Zomegnan e il Giro si separano

nki

Apprendista Passista
9 Maggio 2011
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Bici
:(
Io, alla fine, non so se dire se sia giusto o meno. Di sicuro, come qualcuno ha detto, l'intento di Zomegnan è fare spettacolo. Da giornalista qual'è sa cosa emoziona/colpisce il pubblico e tante sono state le scelte in questo senso: dal prologo notturno di Reggio Calabria alla scoperta di discese tanto pericolose( non voglio discutere sulla pericolosità del Crostis, grazie) quanto spettacolari per chi vede; senza dimenticare la cronometro conclusiva a Roma e le famose "strade bianche". Su questo a Zomegnan non va criticato nulla, gli ascolti gli danno ragione.
D'altro canto, però, i vari esempi riportati dagli altri utenti, hanno fatto capire che Zomegnan i suoi errori li ha fatti: dall' abbuffata (inutile) dello Zoncolan all'assenza di tappe per velocisti dopo la 12ma tappa al giro di quest'anno. E' vero, sembra patetico dirlo, ma alla fine io, noi, un pò tutti tendiamo a ricordare più gli errori che commette una persona che gli aspetti positivi. Non so fino a che punto sia giusto o meno, però per concludere è inutile girarci intorno: ormai i soldi o gli sghei come mi suggerisce il buon bumba :mrgreen: fanno tutti e gli ascolti di quest'anno non lasciano scampo; Zomegnan ha fatto centro e deve restare. Se poi, invece, si ragiona più con le gambe del ciclista o lo scatto di un velocista, Zomegnan di errori ne commette, e se dovesse continuare la strada intrapresa quest'anno, il giro potrebbe essere solo strumentalizzato senza tener in conto tanti di quegli aspetti che caratterizzano un giro/ciclismo "pulito", per il quale tanto si combatte.

Alla fine, con la speranza che quello di quest'anno resti un caso isolato, è giusto che Zomegnan continui, anche se la partenza dalla Danimarca del prossimo giro, mi potrebbe far rimangiare tutto :D
 

bumba

Passista
25 Maggio 2010
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no
Io, alla fine, non so se dire se sia giusto o meno. Di sicuro, come qualcuno ha detto, l'intento di Zomegnan è fare spettacolo. Da giornalista qual'è sa cosa emoziona/colpisce il pubblico e tante sono state le scelte in questo senso: dal prologo notturno di Reggio Calabria alla scoperta di discese tanto pericolose( non voglio discutere sulla pericolosità del Crostis, grazie) quanto spettacolari per chi vede; senza dimenticare la cronometro conclusiva a Roma e le famose "strade bianche". Su questo a Zomegnan non va criticato nulla, gli ascolti gli danno ragione.
D'altro canto, però, i vari esempi riportati dagli altri utenti, hanno fatto capire che Zomegnan i suoi errori li ha fatti: dall' abbuffata (inutile) dello Zoncolan all'assenza di tappe per velocisti dopo la 12ma tappa al giro di quest'anno. E' vero, sembra patetico dirlo, ma alla fine io, noi, un pò tutti tendiamo a ricordare più gli errori che commette una persona che gli aspetti positivi. Non so fino a che punto sia giusto o meno, però per concludere è inutile girarci intorno: ormai i soldi o gli sghei come mi suggerisce il buon bumba :mrgreen: fanno tutti e gli ascolti di quest'anno non lasciano scampo; Zomegnan ha fatto centro e deve restare. Se poi, invece, si ragiona più con le gambe del ciclista o lo scatto di un velocista, Zomegnan di errori ne commette, e se dovesse continuare la strada intrapresa quest'anno, il giro potrebbe essere solo strumentalizzato senza tener in conto tanti di quegli aspetti che caratterizzano un giro/ciclismo "pulito", per il quale tanto si combatte.

