qualità di vita (fobia di volare, fobia del vuoto, fobia dei ragni etc)....

si, mi sembra un discorso sensato!
 

Claudio1982

Gregario
10 Aprile 2010
610
46
Cuneo
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CBT Astral Plus
Son sempre andato piano in discesa ma sto migliorando.
Esperienza e tante discese sicuramente aiutano!

Poi:
- Avevo paura che i copertoncini non reggessero, che potessero uscire dal cerchio. Da quando ho incominciato a montarli da me e vedo la fatica necessaria per tallonarli e quella paura è finita. Oltre al fatto che compro copertoncini sempre al top di gamma e ne controllo con attenzione l'usura.
- Avevo problemi in freneata. La bici sbandava un po'. Erano le ruote troppo "leggere" per il mio peso. Ho comprato le fulcrum che son belle robuste ed ora tutto ok.
- Avevo paura di non riuscire a fermarmi in caso di pericolo o di scivolare in curva. Ho fatto più volte le stesse discese provando frenate al limite e cercando di far sempre più veloci le curve. Son migliorato notevolmente.

Ovviamente se la strada non la conosco o se è piena di tampe, o è ripida.... vado piano. Ma qui non è una fobia! E' intelligenza.
 

Hetzer

Novellino
16 Luglio 2012
79
0
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Bici
no
Ma quando dite che con la bici da corsa in discesa andate piano cosa intendete? Notoriamente i copertoncini della bdc essendo strettissimi hanno un attrito minimo ed in discesa la bici tende ad accellerare ed inoltre a basse velocità è un pò difficile mantenersi in equilibrio, sempre a causa dei coperoncini stretti. Credo che per piano intendiate velocità non inferiori a 30 km/h.
 

Wolves85

Novellino
15 Luglio 2012
62
12
38
Arcore
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CUBE Attain GTC
Ma quando dite che con la bici da corsa in discesa andate piano cosa intendete? Notoriamente i copertoncini della bdc essendo strettissimi hanno un attrito minimo ed in discesa la bici tende ad accellerare ed inoltre a basse velocità è un pò difficile mantenersi in equilibrio, sempre a causa dei coperoncini stretti. Credo che per piano intendiate velocità non inferiori a 30 km/h.

alcune la prima volta le ho fatte anche a 14-18 km/h :cry:
 

rod70

Pignone
16 Febbraio 2011
110
1
Montenero di Bisaccia
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Focus Cayo Evo
Apparentemente in discesa occorre essere incoscienti, o almeno così pensa chi rimane più indietro, in realtà, come è stato detto, è questione di tecnica e conoscenza di alcuni principi base (la corda della curva in primis).
Concordo sul discorso delle mani sulla parte bassa del manubrio. Prima le tenevo in alto, perché ero più grasso e non riuscivo a stare sotto, migliorata la silhouette... riesco a stare sempre sotto, con un controllo prima impensabile.
Altro aspetto importante, nelle discese lunghe, non andare soli, sempre che si trovino compagni che mantengono più o meno la stessa andatura. Qualche settimana fa abbiamo affrontato in tre una discesa di 10 km, stando davanti a turno. Praticamente quando uno si stancava di fare andatura e traiettorie per tutti, arrivava il compagno a dargli il cambio, perché in discesa la concentrazione deve essere massima e per questo stanca.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
14.393
4.379
Genova
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Colnago 50 Anniversary
Son sempre andato piano in discesa ma sto migliorando.
Esperienza e tante discese sicuramente aiutano!

Poi:
- Avevo paura che i copertoncini non reggessero, che potessero uscire dal cerchio. Da quando ho incominciato a montarli da me e vedo la fatica necessaria per tallonarli e quella paura è finita. Oltre al fatto che compro copertoncini sempre al top di gamma e ne controllo con attenzione l'usura.
- Avevo problemi in freneata. La bici sbandava un po'. Erano le ruote troppo "leggere" per il mio peso. Ho comprato le fulcrum che son belle robuste ed ora tutto ok.
- Avevo paura di non riuscire a fermarmi in caso di pericolo o di scivolare in curva. Ho fatto più volte le stesse discese provando frenate al limite e cercando di far sempre più veloci le curve. Son migliorato notevolmente.

