un, due, Trek...stella (parte ottava)

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bicimix

Ammiraglia
6 Agosto 2009
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ABRUZZO all’ombra del Blockhaus
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7 Tour de France consecutivi!
ah ok, ora mi trovi d'accordo sul fatto che la sl5 sia una bici che vada bene ovunque senza eccellere in nulla, ma questa caratteristica io l'ho vista piú come un pregio che un difetto... Io l'ho avuta sia montata con ruote basso profilo copertoncino 23 e l'ho poi declinata con un montaggio piu aero con ruote 50mm copertoncino 25 e manubrio AeroFly Sworks e devo dire che era un telaio che sentiva molto gli UPGRADE e si plasmava (nei limiti del progetto) ad un uso molto allround...

Si la sl5 è stata una Bdc molto facile ed è stato questo che l’ha fatta apprezzare dalla maggior parte dei ciclisti, meno però dai puristi di specy che erano stati abituati a modelli più corsaioli.
Fino out torniamo a parlare delle nostre trek
 
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Ammiraglia
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Ho avuto la Sl 5 in contemporanea con l’ ultima Emonda SLR , quindi provate per diversi chilometri e in gara. Forse per qualità di carbonio Trek sarà anche superiore , ma come “ racing” in particolare reattività , rilanci e fuorisella la Sl5 è di gran lunga superiore. Difatti non sono rimasto soddisfatto dell ‘ Emonda che pur maneggevole, comoda e leggera ,risulta molto” flessibile” e poco reattiva, anzi è una bici che “ flette” abbastanza. Che dir si voglia bici così leggere pagano in altro, e comunque gusti personali , questo modello non lo riacquisterei.

Per carità ognuno sceglie e si fa una opinione in base ai propri gusti, esigenze e sensazioni, però senza fare polemica ma solo per chiarezza agli altri che leggono in ambito ciclistico la “reattività” è sinonimo di leggerezza, cioè la velocità con la quale la Bdc reagisce al colpo sul pedale, che nulla a che vedere con la rigidità, dispersione della potenza (watt) e sensazioni annesse.
Detto questo anche il fatto che la émonda “flette”, io non sono mai riuscito a far flettere nulla se non al max alcuni tipi di ruote in fuorisella e di émonda ho avuto tutte e due i modelli oltre a varie Bdc trek, non è necessariamente un difetto, anzi se sono “flessioni” controllate in punti predeterminati queste non influiscono sulla prestazione o watt erogati, anche perché nell’ambito amatoriale spesso o quasi sempre siamo in presenza di valori (watt) risibili, certo che magari la sensazione di una Bdc racing anche comoda possa non piacere e si preferisca avere la sensazione di avere sotto al sedere una trave di legno.
 

antonio.biker

Gregario
24 Ottobre 2008
625
232
Abruzzo
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Trek Emonda
Per carità ognuno sceglie e si fa una opinione in base ai propri gusti, esigenze e sensazioni, però senza fare polemica ma solo per chiarezza agli altri che leggono in ambito ciclistico la “reattività” è sinonimo di leggerezza, cioè la velocità con la quale la Bdc reagisce al colpo sul pedale, che nulla a che vedere con la rigidità, dispersione della potenza (watt) e sensazioni annesse.
Detto questo anche il fatto che la émonda “flette”, io non sono mai riuscito a far flettere nulla se non al max alcuni tipi di ruote in fuorisella e di émonda ho avuto tutte e due i modelli oltre a varie Bdc trek, non è necessariamente un difetto, anzi se sono “flessioni” controllate in punti predeterminati queste non influiscono sulla prestazione o watt erogati, anche perché nell’ambito amatoriale spesso o quasi sempre siamo in presenza di valori (watt) risibili, certo che magari la sensazione di una Bdc racing anche comoda possa non piacere e si preferisca avere la sensazione di avere sotto al sedere una trave di legno.
Per reattività intenderei una bici che quando la sottoponi a “ spinta” , abbia una risposta immediata e rapida , cioè che sicuramente non puoi trovare in una bici “ morbida/ flessibile/leggere” , difatti l’ opposto lo troviamo nel Madone , che posseggo,e pur non essendo una bici polivalente , mette ancor di più in evidenza il gran confort, ma il poco “ racing” dell‘ Emonda. Credo che queste differenze si apprezzano con una certa sensibilità innata, anni di bici, km , diversi modelli, gare ed in particolare quando hai due bici e le usi quasi quotidianamente.
Fermo restando le gambe ed i gusti personali, ci mancherebbe .
 