Alla fine, con la speranza che quello di quest'anno resti un caso isolato, è giusto che Zomegnan continui, anche se la partenza dalla Danimarca del prossimo giro, mi potrebbe far rimangiare tutto :D

siamo sempre lì: buone idee iniziali (infatti quelle buone che citi risalgono ai primi 2 Giri di Zomegnan...) e poi ultimamente svacco.
per me cmq uno dei difetti peggiori resta il fatto che il Giro presentato ad ottobre era puntualmente diverso da quello di maggio, e non per motivi di neve in quota! modificate addirittura le tappe di pianura -.-

ps: nki a quanto ho letto sulle varie fonti, pare che sia praticamente assodato l'addio di Zomegnan...
 

nki

Apprendista Passista
9 Maggio 2011
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:(
siamo sempre lì: buone idee iniziali (infatti quelle buone che citi risalgono ai primi 2 Giri di Zomegnan...) e poi ultimamente svacco.
per me cmq uno dei difetti peggiori resta il fatto che il Giro presentato ad ottobre era puntualmente diverso da quello di maggio, e non per motivi di neve in quota! modificate addirittura le tappe di pianura -.-

ps: nki a quanto ho letto sulle varie fonti, pare che sia praticamente assodato l'addio di Zomegnan...

sisi, bumba, dicevo solo di dare un'altra "chance" a Zomegnan, nella speranza che, soprattutto quello dell'ultimo anno, sia soltanto un caso isolato. :smile:

Cmq posta gli articoli :smile:
 

bumba

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BRUSS

Pignone
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Ridley Crosswind
E chi te lo dice che la gente vuole vedere luoghi e salite nuove? Cosa ti fa pensare che fosse cosí?

Io penso che non é proprio cosí. I tifosi del vero ciclismo vogliono vedere le salite delle leggende, lo Stelvio, il Pordoi, l'Izoard, Gavia, Marmolada, ecc. vogliono vedere i nuovi campioni pedalare sulle strade dove giá Coppi e Bartali si davano battaglia. La gente non ha bisogno di scoprire nuovi percorsi. Il ciclismo vive della tradizione e del passato per quello non si possono snobbare i vecchi percorsi e partire a Washington o in Belgio e cercarsi salite sconosciute che non hanno nessuna storia ciclistica.

Perche le classiche più famose tipo Roubaix, Fiandre, Liegi sono cosí conosciuti e affascinanti? E perche nessuno se ne frega per le classiche in Canada, o una volta in Giappone o quella che si disputava in Inghilterra?

Perche le gare amatoriali che si svolgono su percorsi da leggenda (tipo Maratona dles Dolomiti o la Marmotte in Francia) hanno 5.000-10.000 partecipanti? I ciclisti vogliono pedalare sulle strade storiche e non sulle salite nuove e vogliono anche vedere e rivedere le salite storiche al Giro e non nuove salite sconosciute.

Le salite di Giro e Tour, ma anche molte cote delle Classiche del Nord e persino Poggio, Cipressa e recentemente Maine della Sanremo sono state inserite a "scalare" negli anni e sono diventate leggenda, semplicemente ripercorrendole in anni successivi NON necessariamente susseguenti! (Classiche escluse!)

Giusto quindi rivendicare, come dice Bumba, di non ripetere lo Zoncolan a ripetizione (non è una Classica, è il Giro d'Italia), come è giusto non ripetere Pordoi, Giau, Stelvio, Gavia, Mortirolo o Etna (per non far torto al Sud!) tutti gli anni.........è giusto a rotazione! Ma c'è spazio anche per salite e percorsi nuovi che entrino nella lista!!! Rinunciare a percorsi nuovi è sbagliato, secondo me, semplicemente perchè significa limitare la scelta e per quanto ampia essa già sia, una limitazione che ci si autoimpone è un pò come mettersi le p@lle in uno schiaccianoci!!! (Oltre, proprio perchè corse viste in tutto il mondo, perdere l'occasione di far vedere luoghi nuovi, spunto per sfruttare il turismo come volano per certe comunità!)

Del resto, proprio il Mortirolo è stato inserito negli anni '90 e oggi nessuno si sogna di "escluderlo" dalla lista delle grandi salite possibili del Giro (come la stragrande maggioranza credo non si sogni di escludere lo Zoncolan)!!!
Se le grandi salite dei Grandi Giri (ma anche le cote del Nord) e di tutte le Classiche non fossero state mano, mano negli anni inserite, mai sarebbero diventate leggenda!!!
 

BRUSS

Pignone
23 Maggio 2009
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Ridley Crosswind
per me cmq uno dei difetti peggiori resta il fatto che il Giro presentato ad ottobre era puntualmente diverso da quello di maggio, e non per motivi di neve in quota! modificate addirittura le tappe di pianura -.-

:asd2: Sì.....già detto!!! .......su questo di certo concordiamo!

Le scelte fatte (sui percorsi) vanno portate a termine!!!

