Questa è una mala interpretazione della realtà. Nella comunità scientifica, quella esperta di genetica, quella che pubblica, quella che non chiacchiera in TV, non c'è alcun minimo dubbio sul fatto che il virus sia naturale. Questo non va confuso con gli studi sul virus in sé, ovvero come si comporta, come si diffonde, come colpisce l'uomo, come si combatte ecc... su cui la ricerca è in corso e su cui ci sono ovviamente ancora più domande che risposte.
Io mi metto nei panni dei genetisti che sono costretti a spiegare a gente "comune" che corre con la fantasia (chiamiamola così), concetti di una complessità enorme, con la certezza di non essere capiti, né creduti. Io lavoro in tutt'altro campo, mi occupo di intelligenza artificiale. A me viene da sorridere quando leggo gente che non ha idea di cosa sia un algoritmo, di cosa sia un linguaggio di programmazione, di cosa sia una macchina di Turing, che probabilmente non sa nemmeno cosa ci sia in quella scatola che chiamano "PC", commentare cose di informatica costruendoci complotti intorno. Io rido, e allo stesso tempo mi rendo conto che nemmeno in 10 anni riuscirei a fargli capire che stanno dicendo delle fregnacce, semplicemente perché io a mia volta ci ho messo più di 20 anni per acquisire certe conoscenze, e loro non avranno mai gli strumenti per capire veramente. Una volta la gente aveva più umiltà e capacità di capire di non sapere. Ora invece tutti sono convinti di sapere, solo perché hanno letto un articolo di giornale o visto un video su YouTube. Sono tutti convinti di avere le competenze per dire se tizio ha ragione, o è caio ad avere ragione. Questo è il vero problema.