Vo2 max o conconi??? La loro utilità.

all_i_need_is_bike

Apprendista Cronoman
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tu e Massa sostenete ciò, ma siete sicuri?
[URL="http://biketechreview.com/reviews/power-meters/61-power-meter-review"][URL="http://biketechreview.com/reviews/power-meters/61-power-meter-review"][URL="http://biketechreview.com/reviews/power-meters/61-power-meter-review"][URL="http://biketechreview.com/reviews/power-meters/61-power-meter-review"][URL="http://biketechreview.com/reviews/power-meters/61-power-meter-review"][URL="http://biketechreview.com/reviews/power-meters/61-power-meter-review"][URL="http://biketechreview.com/reviews/power-meters/61-power-meter-review"][URL="http://biketechreview.com/reviews/power-meters/61-power-meter-review"][URL="http://biketechreview.com/reviews/power-meters/61-power-meter-review"][URL="http://biketechreview.com/reviews/power-meters/61-power-meter-review"][URL="http://biketechreview.com/reviews/power-meters/61-power-meter-review"][URL="http://biketechreview.com/reviews/power-meters/61-power-meter-review"][URL="http://biketechreview.com/reviews/power-meters/61-power-meter-review"][url]http://biketechreview.com/reviews/power-meters/61-power-meter-review[/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL][/URL]
in più, dal manuale del PT:
"Il sistema PowerTap comprende un mozzo misuratore di potenza in grado di misurare la coppia e la velocità della ruota"
Semplicemente non visualizza e registra i dati istantanei di coppia, ma la misura eccome.
Piuttosto ci sarebbe da dire che il PT, per calcolare la potenza (perché viene calcolata, non misurata direttamente), moltiplica un valore di forza istantaneo (misurato dagli estensimetri) con un valore di velocità medio
Sia PT che SRM misurano una deformazione (tramite gli estesimetri) che, note le caratteristiche meccaniche del sistema, permette di risalire al momento torcente (ovvero alla coppia trasmessa) che ha prodotto la deformazione misurata. Tale coppia (C) rappresenta, a meno del braccio (b, in C = Fu x b), la componente di forza utile (Fu) ovvero perpendicolare alla pedivella. Non è però possibile, tramite dispositivi che operano in questo modo, risalire alla forza complessiva effettivamente applicata al pedale, visto che la componente parallela alla pedivella non è misurabile (a meno di non strumentare con un estensimetro anche la pedivella).
Effettivamente la forza deriva da una misurazione "istantanea" (o meglio, ad una certa frequenza di campionamento) mentre la velocità angolare è una misura "media" sulla singola rivoluzione. A riguardo c'è da dire che la forza ha una variabilità molto più marcata della cadenza: è senza dubbio ragionevole immaginare che durante una circonferenza la velocità angolare rimanga sostanzialmente costante, mentre lo stesso non è valido relativamente alla forza, visto che la componente utile fornita da ogni gamba cresce da "zero" al proprio massimo e ritorna a "zero" in mezzo ciclo di pedalata. Quindi, considerare velocità angolare costante sulla singola pedalata e infittire la rilevazione della coppia pare un approccio sensato e potenzialmente preciso. Presumo poi che la frequenza di campionamento sia stata scelta in modo da rendere massima, almeno nel campo di valori in cui lo strumento si trova ad operare più frequentemente, l'adeguatezza dei dati forniti e memorizzati. Siccome il dato di potenza è rilevato ad intervalli di durata certamente maggiore rispetto al periodo di campionamento della coppia, potrebbe anche essere presente un qualche algoritmo per "pesare" i valori istantanei (campionati) successivi, in modo da fornire un valore in uscita più stabile ed attendibile.
o-o
 

Roberto Massa

t.me/massarob
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in più, dal manuale del PT:
mi correggo, non è un misuratore diretto nel punto di applicazione della coppia torcente come invece sarà il prodotto Gamin/Metrigear o forse (?) quello BrimBrothers.

Anche SRM e Computrainer (e sicuramente altri) permettono, indirettamente, il calcolo della coppia torcente (SRM a forma sinusoidale o ∞ su una grafico angolo/Nm).
 

ciclotrainer

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in più, dal manuale del PT:
"Il sistema PowerTap comprende un mozzo misuratore di potenza in grado di misurare la coppia e la velocità della ruota"
Semplicemente non visualizza e registra i dati istantanei di coppia, ma la misura eccome.

La coppia alla quale mi riferisco, e la forza (torque), non è quella calcolata alla ruota ma quella calcolata al pedale, al momento i misuratori di potenza in commercio non consentono tale misurazione in modo diretto.
La torque è calcolata indirettamente dal software di analisi WKO+, tale calcolo permette poi di collocare lo sforzo all'interno del quadrante di analisi.
Impostando il corretto valore degli rpm, e la lunghezza della pedivella, la coppia massima si realizza in prossimità dell'incrocio degli assi.
Il vantaggio di tale analisi risiede nel fatto che, se si analizza il file di una gara, si può vedere in quale parte del quadrante si colloca lo sforzo, e di conseguenza si può riprodurre in allenamento uno sforzo che vada a collocarsi nello stesso quadrante.
Quando conosci la distribuzione in termini temporali, e/o percentuali dei vari tipi di sforzo, non ti rimane altro da fare che calcolare le ripetute splittando il tempo complessivo in un determinato livello, ed essere sicuro che complessivamente avrai ottenuto in allenamento lo stesso tempo di permanenza su quel livello, naturalmente con tempi di recupero programmati, e questa sarebbe alla fine l'unica differenza rispetto alla gara dove i tempi di recupero sono sicuramente molto random, e molto ridotti.
 

canzo

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ammazza quanta gente. allora, con ordine
Sia PT che SRM misurano una deformazione (tramite gli estesimetri) che, note le caratteristiche meccaniche del sistema, permette di risalire al momento torcente (ovvero alla coppia trasmessa) che ha prodotto la deformazione misurata. Tale coppia (C) rappresenta, a meno del braccio (b, in C = Fu x b), la componente di forza utile (Fu) ovvero perpendicolare alla pedivella. Non è però possibile, tramite dispositivi che operano in questo modo, risalire alla forza complessiva effettivamente applicata al pedale, visto che la componente parallela alla pedivella non è misurabile (a meno di non strumentare con un estensimetro anche la pedivella).
mi correggo, non è un misuratore diretto nel punto di applicazione della coppia torcente come invece sarà il prodotto Gamin/Metrigear o forse (?) quello BrimBrothers.