E' su quali scelte.......;nonzo% Tu un' idea.........io l'opposto!:mrgreen:
 

ivangms

Apprendista Cronoman
25 Ottobre 2008
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Concordia Sagittaria
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Cervèlo R3 SL & Deda Scuro25 Disc
Giusto quindi rivendicare, come dice Bumba, di non ripetere lo Zoncolan a ripetizione (non è una Classica, è il Giro d'Italia), come è giusto non ripetere Pordoi, Giau, Stelvio, Gavia, Mortirolo o Etna (per non far torto al Sud!) tutti gli anni.........è giusto a rotazione!
Concordo; però faccio notare come negli ultimi anni i vari consorzi ed enti di promozione turistica hanno stipulato contratti della durata di 2-3 anni con gli organizzatori del Giro per avere un arrivo/passaggio di tappa. Un pò come le squadre di serie A che fanno la preparazione estiva per un pò di anni sempre nella solita località montana: sono pagate per andare lì.
 

bumba

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25 Maggio 2010
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Concordo; però faccio notare come negli ultimi anni i vari consorzi ed enti di promozione turistica hanno stipulato contratti della durata di 2-3 anni con gli organizzatori del Giro per avere un arrivo/passaggio di tappa. Un pò come le squadre di serie A che fanno la preparazione estiva per un pò di anni sempre nella solita località montana: sono pagate per andare lì.


è esattamente quello che cercavo di dire io.
ormai il "disegno" del Giro d'Italia è sempre meno una questione sportiva e sempre più una questione di business.
ritengo però che un bravo patron debba saper conciliare le due essenze al meglio (tanto per battere sullo stesso tasto: senza proprorre ogni anno lo Zoncolan per esempio....)
Zomegnan sul fattore business/pubblicità/ecc.. sarà anche bravo, ma ultimamente sul fattore sportivo ha sbracato, e di brutto.
Ergo è giusto che se ne vada e che venga data la possibilità ad altri di fare al meglio un lavoro che lui non svolgeva più al meglio.
 

bumba

Passista
25 Maggio 2010
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Su tuttobiciwe b, che riporta il pezzo di Tuttosport, è interessante leggere questo passaggio:

"perché tra Rcs e Rai si creerà una sorta di sinergia per evitare problemi organizzativi come quest’anno (trasferimenti bestiali, con arrivo in Valtellina dei mezzi Rai alle 4 del mattino; traguardo sul Gardeccia, non più proponibile per l’impossibilità di portare in quota l’intera attrezzatura...)"

Mi viene in mente ora a quest'ultimo Giro alcune frecciatine, nemmeno troppo velate, da parte di RaiSport all'organizzazione (tipo la classifica dei trasferimenti più lunghi, ecc...)!
 

928w

Apprendista Velocista
16 Luglio 2008
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Bianchi Infinito
Beh vedremo come evolvera' questa storia. E' vero che il Giro stava recuperando spettatori al Tour e la follia di partire dagli USA poteva essere un volano mica male per tutta l'industria ciclistica italiana.
Lorenzo
 

BRUSS

Pignone
23 Maggio 2009
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Ridley Crosswind
Concordo; però faccio notare come negli ultimi anni i vari consorzi ed enti di promozione turistica hanno stipulato contratti della durata di 2-3 anni con gli organizzatori del Giro per avere un arrivo/passaggio di tappa. Un pò come le squadre di serie A che fanno la preparazione estiva per un pò di anni sempre nella solita località montana: sono pagate per andare lì.

è esattamente quello che cercavo di dire io.
ormai il "disegno" del Giro d'Italia è sempre meno una questione sportiva e sempre più una questione di business.
ritengo però che un bravo patron debba saper conciliare le due essenze al meglio (tanto per battere sullo stesso tasto: senza proprorre ogni anno lo Zoncolan per esempio....)
Zomegnan sul fattore business/pubblicità/ecc.. sarà anche bravo, ma ultimamente sul fattore sportivo ha sbracato, e di brutto.
Ergo è giusto che se ne vada e che venga data la possibilità ad altri di fare al meglio un lavoro che lui non svolgeva più al meglio.

La constatazione di un dato di fatto è appunto, come tale, una mera fotografia della situazione reale!

Il significato di una discussione intelligente, invece, dovrebbe essere, dopo aver preso atto dello stato di fatto, quantomeno il decidere se ciò e giusto o no, ma più convenientemente, se c'è qualcosa che si può fare per modificare o comunque migliorare quello che esiste già!

