Training and Racing with a Power Meter - allenamento con paradigma FTP

bagga

Scalatore
27 Luglio 2019
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modena
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giant tcr sl
Sembrano più regressioni di forza che criss cross , vari la cadenza ma la potenza è costante
in realtà ho "scoperto", se ho capito bene, che fanno intorno al 90-95% la parte agile e intorno al 120% la parte dura...

oggi ho voluto provare qualcosa del genere ed è andata molto bene, credo che rifarò allenamenti del genere...
circa 20' in Z2a per arrivare ad inizio salita, da lì 46' alternando 5' al 110-115% a 60-65rpm a 3' al 90% a 85rpm...discesa pedalabile ma non troppo tra Z1a e Z2b, 2-3 strappetti e discesa leggera in Z2a per arrivare a casa...
 

turo91

Apprendista Passista
9 Ottobre 2015
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Canyon Ultima SL8.0
scusa ma che è la FRC ?....

E' citata nel libro, ma non capisco come trovarla
 

sepica

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SchurterDellaMurgia

via col vento
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Fatto AC-w8 del libro, 6*2@130% (4 rec in z2) e 4*1@140% (2 rec in z2) con sprint finali ad ogni ripetuta, fatto bene, sopra range...simpatici gli sprint finali :prega:

Spunto: Gli esercizi AC (z6), PER ME, sono i più impegnativi e, dunque, anche i più "redditizi" in termini di condizione. Questo per dire che non necessariamente comfort zone = medio ad esempio, ma si può essere in comfort zone e stagnare anche ad alte intensità, secondo ME.

1616667699316.png

 

sepica

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Spunto: Gli esercizi AC (z6), PER ME, sono i più impegnativi e, dunque, anche i più "redditizi" in termini di condizione. Questo per dire che non necessariamente comfort zone = medio ad esempio, ma si può essere in comfort zone e stagnare anche ad alte intensità, secondo ME.
Non lho capita, come non ho capito perche "piu reddittizi", come non ho capito che intendi per "tua" confort zone
 

SchurterDellaMurgia

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Non lho capita, come non ho capito perche "piu reddittizi", come non ho capito che intendi per "tua" confort zone
banalmente, se l'allenamento prevede un impegno fisico e mentale maggiore (senza cuocersi), anche l'effetto sulla condizione sarà maggiore rispetto ad un allenamento che sono più abituato a fare, che soffro meno. E' sempre stato cosi, per me. Periodicamente si parla di medio, allenarsi al medio e comfort zone varie (medio, sst, soglia), ma, ritengo che anche le alte intensità possano rientrare in una sorta di comfort zone e non produrre i risultati attesi se non varia sufficientemente lo stimolo allenante e non ci si dedica ai propri limiti (= impegno fisico e mentale di cui sopra).
 

sepica

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banalmente, se l'allenamento prevede un impegno fisico e mentale maggiore (senza cuocersi), anche l'effetto sulla condizione sarà maggiore rispetto ad un allenamento che sono più abituato a fare, che soffro meno. E' sempre stato cosi, per me. Periodicamente si parla di medio, allenarsi al medio e comfort zone varie (medio, sst, soglia), ma, ritengo che anche le alte intensità possano rientrare in una sorta di comfort zone e non produrre i risultati attesi se non varia sufficientemente lo stimolo allenante e non ci si dedica ai propri limiti (= impegno fisico e mentale di cui sopra).
ho capito ancora meno.... se vogliamo parlare del Medio, io sono sempre stato un detrattore del SS, anche se alla fine uno ci casca sempre, in sostanza si intende quell ostato per cui sembra che uno faccia del buon lavoro perche appunto lo sforzo cè non manca , ma alla fine poco porta alla propria cascina... mentre per Confortzone, tu hai dato una tua interpretazione , comprensibile, ma fammi dire non condividibile.
 

bananaflambe

Troll dichiarato
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Bdc
ho capito ancora meno.... se vogliamo parlare del Medio, io sono sempre stato un detrattore del SS, anche se alla fine uno ci casca sempre, in sostanza si intende quell ostato per cui sembra che uno faccia del buon lavoro perche appunto lo sforzo cè non manca , ma alla fine poco porta alla propria cascina... mentre per Confortzone, tu hai dato una tua interpretazione , comprensibile, ma fammi dire non condividibile.

