Dipende dalle possibilità che uno ha e dall'ego che uno vuole appagare.Per il 90% (sto stretto) degli amatori la questione tecnica ha pochissima rilevanza sul criterio di scelta di una bici, si va sull'estetica e su quanto uno può spendere. Poi poco importa se ai fini prestativi uno era sega prima e lo è ancora dopo aver speso 1000/4000/10000 € però è contento così.
Non credo ci siano altri motivi, ma credo che questo discorso possa essere tranquillamente adatto a qualsiasi tipo di acquisto.
Esatto. E la valutazione sul costar poco o troppo una cosa che va misurata non sulle proprie disponibilità ma su quelle di chi la compra, che si dispiegano su uno spettro molto vasto. L'errore che commettono i più è sempre quello di pensare che il proprio punto di ragionevolezza economica sia quello medio e giusto, ma non è così. Per alcuni l'idea che una bici possa costare 1.000 euro sembra uno sproposito, per altri 10.000 non sono una cifra tale da impedire di togliersi il piacere del bell'oggetto, e l'ego può essere ben lungi da essere un motivo.
Come dici tu, questo vale per ogni oggetto e, come per ogni oggetto, il piacere di possederne uno molto bello non implica necessariamente l'aspetto puramente funzionale o il valore di rivendita. Se così non fosse non esisterebbero gli orologi da 200.000 euro (esempio perfetto in quanto nessuno li acquista perché siano più precisi...) o i van Gogh da 70 milioni di euro.
Pensare diversamente, diciamo senza che si offenda nessuno, è un po' sovietico e il risultato è tristissimo e anche economicamente disastroso, tenendo conto che la ricchezza globale (e quindi occupazione, welfare, etc) non si genera producendo solo beni strettamente necessari ma per ogni tipo di livello e di qualità. Se così non fosse si vestirebbe tutti con praticissime tute da guardia rossa e si andrebbe in vacanza in visita alla tomba di Mao tse Tung a Tienammen...
Aggiungo che la bici rimane tutto sommato molto democratica. Io posseggo un'auto d'epoca che a un valore che supera i 100K mi colloca, in quel settore, in una fascia proletaria, una barca idem etc., ma non mi scandalizzo se qualcuno apprezza la straordinaria bellezza di una 250 SWB da 20 milioni di euro. Al più posso legittimamente chiedere se quella enorme somma di denaro sia stato legittimamente guadagnato e sia stata pagata alla società la quota che gli spetta.
Anche qui l'ego può non essere un motivo rilevante, io la mia auto la tengo in garage e non mi interessa esibirla, ma oltre al piacere di guidarla, c'è, e non secondario, quello di apprezzarne l'eccellenza tecnologica.
Ovvio che i 10-12.000 euro per una bicicletta, molti relativamente parlando, ma pochi in senso assoluto facciano porre meno domande sul reddito di chi è in grado di spenderli...
P.S. posso magari aggiungere che possedere una bici al top costituisca un ulteriore stimolo ad allenarsi per non essere sproporzionatamente ridicolo rispetto al mezzo. Per me funziona così.