Io ho sofferto davvero come un cane, a causa del mio ginocchio sx, ma ora mentre riordino le foto e ripenso a tutti gli attimi dei quattro giorni che ho vissuto in sella ad una bici, mi viene un magone incredibile ...
Sono troppe le cose belle che ho visto, non potrei scriverle tutte, ma tra quelle che più mi hanno colpito posso citare:
1) una signora che nel cuore della notte, in onore della PBP, aveva tenuto aperta la sua drogheria 24 ore al giorno e che di sua iniziativa mi ha lavato la frutta che avevo comprato perché diceva che 'sporca fa male ...' (
troppo amorevole) :eek:
2) un omone brasiliano/sudamericano (non ricordo bene) che ha condiviso con me molti tratti di strada perché come me era sempre nel gruppo degli ultimi. Sia io che lui eravamo evidentemente inadatti al ciclismo, visto le nostre stazze, eppure entrambi stringevamo i denti per arrivare in fondo. Ad ogni spinta sui pedali si avvertiva chiaramente la sua sofferenza nel tenere il passo dei suoi compagni di viaggio. All'ultimo controllo l'ho visto che discuteva animatamente con una signora che gli comunicava il termine dei croissant:
solo sandwich ... Lui non era molto d'accordo e con la sua voce grossa sovrastava la gentile signora che non riusciva spiegarsi: era evidente che lui era stanchissimo e lei non poteva fare altro che ripetere lo stesso concetto. Quando all'arrivo l'ho ritrovato abbracciato alla moglie e alla figlia che piangevano abbracciati, mi sono reso conto di quanto fosse importante per lui arrivare in fondo ... e di quanto gli serviva, evidentemente, quel croissant dolce ...
Poi la gentilezza delle persone lungo la strada era davvero disarmante: non ti chiedevano nulla, solo un sorriso e un gesto. Qualcuno ti offriva da bere o da mangiare, oppure una sedia al coperto se fuori pioveva. Una ragazza chiedeva di firmare una sorta di libro degli ospiti, mentre una famiglia, nei pressi di Loudeac, distribuiva bigliettini con il proprio indirizzo a cui spedire una cartolina dal proprio paese. Ma quelli che più di tutti mi hanno colpito, sono le persone che in piena notte (e parlo di notte fonda) stavano ad applaudirti e incoraggiarti, organizzandosi in simil presidi posti nei punti dove, forse, qualcuno avrebbe potuto sbagliare strada: per lo più si trattava di persone anziane.
La rando in senso stretto non mi è piaciuta molto per vari motivi che non sto qui a dire perché derivano da giudizi personali, però consiglio a tutti di partecipare almeno una volta alla PBP per capire cosa si prova a camminare su 1.230 km di strade, ordinate e pulite, sempre scortati dal calore della gente e degli organizzatori, sulla scia di oltre cinquemila bici dipinte con i colori di tutto il mondo: questi valori attribuiscono alla PBP un'importanza superiore al semplice aspetto ciclistico .
PinZero