Io la mia l'ho già detta e continuo a considerare positivo e costruttivo, nell'ambito di un evento quale è il Giro, la ricerca di percosi nuovi, salite nuove e nuove partenze/arrivi di tappa anche quale utile palcoscenico per un rilancio turistico/economico del nostro paese (anche del Crostis, tanto per essere pedante!); e assolutamente deleterio e anacronistico un legame indissolubile con l'aspetto meramente economico imposto da un mercato che con l'evento sportivo (non solo in sè) non c'entra niente e porta beneficio solo a personaggi che lo sport lo sfruttano, mungendolo come una vacca, e alla fine se ne vanno con gli introiti (come i diritti TV e pubblicitari) senza lasciare nulla!

L'esempio emblematico è rappresentato proprio dal calcio (è un sito di ciclismo e lo so bene, ma non credo che questo esempio sia offtopic): una decina d'anni fa lo sport italiano in generale, era mantenuto economicamente quasi per la totalità dagli introiti ricavati dal Totocalcio (la schedina), gli stadi erano pieni, gli altri sport, tramite le rispettive Federazioni ne giovavano e la situazione generale era, a mio modo di vedere, decisamente migliore di quella odierna. Oggi, il calcio è spalmato durante tutti i giorni della settimana e tutti i giorni dell'anno, gli stadi sono spesso vuoti e si sono aumentati i fenomeni di violenza facendoci arrivare alla farsa della tessera del tifoso, il Totocalcio ha perso tantissimo dei suoi introiti (visto lo spezzatino TV) e ne hanno risentito tutti gli sport, che sono stati costretti ad arruolare nei vari corpi militari, gli atleti più talentuosi delle varie specialità sportive che sono pagati dal contribuente con le tasse (perchè sono dipendenti statali).

Chi ci ha guadagnato? Solo alcuni privati, con i diritti TV, alcuni sponsor e alcune delle società di calcio più grandi che sono diventate sempre più "grandi" a scapito delle altre che sono diventate sempre più piccole (discussione di attualità sulla suddivisione per "bacino d'utenza" dei proventi diritti TV)!

Io vedo parecchie similitudini con ciò che sta accadendo in questi anni al ciclismo. L'esempio è emblematico per il fatto che in Italia attualmente ci siano solo 2 società Protur (Liquigas e Lampre)!!! E se si lega anche il passaggio delle tappe in determinati luoghi, come è citato nei post sopra.....beh mi pare che il quadro sia completo! Se si continua a legare tutto ai soldi il futuro è tracciato: sempre più ciclismo mediatico/spettacolo, sempre più eventi organizzati in :culo: al mondo (basta che paghino!), e sempre più esasperata ricerca del "personaggio" carismatico che buchi lo "schermo", "bellino" e mediaticamente accettabile, anche se non molto forte, sarà da quegli stessi "poteri forti", magari convinto a "farsi aiutare" con qualche sostanza, dietro qualche lauto compenso elargito peraltro senza sforzo!
Per favore salviamoci dagli eventi stile "Grande Fratello".........perchè quegli eventi mediaticamente pagano! E se si lega tutto ai soldi.......quella è la fine!
 

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
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qualunquemente
Su tuttobiciwe b, che riporta il pezzo di Tuttosport, è interessante leggere questo passaggio:

"perché tra Rcs e Rai si creerà una sorta di sinergia per evitare problemi organizzativi come quest’anno (trasferimenti bestiali, con arrivo in Valtellina dei mezzi Rai alle 4 del mattino; traguardo sul Gardeccia, non più proponibile per l’impossibilità di portare in quota l’intera attrezzatura...)"

Mi viene in mente ora a quest'ultimo Giro alcune frecciatine, nemmeno troppo velate, da parte di RaiSport all'organizzazione (tipo la classifica dei trasferimenti più lunghi, ecc...)!

tutto giusto e condivisibile, però ricordiamoci che bisogna mediare tra chi, da una parte, vuole il Giro in tutte le regioni e chi non vuole lunghi trasferimenti.
in una nazione lunga quasi 1.400 chilometri (da Torino o Trieste a Reggio Calabria, per non parlare delle Isole) è difficile trovare la 'quadra', a meno di non tornare ai tempi in cui i lunghi trasferimenti li facevano i corridori, pedalando tappe di 250 chilometri ed oltre, in cui non accadeva assolutamente nulla se non il volatone finale...
 