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Ammiraglia
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Per reattività intenderei una bici che quando la sottoponi a “ spinta” , abbia una risposta immediata e rapida , cioè che sicuramente non puoi trovare in una bici “ morbida/ flessibile/leggere” , difatti l’ opposto lo troviamo nel Madone , che posseggo,e pur non essendo una bici polivalente , mette ancor di più in evidenza il gran confort, ma il poco “ racing” dell‘ Emonda. Credo che queste differenze si apprezzano con una certa sensibilità innata, anni di bici, km , diversi modelli, gare ed in particolare quando hai due bici e le usi quasi quotidianamente.
Fermo restando le gambe ed i gusti personali, ci mancherebbe .


Ripeto “reattività” è sinonimo di leggerezza e Questo lo puoi verificare leggendo le prove delle varie Bdc su qualsiasi testata giornalista del settore.
Poi per essere ancora più precisi in riferimento a leggerezza/rigidità/flessione in ambito amatoriali i watt in gioco son mediamente pochi per innescare quei fenomeni torsionali tali da disperdere parte di essi, ed anche là dove si è in presenza di watt importanti questi sono tenuti per così poco tempo che anche in questo caso non sono sufficienti.
Quindi spesso si parla di (nostre) sensazioni che altrettanto spesso non corrispondono ad andare più forte o più piano.
 

Don Perigon

Maglia Iridata
1 Agosto 2013
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Trecase (NA) sotto il Vesuvio collinetta sul mare
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Trek madone RSL /Trek madone 9 H2 /Madfiber /DT Swiss RRC dicut 46T /Spada oxygeno, breva 30 e 38
purtroppo ho una qualche problema alla schiena e volevo stare un po piu alto col manubrio senza mettere troppi spessori e allo stesso tempo avere una posizione un po piu allungata.che diifferenza c'e' tra geometria h1 e h2
Compra la madone e vai sul sicuro sia per geometria che per comodità o-o
 

antonio.biker

Gregario
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o
Ripeto “reattività” è sinonimo di leggerezza e Questo lo puoi verificare leggendo le prove delle varie Bdc su qualsiasi testata giornalista del settore.
Poi per essere ancora più precisi in riferimento a leggerezza/rigidità/flessione in ambito amatoriali i watt in gioco son mediamente pochi per innescare quei fenomeni torsionali tali da disperdere parte di essi, ed anche là dove si è in presenza di watt importanti questi sono tenuti per così poco tempo che anche in questo caso non sono sufficienti.
Quindi spesso si parla di (nostre) sensazioni che altrettanto spesso non corrispondono ad andare più forte o più piano.
Comunque definiscila come vuoi , ma i telai e non , le bici leggere , subiscono flessioni che vanno a scapito dei watt prof. o non .
Concordo per quanto le sensazioni , ma ci sono e sicuramente , non fanno andare più forte, come nessun marchio , a parte “ cancelli “ veri e propri , ma come ti dicevo sono appunto sensazioni soggettive e più o meno piacevoli e percettibili . Difatti preferisco uscire col Madone SLR disc che mi trasmette quella sensazione di spada inflessibile, a me gradita. Oltretutto l ‘ Emonda non è disc , e prevedo la sostituzione forse con la prossima sperando in una maggiore BICI .
 

bicimix

Ammiraglia
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Comunque definiscila come vuoi , ma i telai e non , le bici leggere , subiscono flessioni che vanno a scapito dei watt prof. o non .
Concordo per quanto le sensazioni , ma ci sono e sicuramente , non fanno andare più forte, come nessun marchio , a parte “ cancelli “ veri e propri , ma come ti dicevo sono appunto sensazioni soggettive e più o meno piacevoli e percettibili . Difatti preferisco uscire col Madone SLR disc che mi trasmette quella sensazione di spada inflessibile, a me gradita. Oltretutto l ‘ Emonda non è disc , e prevedo la sostituzione forse con la prossima sperando in una maggiore BICI .

non era mia intenzione fare polemica ma solo far presente la corretta terminologia e significato della parola “reattività” riferito al mondo della Bdc.
Sul discorso Prof. ci si infila in un ginepraio perché loro sono pagati per correre e usano quello che gli passano, anche se non ho mai visto uno di loro perdere una tappa o competizione per l’inadeguatezza del mezzo semmai per un guasto meccanico
Tanto per dire Giulio Ciccone con la “molle” émonda ci ha vinto il trofeo Laigueglia e se va bene a lui figurati a noi amatori...
La nuova émonda sarà un prodotto totalmente nuovo che promette sia dal punto di vista aero che della rigidità miglioramenti importanti.
 

