automobilisti Vs ciclisti (ancora - parte 2)

Paolore

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Io abito a Reggio Emilia dove le ciclabili, così come la cultura della uso quotidiano della bici è a livelli alti. Intorno alla città ce ne sono varie ma sinceramente le uso molto poco con la bici da strada. I motivi sono semplici. Intanto il fondo non è asfalto normale ma "sassolini" compattati; il sabato e la domenica sono affollate di runners e camminatori, praticamente impossibile passarci dai 20 km/h in su. In generale inoltre quasi tutte sono adiacenti ai passi carrai delle abitazioni e diventa rischioso passarci a velocità anche basse. Diciamo che sono più delle piste pedonali o ciclabili ma solo per le passeggiate con bimbi.
 

sembola

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@sembola, ci vorrebbero anche più controllo e repressione contro certi atteggiamenti pericolosi degli automobilisti, perché puoi sensibilizzare finché vuoi, ma in Italia ad un certo punto serve anche colpire in maniera decisa la categoria che spesso commette una infrazione con leggerezza (e qui ci stanno dentro anche i ciclisti che passano con il rosso, in gruppo sparso, affiancati in zone con traffico, etc.)
Ovviamente, la maleducazione e la noncuranza sono trasversali. Del resto se uno è un bischero in auto, difficile che sia corretto a piedi od in bici.
 

rapportoagile

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Non ti ci mettere anche tu, Claus. Quelle, da voi, sono vere e proprie autostrade che noi italiani ci sogniamo. Una cosa simile l'anno fatta a Genova, in Corso Italia, 2,5 chilometri. Non che vada in città a pedalare, ma se potessero fucilarci, gli automobilisti lo farebbero perché il comune si è permesso tanto.
Ricordo ancora i 60 all'ora in discesa dalla ciclabile del Passo Resia. Mai sentito così sicuro.
Una ciclabile, per quanto adatta, non sarà mai larga a sufficienza per allenarsi.


ALT! Io ho risposto a quanto scritto da @Mini4wdking......che dice che lui su una ciclabile anche adatta (come quelle postate da me) non ci andrebbe a prescindere, o ho capito male io?
Lo dico perchè anche qui da noi, c'è gente che pedala sulla statale a gruppetti, in mezzo a camion e autobus, in tratti in cui a fianco corre una ciclabile come quelle della foto.
Per molti pedalare in ciclabile fa "poco figo" (non voglio dire che sia il caso di Mini4wdking, ma ne conosco diversi che snobbano la ciclabile, che considerano da cicloturisti)
 

rapportoagile

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Scapin Dyapason
Ah no, il mio concetto di ciclabile era ben diverso a quelle strade che hai mostrato tu. Belle.
Non sapevo manco esistessero.
Non ne ho mai viste

Beh, qui da noi ci sono, e anche la Provincia di Trento è messa piuttosto bene. La ciclabile "sarebbe" così (come in Germania e Austria ad esempio). Chiaro che ci vuole la volontà politica di realizzarle, ma anche la morfologia del territorio.
 
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Enea96

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Lo scrivo per chiarezza:

le ciclabili sono quelle con i cartelli:
solo bicicletta
pedone / bicicletta.

Il pedone sopra a bicicletta è ciclopedonale, non è obbligatorio usarla, e qua dove vivo io (provincia di verona) sono il 99% delle "ciclabili".

Poi sta al buon senso di noi ciclisti evitare un certo tipo di strade:

es. da volargne (verona) parte la ciclabile che va verso trento/bolzano, è fatta molto bene, asfalto messo bene, si pedala in riva all'adige con pochissimi rallentamenti/incroci, c'è anche qualche bel strappetto per scaldare la gamba in vista delle salite della zona (peri-fosse, avio, sdruzzinà) e si arriva fino a peri (poi bisogna collegarsi con l'altra ciclabile che sale da sinistra adige e costeggia l'autostrada), sono 16km.
Ebbene nonostante ciò ogni volta che faccio la statale della val d'adige trovo sempre ciclisti, una statale stretta, con tante curve, in cui per passare una bici bisogna attraversare la linea di mezzo e usare l'altra corsia.

E ovviamente sulla ciclabile trovo poche bici.

Poi ci chiediamo perchè così tanti automobilisti ci odiano, non c'è mezza ciclabile decente, e per una volta che ne costruiscono una come si deve, usiamo la strada. :mitra:
 

paolone8

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Se uno in bici da corsa va a 35km/h e investe uno, e c'era il presunto limite a 20km/h il ciclista dice "non so a che velocità stavo andando, non sono tenuto ad avere il contakm", non puoi multarlo...
Dai, comunque non siamo obbligati... piste 100% cicliabili praticamente non ne esistono, sono sempre ciclopedonali, quindi non obbligatorie e sticazzi... io non le userei comunque, considerando il fatto che nessuno ti multerà mai, visto che: il vigile dovrebbe rincorrerti in strada in città (mai visti vigili che ti inseguono e ti multano)...