Ovviamente se la strada non la conosco o se è piena di tampe, o è ripida.... vado piano. Ma qui non è una fobia! E' intelligenza.

Un conto è la paura e un conto è la fobia. La tua era paura dalla mancanza di conoscenza del mezzo e dalla tua imperizia dovuta all'apprendistato.
Piano, piano, con la conoscenza dei propri mezzi sei migliorato. Esattamente come tutti.
 

luxi

Pignone
1 Ottobre 2009
119
23
Milano
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Trek Madone 4.9
x luxi
per assurdo dovrebbero inventarti uno sport su misura esattamente al contrario del downhill,solo ascese.

-ci sono le cronoscalate

Trattasi di fobia.
L'unico consiglio valido è quello di rivolgersi ad un buon psicoterapeuta.
La paura è quel bellissimo sentimento che ci preserva dal fare azioni che potrebbero facilmente compromettere la nostra incolumità (paura girare in macchina ai 100 all'ora in centro abitato, paura di buttarsi in un torrente in piena, paura di saltare dal balcone per far prima al lavoro etc etc etc), la fobia invece compromette la nostra qualità di vita (fobia di volare, fobia del vuoto, fobia dei ragni etc)
Il resto è tutta fuffa.

-come non condividere le tue osservazioni

Hai tutta la solidarietà da parte mia, ti capisco, anche io ho passato momenti del genere ed è molto deprimente.:cry
P.S. Pensa che io facendo le discese a piedi ho consumato i tacchetti delle scarpe da ciclista per pedali a sgancio rapido che tra l' altro non sono il massimo della comodità per camminare su asfalto, sopratutto in discesa, penso che mi porterò dietro uno zainetto con dentro un paio di sneakers.:mrgreen:

-le ultime volte le scarpe le toglievo

Senza stare a sviscerare la mia autobiografia, credo anch'io che ci sia qualcosa nel processo educativo che non è andato per il meglio.
Nulla di grave comunque.
Aggiungo ancora una nota: non ho le classiche vertigini, quelle che causano giramenti di testa e nausea, ma ad elevate altezze, specie quando non c'è un più che alto parapetto, ho serie difficoltà a guardare in basso, tant'e' che anche in salita in alcuni casi tendo a stare in mezzo alla strada (e lì il pericolo è di altro genere).
Ma esistono psicologi sportivi a portata di mano? (e di tasca?), o sono consultati solo dai prof?
 

Hetzer

Novellino
16 Luglio 2012
79
0
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no
Anche a me, come a luxi, succede di non riuscire a guardare in basso dove non ci sono i guard rail. Comunque, cronoscalate a parte sono un buon sprinter, potrei perfezionarmi anche in questo.
 

solometallo

Apprendista Passista
20 Aprile 2012
865
35
toscana
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Viner Aeternum by Bertoletti
Apparentemente in discesa occorre essere incoscienti, o almeno così pensa chi rimane più indietro, in realtà, come è stato detto, è questione di tecnica e conoscenza di alcuni principi base (la corda della curva in primis).
Concordo sul discorso delle mani sulla parte bassa del manubrio. Prima le tenevo in alto, perché ero più grasso e non riuscivo a stare sotto, migliorata la silhouette... riesco a stare sempre sotto, con un controllo prima impensabile.
Altro aspetto importante, nelle discese lunghe, non andare soli, sempre che si trovino compagni che mantengono più o meno la stessa andatura. Qualche settimana fa abbiamo affrontato in tre una discesa di 10 km, stando davanti a turno. Praticamente quando uno si stancava di fare andatura e traiettorie per tutti, arrivava il compagno a dargli il cambio, perché in discesa la concentrazione deve essere massima e per questo stanca.
Andare avanti a turno dipende da come gli altri guidano in discesa, io generalmente davanti preferisco non averci nessuno altrimenti mi distrae dalle taiettorie e non mi fido più di tanto a seguire qualcun'altro giù per le discese...oddio se lo conosco bene e lo ritengo un buon manico mi posso anche fidare, ma resyo sempre dell'avviso che se non hai davanti nessuno ti accorgi meglio di dettagli non trascurabili (gasolio in terra, brecciolino o terra sulla strada, vetri ecc,ecc,).
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C'è chi si diverte in salita, ma per me meglio la discesa!!!! (Valparola 81.5 kmh)
 

