Fermo restando che ognuno è responsabile per il proprio futuro, anche partendo da condizioni svantaggiate (senza di che, ogni individuo sarebbe dannato obbligatoriamente a restare nella condizione di partenza), c'è da dire che io sono in debito con mio padre e il mio primo maestro delle elementari per la mia curiosità permanente. Quando si è ancora delle spugne malleabili, spetta agli adulti rendere la curiosità verso le cose giuste un piacere, un divertimento e non un obbligo. Purtroppo vedo in giro genitori e maestri che sono nel migliore dei casi allo stadio adolescenziale, spesso infantile, con interessi da quattro soldi, quando pure. Distratti, egocentrici e preoccupati solo di sostenere nei giovani da educare un principio di 'libertà assoluta' che, di fatto, significa 'fai quello che cazzo ti pare purché non mi rompi i coglioni'. E se loro sono i primi a cibarsi solo di calcio e talk show, a buttare per terra la carta delle patatine, a sbuffare di fronte a ogni forma di autorità, cosa volete che ne venga fuori? Poveri ragazzini di oggi (generalizzando, perché fortunatamente conosco fior di genitori, di maestri e di figli...), che vita misera gli stanno costruendo...