La Taverna Dei "bianchisti"!! (parte 2)

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mauro 77

Pedivella
2 Gennaio 2009
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suno (no)
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Bianchi 928 sl Bianchi Oltre Black Bianchi mutt 6600
azz...sei passato nella mia zona...se lo sapevo ti facevo compagnia ...non è lunga ma è già un bella salita test...
 

simon76

Apprendista Velocista
24 Luglio 2009
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BIANCHI: Infinito,C.del Mondo Mod.00.5.89,Aura,ML3,Doss 4600



ECCO...!!!!

Ti sei fatto del male da solo...!!!

E non dirmi che speravi di rimanerne deluso..........
 

Tizlook

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Sobber

Pedivella
13 Gennaio 2009
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pochissime

Ciao, la Bianchi FG Lite (F e G sono le iniziali del pluricampione Felice Gimondi) e la 1885 (che rievoca l'anno di fondazione delle officine Edoardo Bianchi) sono 2 diverse strutture realizzate interamente in lega di alluminio arrivate contemporaneamente sul mercato nel 2005 in occasione del 120esimo anniversario della Bianchi.

La FG Lite è stata la massima espressione dei telai in alluminio secondo Bianchi. Un mezzo senza compromessi votato alle competizioni che, proprio per questo ultilizzo specialistico, era stata inserita nella gamma Hors Category, il massimo della produzione Bianchi dedicata alle competizioni. Fu subito ribattezzata "la bici del Killer" poichè nello stesso 2005 Danilo Di Luca la portò in trionfo lungo le strade del Pro Tour UCI, e fu utilizzata con grande successo dal Team Liquigas durante le stagioni agonistiche 2005-2006.
Il telaio era l'erede diretto del modello EV4 Hyperalloy, costruito con tubazioni leggerissime in lega di alluminio a triplo spessore SWQ7K sviluppata in collaborazione con Dedacciai (la lega è la stessa del D7.9 con composizione di zinco, magnesio e alcune terre rare particolari quali scandio e zirconio ma i tubi molto sottili non sopportano l'idroformatura e hanno una trafilatura tradizionale dal disegno esclusivo Reparto Corse). Iniezioni di schiuma strutturale nei punti critici aumentano le doti di rigidità e resistenza a fatica. Nel 2006 viene completamente rinnovato, nuovo tubo piantone (con reggisella oversize) un nuovo orizzontale e un nuovo obliquo, arriva anche la versione con foderi posteriori in carbonio monostay. Dal 2007 è stato ulteriormente affinato con un nuovo tubo sterzo, il peso in taglia media scende a 1090gr ,poco più di 900gr per l'esemplare senza vernice replica Di Luca in taglia 52 . Ogni anno si è lavorato anche sulla forcella, dalla prima SL si è passati alla FF16 a foderi dritti per un peso di 300 grammi. Nel 2008 perde il monostay in carbonio e solo in versione full alu "HYPERALLOY DMB DEDACCIAI" è stato prodotto per tutto il 2009, costava di listino 1650,00 euro quando è uscito di scena non senza rimpianti.

La Unoottoottocinque ha un telaio in alluminio idroformato triplo spessore serie 7000 alligato con zinco e magnesio, anch'esso sottoposto a processo structural foam injection, HAT etc.. Le zone del telaio più sollecitate e più delicate per via delle saldature sono le estremità dei tubi, perciò in questi punti lo spessore dei tubi stessi deve essere maggiore. I telai più economici hanno i tubi a spessore costante (PG, plain gage) e pesano parecchio, invece nei telai più costosi e leggeri i tubi hanno uno spessore più sottile nella parte centrale. Questi ultimi possono essere a doppio spessore (DB, double butted) cioè con estremità dello stesso spessore e parte centrale più sottile oppure a triplo spessore (TB, triple butted) cioè con estremità di spessore diverso e parte centrale sempre più sottile delle due estremità.
La tecnologia Hydroforming si applica a tubi con uno spessore ben definito che poi viene lavorato e plasmato da liquido ad alta pressione per realizzare nervature di forza e anche forme e sezioni particolari, se il tubo di partenza fosse troppo sottile si rischierebbe di sfondarlo in alcuni punti. Da quì consegue che, essendoci maggiore quantità di materiale la robustezza ne trae giovamento, scongiurando per es. qualsiasi problema che dovesse trarre origine dal peso del ciclista.
Il modello 2010 TB Hydro Alu-carbon X0B10I registra un peso del solo telaio di 1344gr. (in misura 55), mentre il modello 2009 full Hydro Alu il peso è pari a 1296gr. (sempre in misura 55). La prima versione full Alu del 2005 pesava 1377gr. segno che il progetto ha beneficiato di una costante evoluzione anche se non si direbbe. Nel 2006 guadagna nuovi tubi, il tubo piantone diventa oversize e arriva una versione con il carro posteriore monostay provvisto di foderi verticali in carbonio. Nel 2007 anche se non si vede, il trattamento di fosfo-cromatazione di tutti i prodotti Bianchi alu è stato uleriormente migliorato.
Il monostay viene rinnovato dal 2008 e nel 2009 arriva la forcella anteriore a foderi dritti Bianchi Carbon Alu FN11 B4P 1-1/8" (sempre con cannotto in alluminio) a sostituire la FLN Carbon/Al dai foderi curvi.