Scusa, ma li rileggi i messaggi?
 

kikhit

Scalatore
21 Dicembre 2004
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tra torinese e pinerolese, un po' qui e un po' lì
www.thegroupmtb.it
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una bitumiera e altri aggeggi a pedali con due ruote più o meno grasse
è una cosa di ban, chi deve capire ha capito...o caputiO o-o (anzi no l'emoticon preferita fu :mrgreen::mrgreen: )

Ah scusa, visto il thread piuttosto tecnico e l'intervento di un professionista, credevo fosse un post utile alla discussione ma solo un po' criptico, invece è solo un flame. Tutto chiaro o-o
 
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sepica

Ammiraglia
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Scusa, ma li rileggi i messaggi?
ovvio che ho capito, non ho capito il msg che vuole passare, cioe che la sua confort Zone è la sofferenza e andare sempre in a tutta, quello che non capisco se parla di sua confortzone psicologica o fisica, in realta la si dovrebbe intendere uuna condizione fisica che ne determina anche una psicologica.
 

bananaflambe

Troll dichiarato
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ovvio che ho capito, non ho capito il msg che vuole passare, cioe che la sua confort Zone è la sofferenza e andare sempre in a tutta, quello che non capisco se parla di sua confortzone psicologica o fisica, in realta la si dovrebbe intendere uuna condizione fisica che ne determina anche una psicologica.

intendevo se rileggi i TUOI messaggi.
cmq si è capito che non ti piace "soffrire" causa "voglia", causa "tempo", causa "quello che vuoi".
sicuro bici sia lo sport adatto? personalmente non c'è uscita che io non soffra, ma per me quello è il divertimento.
ieri 1h30, NP 270w, e mi sono divertito. ;pirlùn^
 

sepica

Ammiraglia
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intendevo se rileggi i TUOI messaggi.
cmq si è capito che non ti piace "soffrire" causa "voglia", causa "tempo", causa "quello che vuoi".
sicuro bici sia lo sport adatto? personalmente non c'è uscita che io non soffra, ma per me quello è il divertimento.
ieri 1h30, NP 270w, e mi sono divertito. ;pirlùn^
scusa, perdonami, ma chi ti sta chiedendo cosa a TE ?? io rispondevo ad altra persona, ma se anche fosse, si è capito cosa? vado in bici da 30anni mo arrivi e mi vuoi spiegare che non è lo sport per me ? ho paura che hai tanta confusione in testa...."spigni de meno"
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
18 Settembre 2004
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Una domanda per @Roberto Massa : per svariati motivi nell'ultimo anno e mezzo ho dovuto mettere da parte l'allenamento ( l'ultima gara è stata l'Ötztaler 2019) ma mi sono prefissato di riprendere con aprile. Posto che per quest'anno non ho obiettivi agonistici ma il mio target è di tornare sui miei livelli e provare a lavorarci su il prossimo anno, credi sia più produttivo:
a) utilizzare il 2021 come una lunga fase preparatoria, insistendo magari sugli aspetti più trascurati come la forza e il core per avere un "quid" in più il prossimo anno
b) abbozzare una periodizzazione "in miniatura" cercando comunque un picco (ovviamente senza aspettative), con successivo periodo di transizione al "base period" 2022. Scrivo "in miniatura" perchè se dovessi iniziare ora la periodizzazione abituale, mi troverei in forma solo per sbucciare le caldarroste AKA in forma in autunno quando è meno divertente esserlo.
PS. ripartendo praticamente da zero, dopo quanto tempo mi conviene fare i primi test (CP, power profile, fatigue profile etc)?
Spero di non aver posto un quesito troppo ad ampio spettro e di non essere stato prolisso :?:mrgreen: ..ho chiesto direttamente a te perchè hai il raro dono della sintesi, e ti faccio i miei complimenti per la chiarezza nell'esposizione.
Se qualcuno ricorda un argomento simile già trattato me lo dica pure, io purtroppo non ho trovato nulla.
Grazie!
 