Hetzer

Novellino
16 Luglio 2012
79
0
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Bici
no
Miracolo!!!:azzOggi pomeriggio sono riuscito ad affrontare una discesa di circa 600 metri e circa 35 metri di dislivello utilizzando la parte bassa del manubrio, ho provato circa venti volte approfittando anche del fatto che la strada è poco battuta dal traffico (in settimana invece è percorsa dal traffico pesante). Unica nota dolente è che nella parte più ripida della discesa ho cominciato con la presa alta e poi cercando di passare a quella bassa ho rischiato di cadere...cercherò di stare più attento. Continuando ad allenarmi spero di riuscire ad affrontare senza paura anche le discese che ora mi sembrano insormontabili.:afraid:
Ringrazio tutti per gli incoraggiamenti e per avermi spronato, spero che continuerete con altri consigli che mi consentano di migliorarmi e ( sopratutto ) di vincere la paura.:-)
 

perla

Pignone
23 Luglio 2012
287
19
Montecatini-Terme
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ibrida , bdc 24/36
io vado piano..generalmente sotto i 30 km/h. (pendenze mediamente del 10%).premetto che non ho bici da corsa ma un wilier triestina asolo. vado leggermente sopra i 30 solo se la strada non è quasi per nulla trafficata e se la pendenza è massimo del 5-6%..se fossi certa che non passa nemmeno un'auto sarei anche leggermente più spedita forse sottolineo forse, perché se non conosco la strada per esempio se è la prima volta che la faccio che ne so che dopo quel tornante non c'è una buca o un dislivello o simili, o un insomma......per me andare ai 40/50 sarebbe una follia! ma non è che sono fobica, non ho vertigini o simili, ho semplicemente paura di schiantarmi!!
 

rod70

Pignone
16 Febbraio 2011
110
1
Montenero di Bisaccia
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Focus Cayo Evo
Miracolo!!!:azzOggi pomeriggio sono riuscito ad affrontare una discesa di circa 600 metri e circa 35 metri di dislivello utilizzando la parte bassa del manubrio, ho provato circa venti volte approfittando anche del fatto che la strada è poco battuta dal traffico (in settimana invece è percorsa dal traffico pesante). Unica nota dolente è che nella parte più ripida della discesa ho cominciato con la presa alta e poi cercando di passare a quella bassa ho rischiato di cadere...cercherò di stare più attento. Continuando ad allenarmi spero di riuscire ad affrontare senza paura anche le discese che ora mi sembrano insormontabili.:afraid:

Secondo me più che pensare alla presa bassa o alta, per il momento, dovresti puntare a superare il panico ed acquisire confidenza con il mezzo. Fa niente tenere le mani sulle leve*, se questo dà sicurezza e permette non tanto di scendere forte (in fondo è un dettaglio per noiantri amatori), ma di non cadere o finire in una cunetta.

* l'anno scorso, con chili in più ed esperienza in meno, scesi dalla cima del Blockhaus sempre con le mani sulle leve, staccando tutti i compagni di cordata che, salendo, mi avevano rifilato alcuni minuti. Oggi scendo sempre con le mani basse, ma sono più magro e nel frattempo mi sono allenato per farlo.
 