bumba

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tutto giusto e condivisibile, però ricordiamoci che bisogna mediare tra chi, da una parte, vuole il Giro in tutte le regioni e chi non vuole lunghi trasferimenti.
in una nazione lunga quasi 1.400 chilometri (da Torino o Trieste a Reggio Calabria, per non parlare delle Isole) è difficile trovare la 'quadra', a meno di non tornare ai tempi in cui i lunghi trasferimenti li facevano i corridori, pedalando tappe di 250 chilometri ed oltre, in cui non accadeva assolutamente nulla se non il volatone finale...


o forse molto più semplicemente una naturale rotazione tra regioni, evitando 3 volte in 5 anni la stessa salita o addirittura la stessa tappa, evitando le ripetizioni (addirittura estere, come Lienz...) e soprattutto evitando di perdere 3-4 giorni in partenze farsa da Olanda, Danimarca, ecc...

così facendo vedì che ogni 2-3 anni si potrebbe partire/passare da sicilia e sardegna senza problemi, e si toccherebbero entro massimo 2-3 anni praticamente tutte le regioni...
 

bumba

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bene, che il successore prenda quanto di buono fatto da Zomegnan (perchè va detto che cose positive le aveva fatte), rigetti le derive più estreme degli ultimi anni e che ci proponga un bel Giro, equilibrato tra montagna e crono, e possibilmente il più in Italia possibile
 

bradipus

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qualunquemente
o forse molto più semplicemente una naturale rotazione tra regioni, evitando 3 volte in 5 anni la stessa salita o addirittura la stessa tappa, evitando le ripetizioni (addirittura estere, come Lienz...) e soprattutto evitando di perdere 3-4 giorni in partenze farsa da Olanda, Danimarca, ecc...

così facendo vedì che ogni 2-3 anni si potrebbe partire/passare da sicilia e sardegna senza problemi, e si toccherebbero entro massimo 2-3 anni praticamente tutte le regioni...

lo spettacolo visto quest'anno ai Campionati italiani in Sicilia (praticamente nessuno a bordo strada, quasi nessuno all'arrivo) mi ha fatto molta tristezza: siamo sicuri che, a parte pochi appassionati, il ciclismo interessi davvero la gente da quelle parti?

poi c'è il probela logistico rappresentato dagli alberghi: io viaggio spesso per lavoro e posso dire che in molte zone non è che ci sia una grande ricettività alberghiera e questo costringerebbe a limitare di molto le possibili località di arrivo / partenza, pena costringere corridori e suiveurs a farsi parecchi chilometri per raggiungere il proprio hotel
 

kekino

Apprendista Passista
17 Maggio 2007
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R'lyeh (Venezia)
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CAADX Tiagra 2018
lo spettacolo visto quest'anno ai Campionati italiani in Sicilia (praticamente nessuno a bordo strada, quasi nessuno all'arrivo) mi ha fatto molta tristezza: siamo sicuri che, a parte pochi appassionati, il ciclismo interessi davvero la gente da quelle parti?

poi c'è il probela logistico rappresentato dagli alberghi: io viaggio spesso per lavoro e posso dire che in molte zone non è che ci sia una grande ricettività alberghiera e questo costringerebbe a limitare di molto le possibili località di arrivo / partenza, pena costringere corridori e suiveurs a farsi parecchi chilometri per raggiungere il proprio hotel

rigirerei la cosa in "siamo sicuri che alla gente interessi qualcosa del giro d'italia e del tour?" perchè la maggiorparte evidentemente è li perchè ci son le telecamere (= tutti i buffoni che fan casino e basta)
poi dai.. non puoi paragonare i campionati italiani al giro come interesse smosso nella gente..
altra cosa, in sicilia non è semplicissimo arrivarci.. vedi che se fossero stati tipo a roma, che è centrale, ci sarebbe stata molta più gente.. :mrgreen:
 

bumba

Passista
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rigirerei la cosa in "siamo sicuri che alla gente interessi qualcosa del giro d'italia e del tour?" perchè la maggiorparte evidentemente è li perchè ci son le telecamere (= tutti i buffoni che fan casino e basta)
poi dai.. non puoi paragonare i campionati italiani al giro come interesse smosso nella gente..
altra cosa, in sicilia non è semplicissimo arrivarci.. vedi che se fossero stati tipo a roma, che è centrale, ci sarebbe stata molta più gente.. :mrgreen:

esatto, ne ho avuto la riprova con le mie ultime esperienze al Giro e al Tour.
la stragrande maggioranza della gente è lì solo per la tele, per farsi intervistare, per prendere patacche di gadget (tristezza).