Categorie: Magazine

Gianni Savio dice basta agli ex-dopati

Figura carismatica e centrale della Androni Giocattoli-Selle Italia, Gianni Savio, ha affermato in un’intervista a Velonews che non darà più seconde chances a corridori che si sono dopati, ed il motivo sarebbe il cambiamento avvenuto nel ciclismo professionistico:

E’ vero, ho dato delle seconde possibilità a corridori con squalifiche per doping alle spalle, ma ora ho cambiato politica. L’ho deciso perché il ciclismo è cambiato molto e chi cade ora in problemi di doping non merita seconde opportunità“.

foto: Le Novae

Opportunità che in effetti, Savio, nella sua lunga carriera di dirigente sportivo non ha fatto mancare a corridori come  Davide Rebellin, Danilo Hondo, Franco Pellizotti, Michele Scarponi, ed Emanuele Sella, tutti corridori, che nonostante i grattacapi con l’antidoping hanno trovato rifugio nelle squadre dirette da Savio.

Le motivazioni di queste seconde opportunità Savio non nasconde che siano state date anche per convenienza economica, visto che con un budget medio di 2,5 milioni di euro all’anno poteva avere certi corridori a prezzo scontato.

Questi corridori hanno riconosciuto i loro errori ed hanno imparato dagli stessi. Tutti questi corridori ora stanno facendo le cose correttamente e non hanno ripetuto gli stessi errori“.

Gianin Savio riconosce che le colpe non sono state solo dalla parte dei corridori: “C’è stata tanta ipocrisia. Le squadre dicevano una cosa, ma ne facevano un’altra. Se un corridore era beccato non ne volevano più sapere niente…non voglio fare nomi, ma ci sono molti grossi team che parlavano di lotta al doping, ma che erano all’interno grandi dopati“.

Oggi è molto diverso rispetto al passato. C’erano corridori che venivano beccati ed altri no, ma tutti sapevano che facevano la stessa cosa. Nel ciclismo di oggi la situazione è cambiata radicalmente. non si può dire che il doping sia finito, ma la maggioranza del gruppo è pulita. Per questo credo non sia appropriato dare seconde possibilità ai corridori“.

Secondo Savio, passaggio chiave di questo cambiamento è stata l’introduzione del passaporto biologico: “Siamo contro l’idea di vincere ad ogni costo, vogliamo vincere in modo onesto e vogliamo seguire il passaporto biologico. E penso che tutte le squadre siano d’accordo su questo“.

Condividi
Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

Articoli recenti

Jhonatan Narvaez vince la prima tappa del Giro d’Italia conquistando la prima Maglia Rosa

Torino, 4 maggio 2024 - Jhonatan Narvaez (Ineos Grenadiers) ha vinto la prima tappa del Giro d'Italia…

04/05/2024

La RedBull-Bora-Hansgrohe mette la ali, ma sui giovani

Dal prossimo Tour de France la Bora-hansgrohe dopo 8 anni di esistenza con questo nome…

04/05/2024

Colnago lancia una nuova bici da gravel racing: scopri la G4-X

Colnago presenta la G4-X da gravel, una bici di derivazione racing, parente molto stretta del…

02/05/2024

Enve cambia proprietà, Cannondale licenzia

Il settore bici è in grande subbuglio, e si susseguono notizie a riguardo di riassetti,…

01/05/2024

Chi ha pedalato di più ad aprile 2024?

La primavera è arrivata! Più o meno, viste le temperature invernali di gran parte di…

01/05/2024

Nuova chiave dinamometrica Effetto Mariposa Giustaforza

Effetto Mariposa presenta le nuove chiavi dinamometriche Giustaforza: la 1-15 Pro e la 1-15 Pro…

30/04/2024