ho provato entrambi gli approcci. facendo 5 mesi sempre sottosoglia di molto in inverno e facendo (una stagione) da gennaio giornate con salite brevi in anaerbico (10/15 min all out). la stagione in cui sono andato meglio è stata quella con gli sforzi già da gennnaio. stagione migliore nel mio caso vuol dire migliori cp.
comunque andate meglio marginale. tipo passare da 280 (preparazione senza all out) a 290 watt (preparazione con all out da gennaio) negli all out quando dovete andare forte d'estate.
per all out intendo anaerobico, ripetute e/o prove cp di 20 minuti etc
è sempre un miglioramento marginale. imho.
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concordo.
per migliorare bisogna farsi il mazzo e recuperare .
certo che se si fa una pausa invernale , poi la ripresa sarà graduale.
se si ha la pazienza di fare i giusti recuperi , non vedo perché bisogni uscire 6 mesi all'anno a passeggio.. che palle poi
d'altra parte il titolo del post é eloquente: incremento e non mantenimento o periodizzazione dei watt
Mi piace la piega che sa prendendo la discussione....quello che gli autodidatti sbagliano o non riescono bene ad inquadrare è l'intensità nel brevissimo breve e lungo periodo e i relativi tempi di recupero....li i preparatori seri sanno dove operare e quando se ne vedranno i frutti...io li ho provate tutte devo dire che i migliori risultati li ho avuti quando in inverno mi dosavo, ma non contento di cio gli anni successivi o cominciato a spingere x tutto l'anno e nonostante non ci sia stato nessun allarme , alla resa dei conti ho capito che ho fallito gli appuntamenti perche appunto mi ero esaurito.....
Allenandosi andando Piano....si allenerà solamente l'andar piano...dieva il saggio
il copro umano è una fantatica macchina che si abitua ai stimoli avuti, dunque va solleciatata sempre con stimoli nuovi, ma poi appunto si cade in un "troppo" che non rende nulla.
Leggevo che se si lavora troppo male, non si stimolano giusti sovraccarichi (che appunto stimolano la crescita), ma si va a rovinare quello costruito fino ad allora.
Altra lettura molto importante e stato uno studio di un famoso preparatore triatleta, che dati alla mano dimostrava come i PRO di diverse discipline (sci di fondo ciclismo thriatlon, marcia), dedicassero nella stagione per il 60 70 % ad uscite che non superavano il medio se non il lungo..
Prima valutazione, L'importanza del preparatore, come detto, è che lui sa leggere i dati analitici dei lavori svolti sa indicarci quanto lavorare sia in termini di effort sia in termini di tempo e recupero.
Dunque si la giusta formula è tanto lavoro sul lungo e sul medio e lavori specifici sulle altre zone , tutto con il giusto recupero e alimentazione.