Campagnolo torna nel WT, con Cofidis

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Campagnolo torna nel World Tour nel 2025, in collaborazione con Cofidis e Look. Dopo un anno in cui la casa vicentina è rimasta ai box riporta il marchio della ruota alata nella massima divisione del ciclismo pro.


[Comunicato stampa] A partire dall’inizio di gennaio 2025, le biciclette della formazione francese saranno equipaggiate con componentistica Campagnolo: dal cambio Super Record Wireless alle ruote Bora ULTRA WTO.

L’anno sportivo si chiude non senza una notizia che in molti, nell’ambiente delle due ruote, si aspettavano e auspicavano. Nel 2025 Campagnolo “torna in gruppo” ai massimi livelli attraverso la partnership siglata con una delle più importanti formazioni del circuito World Tour: il Team Cofidis. 

L’azienda di Vicenza, infatti, ha firmato con la squadra francese un accordo per la vestizione completa delle bici LOOK Cycle in dotazione al team maschile e al team femminile, dal gruppo alle ruote. Un accordo che ha inizio col primo gennaio 2025 e avrà quattro anni di durata.

Una scelta da parte del Team Cofidis dopo un lungo periodo in cui i tecnici e i meccanici della formazione professionistica francese hanno testato, collaudato e scelto la componentistica Campagnolo, da implementare sulle biciclette LOOK, azienda partner della squadra. La collaborazione, infatti, vede un lavoro a più mani tra i tecnici della casa vicentina e i responsabili prodotto di LOOK che, con la supervisione dei meccanici della squadra, hanno identificato la configurazione ideale. 

La componentistica Campagnolo sulle bici LOOK.

Le biciclette LOOK saranno dotate del gruppo Super Record Wireless, la soluzione che offre una cambiata veloce e precisa e una frenata modulare e potente fondamentale per gestire le situazioni tipiche di gara. Questi i punti di forza individuati anche dai corridori. Il tutto completato da molteplici combinazioni tra cassette, corone e lunghezze pedivelle secondo le esigenze di ogni atleta. A supporto della squadra l’app MyCampy 3.0, il “centro di controllo” della bici, che permette di customizzare i settaggi, dalla selezione schermate alle modalità di cambiata, passando anche per la gestione del ciclocomputer.

Le bici della squadra saranno inoltre completate con le nuove ruote Bora ULTRA WTO che sono state scelte dai tecnici per l’elevata rigidità ottenuta con la raggiatura G3, che riduce al minimo la dispersione della potenza scaricata dal ciclista sulla bici. Anche per le ruote gli atleti potranno scegliere in base alle condizioni di gara tra i profili da 45 o 60mm che, grazie al canale 2-WAY FIT da 23mm, offrono eccellenti prestazioni aerodinamiche abbinate ai tubeless da 28 o 30 mm. I cuscinetti CULT delle ruote, inoltre, consentono una scorrevolezza impareggiabile come provano i numerosi test di laboratorio. E nelle gare a cronometro, i componenti del Team Cofidis utilizzeranno la ruota lenticolare Bora Ultra WTO TT, apprezzata dai corridori per la elevata rigidità e un peso di soli 930 grammi, naturalmente dotata dei cuscinetti CULT.

Campagnolo ha una storia lunga 90 anni, una forza del brand che sta anche nei numeri conquistati nell’agonismo di vertice, con una bacheca dove brillano, solo per fare alcuni esempi, ben 43 Tour de France e 30 Giro d’Italia, a cui si aggiungono 30 titoli Mondiali. Risultati straordinari ottenuti grazie a ciclisti di alto livello che hanno avuto a disposizione l’eccellenza produttiva dell’azienda di Vicenza, che in quasi un secolo di storia ha sviluppato e depositato oltre 1.600 brevetti internazionali. 

Campagnolo, dunque, rientra nel World Tour, l’ambiente nativo di un’azienda fortemente motivata a vivere da protagonisti il supporto fornito agli atleti impegnati nell’agonismo di vertice: un impegno che si tramuta in importanti investimenti fatti di studi approfonditi e test meticolosi, sperimentando e investendo su nuovi prodotti sempre più performanti.

Commenti

  1. Skardy:

    Bah più che circolo vizioso mi sembra assolutamente normale. Non è che all'estero Campagnolo è leader nelle vendite e solo in Italia quasi tutti montano Shimano o Sram. Solo che in Italia se ne parla perchè gli italiani (la maggior parte) che criticano Campagnolo semplicemente sarebbero felici di scelte meno miopi che consentano a Campagnolo di risalire la china e che non l'avessero portata dove è ora mentre all'estero se ne fregano proprio.
    Gli italiani hanno uno stipendio medio di gran lunga inferiore ad altre nazioni. Qualsiasi cosa collegato alla bdc ha costi immorali. Per il resto, non capisco perché alla notizia del gruppo montato di una squadra wt tutti debbano snocciolare i gruppi che hanno avuto sulla bici. Ha senso ?
  2. robeambro:

    Fare le foto col top di gamma WRL e poi dover usare il più economico Super Record S perché il top di gamma non ha le corone abbastanza grandi per i pro, non ha prezzo. Solite incomprensibili cagate by Campagnolo..
    Puoi montare le stesse corone del SR s anche sul SR. L'unico vincolo è il deragliatore, che devi utilizzare quello s con il doppio foro di posizionamento, altrimenti non riesci ad alzarlo abbastanza
  3. trecow:

    eh, ma la bici è una passione, il piacere del possesso, è come un gioiello, è come paragonare ad una motorbike del motomondiale ecc ecc... tutte robe che ho letto qui sul forum da utenti vari eh... io, la penso come te, per me è una bici, da corsa, che serve ad andare in bici - veloce per quel che sono le nostre possibilità fisiche - ed il resto sono cazzate fotoniche atte a giustificare l'aver speso fucilate d'euro... se funziona e va bene non vedo perchè non debba utilizzare una bici che si chiama "zinlin" con ruote xipan e cambio cincinlà che finita costa 1.200 euro e fa e va esattamente come l'ultimo top di gamma del wt che costa però 16.000 euro..... ah sì, la passione, il piacere del possesso, il gioiello, la bici come status symbol.... ah ha...

    poi ripeto da sempre e per sempre, giusto che esistano bici da 15.000 e più euro e che chi le compra ne sia più che felice, ma non può esistere che la massa, cioè le bici da 1.000 a 3.000 euro siano sparite.... vendi 2 bici top e 98 medie, e smetti di produrre bici medie? mah, commercialmente a me pare un suicidio...
    Molti qui commentano le politiche commerciali di campagnolo. Certo, come cittadino sono interessato (pur capendo poco nel merito) a cosa fanno le aziende nazionali, ma come consumatore, se trovo una cosa che mi conviene di più, non mi faccio scrupoli. Sta alle politiche dei brand italiani inventarsi "qualche cosa" per rispondere. Questa è la concorrenza, che dovrebbe portare a miglioramento tecnologico e diminuzione dei prezzi. In una situazione quasi di cartello di 2-3 aziende l'avvento dei gruppi elettronici ha portato ad una follia di prezzi, non può non arrivare qualcuno che ne approfitti.
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