Armstrong verso l’addio: ”Ho dato tutto”

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Si chiuderà tra una decina di giorni la parabola ciclistica di Lance Armstrong. Si chiuderà il 23 gennaio, con la conclusione del Tour Down Under, la gara a tappe australiana con la quale peraltro, nel gennaio 2009, il texano fece il suo rientro in gruppo a quasi 4 anni di distanza dal ritiro del 2005.

Il Down Under 2011, che comincia il 18 gennaio, sarà dunque l’ultima corsa di Armstrong, che al limite correrà qualche Gran Fondo, magari qualche gara di triathlon. Ma con il ciclismo professionistico vero e proprio non avrà più nulla a che fare. Lo ha confermato lui stesso dall’Australia. Ammettendo di non avere rimpianti per la decisione ormai presa, che dunque non intende rimangiarsi.

“Sarebbe un errore da parte mia pensare al passato, a quello che ho fatto in bicicletta, visto che ho davanti nuove e importanti sfide. Lascio il ciclismo con la consapevolezza di aver dato tutto, di aver dato il meglio di me. Ma non pretendo di essere omaggiato con una statua o con qualche particolare premio” dice da Sydney il texano. “Mi sento bene, ma non posso negare di cominciare a sentire il peso dell’età. Sino a 3-4 anni fa potevo anche far finta di non avvertirlo, ma adesso che ho 39 anni non è più possibile.
Intervistato dalla stampa australiana, Armstrong fa un breve bilancio della sua straordinaria carriera. “Ho vinto 7 volte il Tour de France, credo perchè, assieme al mio gruppo, abbiamo rivoluzionato il modo di correre. Abbiamo cambiato la metodologia dell’allenamento, anche la mentalità di squadra, abbiamo imposto a tutti un approccio al ciclismo diverso dal passato, un nuovo modo di vendere il prodotto ciclismo in tutto il mondo” dice soddisfatto Armstrong.

7 Tour de France, 1 titolo mondiale (Oslo 93), 1 Freccia Vallone, 1 Classica di San Sebastian. Anche 1 Giro di Svizzera, 2 volte quello del Delfinato, senza dimenticare il nostro Trofeo Laigueglia e la nostra Settimana Bergamasca (nel 91, fu il suo primo successo da pro, anche se era dilettante, perchè la corsa era open, vi partecipavano sia i dilettanti che i pro). Al Tour ha indossato la maglia gialla per 83 giorni, vincendo in toto 21 tappe. Saranno questi gli spaventosi numeri finali dell’inimitabile parabola agonistica di Lance Armstrong. Cominciata nel 1992, interrotta dal cancro poi sconfitto, reinterrotta per quasi 4 anni. Con un biennio finale, questo sì, certo non esaltante.

Dal giorno del rientro di gennaio 2009 il vecchio Lance non ha vinto neppure una corsa. Chissà che dunque non mediti un colpaccio parziale al Down Under, prima del definitivo addio. Chiaro è che anche di questo Tour Down Under sarà ancora lui, Lance Armstrong, il personaggio con la P maiuscola.

Fonte: www.sportitalia.com

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