luigi_g

Apprendista Cronoman
7 Giugno 2019
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Colnago VR3s/Pinarello Grevil/Specialized Tarmac
Salve ragazzi, seguendo i consigli di questo thread qualche pagina indietro, ieri ho fatto un workout con 3*18*30"/30" con recupero 3' tra le serie. I 30" on al 120%@FTP, qualli off al 50%@FTP. Qualcuno diceva se non sbaglio che nei 30" on dovresti lavorare almeno o attorno al 90% HR_Max. Invece ho notato che non ci arrivo mai a quel valore. Parto da 70% e al massimo arrivo a 80-85% alla fine della terza serie. Cosa significa secondo voi? Semplicemente che la FTP settata troppo bassa? Grazie!
 

sepica

Ammiraglia
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Salve ragazzi, seguendo i consigli di questo thread qualche pagina indietro, ieri ho fatto un workout con 3*18*30"/30" con recupero 3' tra le serie. I 30" on al 120%@FTP, qualli off al 50%@FTP. Qualcuno diceva se non sbaglio che nei 30" on dovresti lavorare almeno o attorno al 90% HR_Max. Invece ho notato che non ci arrivo mai a quel valore. Parto da 70% e al massimo arrivo a 80-85% alla fine della terza serie. Cosa significa secondo voi? Semplicemente che la FTP settata troppo bassa? Grazie!
mo dico na caxxata, ma che senso ha andare a monitorare il cuore , in esercizi , dove neanche la potenza andrebbe monitorata...a momenti, cioe sono espressioni talmente brevi dove il cuore non ha "tempo " di salire, o semmai per aver un feedback dallo stesso dovresti capire quanto recupera tra un rip e un altra, e forse ha un senso, che poi comq il 120% per 30 secondi non è un valore assurdo forse per quello che non ti sale.
 
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Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
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@Doctor Speck
a) concordo, discorso che in realtà può essere esteso anche a questa fase d'incertezza (decisamente motivata) sulla possibilità che riprendano determinati eventi amatoriali. Soprattutto GF e MF. Eventi con un minor numero di partecipanti (es gare in salita) forse potrebbero ripartire a breve come fu ad agosto - settembre 2020.
Con questa premessa partirei a ritroso cioè come si struttura un piano di allenamento, DI SOLITO: dall'obiettivo/i per poi pianificare i periodi precedenti. Il principio è che più è ampia e solida la "base" pre strutturazione specifica ( = non significa fare solo lavori di "base") maggiori saranno le possibilità di consolidare, anche a lungo termine quanto acquisito. Quindi ha pienamente senso quanto stai pianificando/ipotizzando. Questo non esclude a priori anche pianificazioni inverse ma in quel caso vanno più specificatamente strutturate le varie fasi d'intervento (es lavorare prima sulle capacità di picco e poi sulla loro estensibilità). L'osservazione degli aspetti più trascurati è collegata a 1) tipologia di gara/evento/obiettivo e 2) corrispondenza tra capacità/prestazioni attuali e punto a.
Ipotizzando una (punto 2) difficoltà nel gestire la ripetibilità di tratti submassimali (punto 1) su più salite (es GF) l'intervento di base può essere prima orientato sulla gestione di incremento del valore submassimale unitario (non ripetuto) e poi su questo secondo aspetto ovviamente agendo in sincronia con le necessarie maggiori esigenze energetiche: un evento >3h30 richiede un adattamento sull'economia dello sforzo (mix energetico) e contemporaneamente la capacità di assimilare/integrare quanti più CHO sotto sforzo.

b) se il tuo obiettivo è a più lungo termine, come mi pare di comprendere, nulla ti vieta, anzi spesso viene fatto, di creare un obiettivo "astratto" cioè per esempio una simulazione di gara tra X mesi e strutturare questo periodo di avvicinamento come "prova" del sistema adottato. In questo modo oltre a simulare l'obiettivo metti anche alla prova la tenuta e fattibilità della struttura adottata. Questo ha anche il vantaggio di creare uno stimolo/obiettivo oltre a evidenziare possibili ulteriori punti di debolezza (o di forza) cosa che una programmazione piatta e prolungata per mesi rischierebbe di non fornirti.

