Che poi la ricarica di glicogeno muscolare/epatico è una bella teoria che da mettere in pratica non è così banale...non è esattamente come attaccare il telefonino alla presa per caricare la batteria!lo stoccaggio glicogeno epatico e muscolare NON segue regole "allometriche" ossia non vi è una lineare proporzionale ad un maggiore incremento dei volumi corporei e anche l'assorbimento esogeno (fondamentale per attività dove i serbatoi glicogeni vanno a deplezione) è uguale per soggetti di peso differente: https://www.mysportscience.com/post/2015/02/04/do-heavy-athletes-need-more
Motivo, non secondario, per cui no, non necessariamente l'atleta con W assoluti > ad un altro ha vantaggi considerando che
a) il limite primario nella prestazione in salita/attività non isovelocità (= quando ci sono continue accelerazioni e cambi di ritmo) è W/Kg (e qui l'atleta meno pesante, a parità o anche leggermente inferiori W assoluti*, è sempre avvantaggiato);
b) il limite nella prestazione quando il fattore primario è W/Kg è la termoregolazione e...anche in questo caso è avvantaggiato il soggetto meno pesante* perché a parità di W/Kg dissipa meno "calore" ** con effetti vantaggiosi anche nella percezione dello sforzo (e ulteriore vantaggio in situazioni di temperatura ambientale elevata); ** ricordando che il ciclismo, sia pure attività fisica tra le più efficienti nel movimento....ha un'efficienza del 25% ossia "solo" il 25% dell'energia chimica dei substrati energetici (acidi grassi e cho) diventa lavoro meccanico...il resto (75% per arrotondamento in difetto) si dissipa in calore. Questo 75% crea una notevole differenza nella termoregolazione tra un soggetto "più piccolo" che viaggia a 300W e uno "più grande" a 400W, aggravato dal fatto che il rapporto superficie/volume avvantaggia il più piccino.
c) la maggioranza del tempo in una corsa in linea sia essa classica o una tappa, è in scia (aspetto tecnico) e qui le differenze tra un atleta con W assoluti > ad un altro si riducono, ma nel momento decisivo è sempre avvantaggiato l'atleta che poi ha le maggiori riserve glicogene (ricordate la storia dei ketoni?...ecco li usano per questo motivo, per preservare il più possibile queste riserve) quando la prestazione richiede quei DECISIVI e singoli momenti possibilmente risolutivi....W/Kg in salita W/cda*** in pianura (***motivo per cui anche un "piccolo" come Evenepeol se la cava egregiamente anche a cronometro).
Riguardo poi il problema della ricarica/mantenimento di glicogeno in corsa, io non dimenticherò mai la tappa con il colle delle finestre di Froome: la meticolosità con cui hanno preparato quella tappa, tutti i rifornimenti, la dice lunga su cosa vuol dire reintegrare e alimentarsi in corsa. Non è mangiare un panino o un gel, con cosumi superiori alle 1000 cal/ora, secondo me è scienza...legata ai differenti modi di assimilazioni degli zuccheri e ai tempi di svuotamento gastrico...