L'ematocrito non è una sostanza,più o meno (non sono certo un medico) è la percentuale di parte "solida" del sangue,ossia globuli rossi,globuli bianchi e piastrine,che tutti abbiamo ed è vero che può essere collegata all'epo,ma non mi risulta che sia mai stato provato che Pantani ne avesse fatto uso(anche se è probabile di sì). A contador invece è stata trovata una sostanza esogena,che non può essersi prodotta da se,deve averla assunta per forza dall'esterno. Non dimentichiamo che Pantani è stato fermato immediatamente,alla penultima tappa di un Giro che aveva stravinto, nonostante non ci fossero prove certe che abbia assunto sostanze dopanti. Contador invece l'hanno trattato coi guanti.
Lasciamo stare il caso Pantani (lì l'aspetto emotivo sovrasta di gran lunga l'analisi razionale dei fatti); in ogni caso allora la giuria non aveva altra scelta che escluderlo dalla competizione a norma di un regolamento chiarissimo e di un altrettanto chiarissimo superamento del limite di ematocrito (
a prescindere da dolo o no) . Per quanto riguarda Contador (e diversi altri casi analoghi) il problema nasce dall'impossibiltà di conciliare la necessità di un estremo rigore (per scoraggiare fortemente l'uso di sostanze proibite) con il dovere morale della certezza della colpevolezza (non della certezza dell'innocenza!!). In sostanza la giustizia sportiva propende per il "rigore" anche in presenza di "ragionevole dubbio" sulla colpevolezza.
Le sentenze si rispettano e non avendo letto tutte "le carte" non sono certo in grado di esprimere un'opinione tecnica; tuttavia mi sembra molto difficile sostenere che ci fossero prove inconfutabili di pratiche illecite (se mai, forse, forti sospetti) per il semplice motivo che l'estrema esiguità della sostanza trovata (
L'organo del ciclismo internazionalre ha evidenziato che la quantità di clenbuterolo era 400 volte inferiore ai limiti previsti dai laboratori della WADA (World Anti-Doping Agency) non poteva escludere una provenienza diversa da quella contestata. Infatti mi pare che la stessa WADA intenda fissare un limite al di spora del quale
non vi siano dubbi circa l'effettuazione di pratiche illecite.
Ma come detto, e non è certo solo il caso di Contador, (mi vengono in mente i nostri Basso e Petacchi) nel "dubbio" la giustizia sportiva tende a condannare.