Anche SRM e Computrainer (e sicuramente altri) permettono, indirettamente, il calcolo della coppia torcente (SRM a forma sinusoidale o ∞ su una grafico angolo/Nm).
adesso ho capito cosa intendete voi 2, però ciclotrainer mi sembra si riferisca alla sola forza tangente, quella utile, e non anche a quella perpendicolare, benché avere anche questa informazione sarebbe fondamentale per apprezzare la propria tecnica ed efficienza
Effettivamente la forza deriva da una misurazione "istantanea" (o meglio, ad una certa frequenza di campionamento) mentre la velocità angolare è una misura "media" sulla singola rivoluzione. A riguardo c'è da dire che la forza ha una variabilità molto più marcata della cadenza: è senza dubbio ragionevole immaginare che durante una circonferenza la velocità angolare rimanga sostanzialmente costante, mentre lo stesso non è valido relativamente alla forza, visto che la componente utile fornita da ogni gamba cresce da "zero" al proprio massimo e ritorna a "zero" in mezzo ciclo di pedalata. Quindi, considerare velocità angolare costante sulla singola pedalata e infittire la rilevazione della coppia pare un approccio sensato e potenzialmente preciso. Presumo poi che la frequenza di campionamento sia stata scelta in modo da rendere massima, almeno nel campo di valori in cui lo strumento si trova ad operare più frequentemente, l'adeguatezza dei dati forniti e memorizzati. Siccome il dato di potenza è rilevato ad intervalli di durata certamente maggiore rispetto al periodo di campionamento della coppia, potrebbe anche essere presente un qualche algoritmo per "pesare" i valori istantanei (campionati) successivi, in modo da fornire un valore in uscita più stabile ed attendibile.
o-o
concordo su tutto ed in effetti la mia era alla fine una questione di lana caprina, visti gli utilizzi di questi misuratori (vengono montati sulle bici, mica sulle navette spaziali), solo che nel valutare singole osservazioni, tipo un picco di potenza, è bene conoscere certe cose per poter pesare a dovere certe differenze che si possono riscontrare nel tempo.
Tu giustamente affermi che la dinamica dela forza ha una variabilità molto più marcata della velocità angolare della ruota, però durante uno scatto, tipico picco di potenza, questa in relatà varia, e a seconda del momento in cui avviene il campionamento della velocità angolare si possono ottenere valori discretamente diversi anche a fronte del medesimo sforzo (e viceversa). Al contrario, questi "errori" di misurazione vanno a compensarsi in un contesto temporale più lungo, ad esempio quello di una singola ripetuta, per cui non hanno rilevanza.
Per la cronaca il campionamento avviene ogni secondo o poco più, almeno in SRM e PT (a 30 all'ora si fanno 8-9 metri circa)
La coppia alla quale mi riferisco, e la forza (torque), non è quella calcolata alla ruota ma quella calcolata al pedale, al momento i misuratori di potenza in commercio non consentono tale misurazione in modo diretto.
tu intendi al singolo pedale, destro contro sinistro. ovviamente il PT non te lo permette, ma SRM mi pare proprio di sì (sola componente tangenziale e fatte salve le perdite meccaniche esistenti da pedale a ragno)
La torque è calcolata indirettamente dal software di analisi WKO+, tale calcolo permette poi di collocare lo sforzo all'interno del quadrante di analisi.
Impostando il corretto valore degli rpm, e la lunghezza della pedivella, la coppia massima si realizza in prossimità dell'incrocio degli assi.
Il vantaggio di tale analisi risiede nel fatto che, se si analizza il file di una gara, si può vedere in quale parte del quadrante si colloca lo sforzo, e di conseguenza si può riprodurre in allenamento uno sforzo che vada a collocarsi nello stesso quadrante.
Quando conosci la distribuzione in termini temporali, e/o percentuali dei vari tipi di sforzo, non ti rimane altro da fare che calcolare le ripetute splittando il tempo complessivo in un determinato livello, ed essere sicuro che complessivamente avrai ottenuto in allenamento lo stesso tempo di permanenza su quel livello, naturalmente con tempi di recupero programmati, e questa sarebbe alla fine l'unica differenza rispetto alla gara dove i tempi di recupero sono sicuramente molto random, e molto ridotti.
perché lo stesso tempo e non un po' di più?
 

ciclotrainer

Apprendista Scalatore
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perché lo stesso tempo e non un po' di più?

Si dovrebbe tener conto del rapporto intensità/volume, per cui se l'intensità è più bassa il volume può essere maggiore, va da sè che programmando i recuperi l'niensità complessiva è sicuramente inferiore, per cui ci può stare anche un tempo maggiore rispetto a quello di gara.
Ma in tutti i casi dipende anche dalla potenza che riesci a sostenere alle N ripetute, nel momento in cui non puoi ripetere la potenza prefissata in genere vuol dire che l'allenamento è terminato.