Hetzer

Novellino
16 Luglio 2012
79
0
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Bici
no
Continuo a migliorare in discesa, sono riuscito a "conquistare" discese di 800 metri con più di 100 metri di dislivello. Da qui a dire che sono guarito ce ne passa, infatti non me la sentirei ancora di affrontare alcune discese e a volte ho ancora qualche tentennamento ma è gia un buon risultato considerando che poco più di un mese fa non riuscivo neanche a percorrere due metri in discesa. Grazie ancora a tutti per gli incoraggiamenti e i consigli.;-)
 

krodo

Novellino
18 Agosto 2009
86
2
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Non ho mai avuto paura delle discese, le ho sempre affrontate con cautelama senza aggrapparmi ai freni, diciamo che sin dalla prima volte che ne ho fatta una sono sceso "allegrotto".
Il problema è che non ho un minimo di tecnica, e son sempre andato a naso. Infatti martedì ho fatto il botto.
E' per quello che son finito in questo topic. Giusto per farvi capire, non sapevo nemmeno fosse meglio utilizzare la presa bassa...
Ad ogni modo ricapitolando le regolette base della discesa in bici quali sarebbero?

- presa bassa
- dita sui freni
- frenare a mezzo dritto
- peso leggermente caricato sul retrotreno


.....poi??
 

Pina78

Apprendista Passista
2 Luglio 2013
925
73
Cafasse (TO)
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Bici
Pinarello FP2 / Scott Foil
- presa bassa
- dita sui freni
- frenare a mezzo dritto
- peso leggermente caricato sul retrotreno

Sono ovvie, però. ..
- in curva ginocchio interno alto, gamba esterna distesa
- frenare di più con l'anteriore
- stare nella propria carreggiata
- stare il più rilassati possibile con collo e spalle
 

Fabrizio_1

Apprendista Passista
8 Novembre 2014
892
32
Torino
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Bici
una specye di bici asfaltata
- guardare più avanti possibile.
- se la curva è stretta o tende a stringere inclinare la bici più del busto,
- se la curva è veloce e a raggio costante inclinare la bici quanto il busto,
- se l'asfalto è scivoloso per qualche motivo inclinare il busto mantenendo la bici più eretta possibile
 
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Reactions: Fred il Merlo

rod70

Pignone
16 Febbraio 2011
110
1
Montenero di Bisaccia
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Bici
Focus Cayo Evo
- presa bassa
- dita sui freni
- frenare a mezzo dritto
- peso leggermente caricato sul retrotreno

Sono ovvie, però. ..
- in curva ginocchio interno alto, gamba esterna distesa
- frenare di più con l'anteriore
- stare nella propria carreggiata
- stare il più rilassati possibile con collo e spalle

Aggiungerei:
- guardare la fine della curva (istintivamente si traccia la traiettoria migliore)
- allargare in fase di staccata e poi stringere la curva sul punto di corda (diverso in un curvone da 60 all'ora o in un tornante)
- avere una sorta di simbiosi totale con il mezzo (molta, ma molta fiducia) e quindi: copertoncini con un certo grip, tacchette dei freni non indurite, geometria del telaio che permetta di "sbattere" in curva la bici ecc.

C'è infine un'ultima caratteristica, che non so fino a che punto sia "allenabile": IL SANGUE FREDDO durante la discesa.
 

RoBart

Maglia Amarillo
1 Ottobre 2007
8.993
711
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Bici
Tutte
aggiungerei :

-si frena prima della curva e prima di inclinare il mezzo, la curva, superato il punto di corda, si fa senza frenare.

-bilanciare il peso sulle due ruote portando il busto in basso e leggermente in avanti (un'anteriore scarica perde grip), chiaramente in velocità è d'obbligo la presa bassa.

-se poi si vuole aumentare la velocità di discesa si comincia a pedalare appena usciti dal punto di corda.
 

Cicli Cornale

Scalatore
7 Gennaio 2009
7.633
153
Valdagno (VI)
www.ciclicornale.it
Un altro piccolo suggerimento: quando si ha paura si è tutti in tensione e le gambe si irrigidiscono (a me è capitato con discese al buio - con il faro ovviamente - oppure al freddo).
In questo caso muovere le gambe aiuta, qualche mezza pedalata indietro aiuta a rilassarsi un po'.