tante domande, ti rispondo nel mio stile "email" , cioè in grassetto tra le righe
1) Da ciò che hai scritto tantissime volte, anche in risposta a una mia specifica domanda dell'anno scorso, si capisce che consideri allenamenti d'elezione per il miglioramento della forza esercizi come le partenze da fermo in salita (10"-30"), le "SFR" a 55/60 rpm tra la Z3 e la Z4 e, penso, allenamenti similari come, ad esempio, tratti in pianura, magari su falsopiano, a basse frequenza di pedalata (diciamo 70 ca.). Ora, ti chiedo: in quale periodo della preparazione ritieni vadano inseriti questi lavori?
richiami o "blocchi" con predominanza di richiamo su forza vanno, compatibilmente con esigenze di calendario, mantenuti durante tutto l'arco della preparazione. Ipotizzando una distribuzione GENERALE (=non specifica per il singolo atleta) con un andamento crescente ma già presente nella fase di preparazione di base con un culmine nel/i mesocicli pre fase agonistica. Il mantenimento deve essere variegato e specifico durante la stagione (= es un biker avrà necessità di un lavoro su rpm differenti, intensità di picco differenti, solo per fare 2 esempi, rispetto ad un granfondista)
È necessario avere già una buona base di allenamento per svolgerli?
GENERALMENTE sì, nel senso che non è un carico che può essere affidato a neofiti, sono informazioni che in ogni caso devo avere (e richiedo) in fase di pianificazione del programma
E, nel caso delle partenze da fermo, quali ritieni possa essere, in linea di massima, il range di carico specifico da rispettare (chiaro che il carico va poi modulato a seconda dell'atleta)?
il limite nelle ripetizioni/carico è soggettivo e sempre correlato a....quanto è sostenibile l'intensità utile prefissata per raggiungere un determinato miglioramento. Questi aspetti sono valutati in sede di analisi dati
Ti chiedo questo perché l'altro giorno, girando in rete, mi è capitato di leggere uno schema di allenamento (non dico di chi) in cui, a parte il fatto che l'esercizio, una volta effettuata la partenza da fermo, si protraeva per un tratto variabile fra i 500 e i 1000 m, partendo dalle 11 "ripetizioni" della prima settimana si arrivava, all'ottava settimana, a consigliare qualcosa come 40 partenze da fermo!!! Ecco, sinceramente mi è sembrato un po' eccessivo, e vorrei che mi chiarissi le idee a riguardo.
come ogni programma generico era probabilmente e puramente indicativo, sicuramente il tasso di carico tra 1^ e 8^ settimana è sostenuto (!!).
40x500m sono comunque un lasso di tempo di lavoro specifico spesso difficile da sostenere già all'atto pratico prima ancora che per un principio di specificità/utilità
Inoltre, pensi che in una seduta dedicata a partenze da fermo di questo tipo, che rappresentano già un lavoro molto impegnativo, sia possibile inserire altri lavori (es. fondo medio, salite percorse a ritmo regolare) o sia preferibile fare il resto dell'allenamento in z2?
generalmente meglio focalizzarsi su un lavoro specifico per seduta a meno di casi particolari. Il principio resta sempre quello che non esiste un numero predeterminato di ripetizioni ottimali, esiste una progressione nel carico (# ripetizioni, densità recuperi) che deve portare il più possibile (e questo è l'aspetto più complicato della preparazione, avvantaggiato però da riferimenti oggettivi come potenza) ad uno stimolo effettivo e quindi né sovra né sottostimato.
In tal senso si pone la grande utilità di una valutazione oggettiva del lavoro svolto (mis. di potenza)
2) Visto che questo è il periodo in cui ogni amatore comincia a pianificare la stagione successiva, vorrei farti una domanda sull'utilizzo dei vari mezzi di allenamento nei vari periodi in cui si suddivide la stagione (periodo di preparazione generale, speciale, agonistico). In un tuo vecchio post scrivevi che preferisci impostare la prima fase della preparazione con lavori "ad ampio spettro" (lavori sulla tecnica di pedalata, Z3 senza esagerare, lavori di forza, addirittura un po' di Tabata, etc.). Ecco, come pensi che vadano modulati questi lavori nei vari periodi di preparazione e in quello agonistico e, se si fanno già dei lavori a una certa intensità (vedi Tabata) in preparazione generale, in che modo le fasi successive della preparazione, che dovrebbero essere più impegnative, differiscono dalla prima?
la scelta dei lavori specifici è soggettiva e legata a specificità di obiettivi che, anche se eventualmente non noti nel dettaglio, devono essere già indicativi (es. non partendo pensando di fare al meglio x GF e poi puntare a x gare XC nel pieno della stagione).
Generalmente non prevedo Serievel (mod a Tabata) in fase di preparazione generale, periodo che deve prevedere come obiettivo generico (e spesso utile per la maggioranza degli atleti in questa fase) di 1) miglioramento potenza lipidica 2) con polarizzazione di carico e richiami già presenti su Z4, più raramente su Z6 3)fase preparativa su "punti deboli" emersi da periodo/stagione/dati precedenti
Detto ancora in altri termini, come collochi cronologicamente gli allenamenti prima citati ed altri come HoP, ripetute in soglia o sotto la soglia, etc.?
senza schemi stringentemente generici, ognuno di noi ha esigenze differenti ma per avere un esempio grafico e concreto della distribuzione del carico (in un atleta di elevato livello), questo è un esempio dettagliato.
Quello che ho applicato nella sua programmazione (e visti i risultati... anche crescita) non è applicabile tout court ad alti atleti. La programmazione di carico deve avere un'impostazione di base ma poi è SEMPRE un processo molto dinamico, e ciò è possibile grazie a 1)corretto e non ridondante feedback dell'atleta e 2) eventuale analisi dati
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