sul PS: molti, TROPPI, considerano i test come una "certificazione" delle proprie capacità. I test forniscono una semplice fotografia "qui e ora" ma va sempre considerata una variabilità circadiana (anche del 5%) nella prestazione per svariate e numerose variabili. Lo scopo dei test è 1) dare dei riferimenti oggettivi per ricalibrare eventualmente il carico allenante 2) inserire un input "psicologico" e spesso questo crea un impatto, in negativo, una "ansia da prestazione (o test)" che però è utile per mettersi alla prova anche in questo caso in ottica gara/obiettivo. Se si parte per un test (o gara) con l'idea di "fare male"...andrà quasi sicuramente male.
Non mi porrei limiti su questo aspetto quindi senza eccedere né nel numero né nella eccessiva distanza dei test con il valore aggiunto che un misuratore di potenza fornisce cioè anche in assenza di un protocollo test-specifico, fornire un feedback se si eseguono sforzi massimali/ad esaurimento. Punto a vantaggio di CP+W' dove n+1 massimali nell'ambito 3-25' possono dare un riscontro, invece non c'è correlazione così facile tra un qualsiasi MMP unitario e per esempio FTP).
Partirei quindi SEMPRE da un test "zero" cioè quello che mi fornisce la fotografia iniziale e poi a seconda dei riferimenti che preferisco adottare (CP+W', FTP, MAP ecc ecc) adeguare il numero e cadenza di test. Con FTP potrebbero servirne di più (o usare 2x20' in "reverse engeneering" ...come facevo/facevo fare in altra era geologica :D ) o con CP+W' inserire tratti massimali significativi. "Training is testing and testing is training".
 
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luigi_g

Apprendista Cronoman
7 Giugno 2019
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mo dico na caxxata, ma che senso ha andare a monitorare il cuore , in esercizi , dove neanche la potenza andrebbe monitorata...a momenti, cioe sono espressioni talmente brevi dove il cuore non ha "tempo " di salire, o semmai per aver un feedback dallo stesso dovresti capire quanto recupera tra un rip e un altra, e forse ha un senso, che poi comq il 120% per 30 secondi non è un valore assurdo forse per quello che non ti sale.
Mmm no, non direi. O almeno, non sono d'accordo. Lo HR ti dà un'idea dell'impegno/sforzo che stai facendo. Certo che va guardato. Non si tratta di sprint di 10"@NP con recuperi lunghi minuti. Li' sono d'accordo che non dovresti prestare attenzione al HR. Qui invece si tratta di 30"@120%FTP ma ripetuti 3*18=54 volte (27 minuti) con uguali recuperi. Lo HR sale piu' o meno linearmente dal primo 30" all'ultimo con oscillazioni di +/-10 bpm attorno alla media. Qualcuno (non ricordo chi) diceva che devi lavorare attorno al 90% di HR_Max...da qui la mia domanda
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
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@Roberto Massa grazie mille per la completezza della risposta e per aver fugato i miei dubbi.
Ecco, se in questo periodo sabbatico ho pedalato poco o niente, in compenso ho letto molto, pensato ancora di più e temevo di essermi creato uno schema mentale errato.
L'idea delle simulazioni l'ho considerata anche io, se non altro per una gratificazione psicologica; non ho difficoltà a pormi obiettivi lontani nel tempo (nel 2019 ho fatto solo una gara ed è stata probabilmente una delle migliori) ma una prova effettivamente sarebbe molto utile anche solo come verifica.
Riguardo il test ho capito cosa intendi, da quel punto di vista mi ritengo piuttosto razionale e i test li farò proprio con lo scopo di orientarmi nel "nuovo me deallenato" prima possibile. Il mio dubbio era di carattere muscoloscheletrico, credo che un minimo di riadattamento sarà necessario visto che la pausa è stata lunghetta.
Grazie ancora
o-o
 
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