Matteo Armari

Novellino
29 Ottobre 2019
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Trek
Finalmente è arrivata anche la mia Emonda sl5 o-o.. ieri primi km.. Vi chiedevo.. è normale che le pedivelle passino cosi vicino al carro e deragliatore? sulla pedivella sinistra ci sta a pelo il sensore cadenza.. (sarà per quello che c'è il loro sistema per misurare cadenza e velocità?), sulla destra invece deve essere regolato alla perfezione il deragliatore se no striscia sulla pedivella o sulla catena.. c'è poca luce sia da una parte che dall'altra..

E' una mia impressione o devo solo farci l'abitudine ;nonzo%
 

bicimix

Ammiraglia
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Finalmente è arrivata anche la mia Emonda sl5 o-o.. ieri primi km.. Vi chiedevo.. è normale che le pedivelle passino cosi vicino al carro e deragliatore? sulla pedivella sinistra ci sta a pelo il sensore cadenza.. (sarà per quello che c'è il loro sistema per misurare cadenza e velocità?), sulla destra invece deve essere regolato alla perfezione il deragliatore se no striscia sulla pedivella o sulla catena.. c'è poca luce sia da una parte che dall'altra..

E' una mia impressione o devo solo farci l'abitudine ;nonzo%

Posta qualche foto così capiamo meglio.
 

longjnes

Maglia Rosa
10 Luglio 2008
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Gianni2
Non toccano in entrambi in casi.. ma c'è poca luce.. spero si capisca
direi che è normale d'altra parte la distanza tra la gabbia del cambio e la pedivella non la fa il telaio, ma la guarnitura. La gabbia sta dove sono le corone, che sono attaccate alla guarnitura, e la pedivella pure.
per il sensore io tutto quel tabernacolo non l'ho messo. non si può vedere.
Ho preso solo la calamita, cilindrica piatta e l'ho incollata con un goccio di colla all'altezza giusta. non si vede proprio
Idem per il sensore sui raggi.
 

Giampib

Novellino
19 Gennaio 2020
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Battaglin / Trek
Ho trek dal 2007 anno in cui dopo 15 anni di mtb presi una madone 5.2 montata media gamma. poi dal 2014 mi sono fatto un ammiraglia Giant.
L'handling che ho con il muletto trek, con la Giant me lo sogno, anche se come misure (bici alta, ma corta...94 di cavallo per 1,87 altezza) sono più da Giant.

Mi sono fatto un idea su trek: sono americani. sul telaio non ho dubbi, i contenuti ci sono e il livello è assoluto.
Sui componenti bontrager sono più freddo, i listini gonfiati secondo me non servono a vendere componenti aftermarket ma servono a giustificare prezzi di bike complete assurdi. e gli americani curano tantissimo il marketing. cosi anche lo sconto del 25% sembra un affare.
problema nn solo di trek, ma anche di giant, cannondale ecc, tutte quelle case che per i primi montaggi hanno fatto acquisizioni e propongono la loro serie di componenti: ruote, manubrio, attacco, sella ecc
se non si sta attenti il vantaggio di prendere uno dei telai più leggeri del mercato (e fatto pagare fino all'ultimo euro per questo) si rimangia con una ruota poco curata.

sul 12v non mi sbraccio neppure io. il di2 11v non ho dubbi che funzioni egragiamente, ma avendo sempre avuto il meccanico io ricordo che shimano 10v era meglio di shimano 11v. l'importante è che con il prossimo shimano non abbassi ancora la guardia su dettagli che fanno l'affidabilità. vedi guarnitura, pignoni ecc...sul 10v mai avuto una rottura, sull'11v la lista è abbastanza lunga.
Ciao ...che taglia e'?
 
Stato
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