Non "per forza", ma "anche". Nei modi e nella misura che ti servono visto che evidenziano aspetti diversi dell'affaticamento (altrimenti ad esempio disporresti indefinitamente di CP, e così non è). Hai due aspetti da gestire, potenza e durata.Però chi mi conferma che l'allenamento per "l'affaticabilità muscolare" va per forza preso sul lungo?
Sembra che tu stia mettendo come pre-requisito una certa successione di intensità, che può al limite essere utile per un aspetto estensivo ma che senza un analoga attenzione alle intensità superiori non può essere soddisfacente: ambiti di intensità differenti con aspetti coinvolti che intervengono in modo parzialmente differente, quindi non si escludono ma si integrano.Cioè, secondo questo ragionamento (che non lo ritengo errato, anzi) arrivare ad esempio (esempi) a 4h in z2 mi consentirà una base muscolare di 3h in z3, 2h in sweet spot, 1h piena in ftp, 20' pieni in mmp20, 5' pieni in mmp5.
Io ho solo scritto che la risposta a certi stimoli è necessariamente più "lenta" di altri, ma non è detto che ciò non sia utile.
"Quando si pensa per categorie si sottovaluta quanto sono differenti due elementi che cadono nella stessa categoria, e si sopravvalutata quanto differenti essi siano quando capita esserci un confine fra di loro" :)Se da un lato teoricamente è fattibile, dall'altro sono comunque tanti step prima di arrivare ai miei sforzi-specifici: non si può prendere questa affaticabilità da step intermedi? Esempio al posto di concentrarmi nel portare la z2 a 4h mi concentro a portare la SS a 2h...
O dici che è obbligatorio avere una z2 di 4h per ottenere una ss a 2h?
Sempre :) Dipende da cosa ti serve: non sei tu a doverti adattare ad uno schema, è lo schema che deve adattarsi a te :)Quanto è fattibile partire dalle "mezze misure" al posto del classico "fare fondo e poi costruire"?
Una faticaccia(quante domande difficili che ti pongo.. )