Io non ho nulla (nei fatti) di che lamentarmi sulla situazione attuale delle piste. Vado in strada e stop.
Però bisogna anche essere obiettivi, su 1000 bdc, forse ne trovi una senza conta km.
 

Mini4wdking

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Sono tutte senza contakm. Non sono strumenti omologati. Non esiste l'omologazione per un contakm da "velocipede" perché non è richiesto da codice.
Quello dell'auto è omologato.
Quando si parla di regolamenti e di leggi, non dovete ragionare di buon senso. I tribunali non funzionano con il buon senso, ma con le cause effetto rigide... per legge non c'è l'obbligo di contakm (e quindi non esiste lo strumento omologato idoneo da avere sulle bici che consente al ciclista di sapere la sua velocità), ne risulta per la legge che il ciclista non può sapere la sua velocità. Punto. Non è tenuto a saperla per legge. Quindi un limite a km/h fissi è impossibile.
Diverso il caso del limite "qualitativo" inteso come velocità pericolosa, che però è sempre impugnabile.
 
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ofdrive

Pignone
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Quello che mi è successo oggi ha veramente dell'incredibile e non lo auguro a nessuno.
Siamo in tre ciclisti su una strada provinciale, traffico zero, io e un altro pedaliamo in coppia (vero che non si deve fare, però vista la situazione). Arriva da dietro un macchinone tipo Pajero e urla (urla) "Co....ne" e di rimando controbatto "Tu sei l'altro!"
Frenatona con tanto di strisciata di gomma sull'asfalto, altri insulti...sorpassiamo senza rispondere al personaggio e continuiamo a pedalare. Ci risorpassa e fatto un centinaio di metri si ferma a bordo strada e a questo punto il tizio scende dall'auto con una mazza da baseball in mano e si pianta in mezzo alla strada. Cerco di evitarlo ma il tizio mi si para davanti e comincia con le solite frasi "Che c...zo hai detto ,che c...zo vuoi ecc." Qualcuno gli dice se gli sembra normale avere quel arnese in mano...urla che lui ha già fatto la galera, che non ha paura di nessuno.
Nel frattempo sono arrivati altri ciclisti (zero auto, tanto per chiarire il concetto del traffico) e l'esagitato comincia a calmarsi.
Un paio di minuti per chiarire il tutto e poi ognuno per la propria strada.
Credo che quando saliamo in bici, inconsciamente ognuno mette in preventivo una caduta o altro...ma queste cose?
Pazzesco!
 

paolone8

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Sono tutte senza contakm. Non sono strumenti omologati. Non esiste l'omologazione per un contakm da "velocipede" perché non è richiesto da codice.
Quello dell'auto è omologato.
Quando si parla di regolamenti e di leggi, non dovete ragionare di buon senso. I tribunali non funzionano con il buon senso, ma con le cause effetto rigide... per legge non c'è l'obbligo di contakm (e quindi non esiste lo strumento omologato idoneo da avere sulle bici che consente al ciclista di sapere la sua velocità), ne risulta per la legge che il ciclista non può sapere la sua velocità. Punto. Non è tenuto a saperla per legge. Quindi un limite a km/h fissi è impossibile.
Diverso il caso del limite "qualitativo" inteso come velocità pericolosa, che però è sempre impugnabile.
Certo, è impugnabile, ma in caso di incidente dovrai comunque dimostrare di aver fatto l'umanamente possibile per evitarlo.
Comunque il mio intervento non voleva andare sul burocratico, ma semplicemente sul fatto che il dire non so a quanto vado la trovo una scusa da furbetti.
 

patbici

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per legge non c'è l'obbligo di contakm (e quindi non esiste lo strumento omologato idoneo da avere sulle bici che consente al ciclista di sapere la sua velocità), ne risulta per la legge che il ciclista non può sapere la sua velocità. Punto. Non è tenuto a saperla per legge. Quindi un limite a km/h fissi è impossibile.

Mi è capitato l'occhio, ho letto ma in parte è inveritiero.
Una cosa è che non ci sia obbligo di montare un contakm (vero).
Un'altra cosa è che uno possa quindi non sapere che velocità fa (vero).
Un'altra cosa ancora è che uno non sia tenuto a saperla per legge o a non rispettare i limiti (falso).

A quanto mi risulta, le bici, in città, sono tenute al rispetto (quantomeno) dei limiti imposti agli altri veicoli.
per intenderci, se il limite è dei 50km/h con una macchina (o magari dei 30km/h, in certe zone), una bici è soggetta allo stesso limite. Anche se il ciclista non ha il contakm.
Per intenderci, se a bologna scendo agli 80 giù dalla discesa di san luca (quella, per intenderci, dove c'è la famosa curva delle orfanelle), se arrivo in fondo vivo e mi beccano mi fanno (giustamente) un cubo così.

NB: i tribunali non funzionano con le "cause ed effetto rigide". Il principio cardine, la "causalità adeguata" si distingue dalla "causalità naturale" proprio per il rilievo dell'elemento valutativo. In sostanza, non basta che sussista un rapporto di causa effetto tra due eventi, ma è necessario che l'effetto sia conseguenza probabile della causa.
 
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