L'FG Lite è un mezzo che essendo progettato per le competizioni mal si adatta, per rigidità e risposta alle sollecitazioni dell'asfalto, ad un uso amatoriale-granfondistico, rispetto ad altre realizzazioni più votate ad un uso amatoriale. L'intento di Bianchi era però quello di creare un mezzo destinato a quegli agonisti che prediligono, dalla propria bicicletta, quelle risposte rigide e reattive che solo l'alluminio (e ancora oggi solo il miglior carbonio) riesce a dare.

L'1885 non è un telaio campione di leggerezza ma sicuramente di grande affidabilità. Le geometrie spiccatamente racing B4P (Born for Performance) unite alla rigidità della struttura permettono di scaricare a terra la potenza impressa sui pedali senza risultare affaticante, un compromesso ottimo. Nata con componenti molto più vicini alla FG Lite e alla Freccia Celeste che alla Nirone7, è stata utilizzata con successo per un paio d'anni dai corridori under23, poi si è innescato un progressivo impoverimento nella gamma dei componenti fino alla odierna proposta nel solo framekit.

Ho provato ad essere il più sintetico possibile ma nonostante questo ho scritto fin troppo, qualche altra volta racconterò le mie sensazioni con un FG Lite usato del 2007 avuto in prova per 3 settimane, il carattere della mia Freccia Celeste 2006 che ho purtroppo appeso al muro, le variabili che mi hanno portato sulla 1885 2009 e le tante sorprendenti soddisfazioni che tuttora mi regala
 

Tizlook

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Oltre in azione!

Non sono un testatore di bici, e nella mia vita ho usato una nirone (2 in realtà ma identiche..), una pinarello dogma con di2 per un 30km 1 anno fa e questa.
Beh rispetto alla nirone le sensazioni sono ovviamente e banalmente pazzesche. La bici è molto leggera (nella mia configurazione con taglia 57 era sui 7.1/7.2) e rigida, quando ci si alza sui pedali inizialmente mi sembrava di... non avere nulla sotto dalla leggerezza e facilità con cui guadagnavo velocità.
Anche sul passo in salita ho sentito differenze, diciamo in progressione, appena spiana leggermente e vuoi aumentare, scali e spingi e la bici va.
In discesa non ho osato, la bici cmq nonostante sia molto piu leggera della mia non mi ha intimorito e mi dava una buona sensazione di stabilità.
 

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Leikon

Apprendista Cronoman
19 Giugno 2009
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Bianchi Oltre
Bel report
Dalle foto mi vengono da fare alcune domande e considerazioni:
  1. Come si temeva, il cannotto verniciato si riga alla prima regolazione quindi, sarebbe opportuno per chi dovesse prenderla, conoscere con esattezza la propia altezza di sella così da fissarlo una volta e mai più!
  2. Nella foto della pedivella sinistra, le scritte e la grafica sono celesti, è un riflesso o la Campagnolo ha preparato dei gruppi dedicati
  3. I nottolini di regolazione sulle guaine sono bellissimi!
  4. I fori nel telaio per l'ingresso delle guaine, sono rivestiti con qualcosa (gomma, plastica...)
 

Tizlook

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1: no non si è rigato i segni neri sono solo sporco di grasso, andavano via passandoci sopra un dito, cmq di certo come tutti i reggisella a fare su e giu senza particolare attenzione si rovinano.
2: non è un riflesso ha la grafica celeste.
3: gia!
4: uhm c'è una protezione, si vede in Oltre 3 alla quarta foto, non mi ricordo di che materiale sia però, credo tipo una placchetta di plastica.
 

Leikon

Apprendista Cronoman
19 Giugno 2009
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Bianchi Oltre
Ottima la foto con il particolare della forcella, fin ora non avevo capito che quel bozzo erano in realtà due alette
Forse è l'unico dettaglio che mi lascia perplesso
 
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