Torniamo al primo messaggio: inventati delle suddivisioni che ti facciano comodo :) pur restando consapevole che il passaggio da una sottozona a un'altra non significa nulla di particolare se non il riferimento ad una intensità diversa (riferimento che però puoi definire semplicemente scegliendo l'intensità senza creare una ulteriore suddivisione).Per quello che chiedevo se ci fosse una suddivisione più capillare delle zone.
L'alternativa un po' più complessa è adottare un modello più aderente al comportamento effettivo.