Come ben sa la frequenza è solo una variabile, dev'essere combinata a una geometria di campo (complesso e non campo semplice), ad una certa intensità, per un certo lasso temporale. Nell'articolo si parla di glicocalice cellulare e di canali a bassa ed alta soglia di attivazione, che hanno due valori soglia definiti, pertanto se ci si sincronizza con gli stessi, si può sfruttarlo come amplificatore. La sovrapposizione di pattern è pericolosa (quindi potrebbe far distorcere il segnale) se e solo se non si rispetta l'interazione elettrodebole.
di seguito le scrivo il principio.
Interazione elettrodebole
La teoria elettrodebole presenta una descrizione unificata di due delle quattro interazioni fondamentali della natura: l’elettromagnetismo e la forza nucleare debole. Anche se queste due forze sembrano molto deboli alle basse energie della vita quotidiana, la teoria le modellizza come due aspetti differenti della stessa forza: al di sopra dell’energia di unificazione, dell’ordine di 10² GeV, diventano una singola interazione elettrodebole. Il modello standard (MS) è una teoria che descrive tutte le particelle elementari ad oggi note e tre delle quattro forze fondamentali note, ossia le interazioni forti, quelle elettromagnetiche e quelle deboli (queste ultime due unificate nell’interazione ultradebole). Si tratta di una teoria di campo quantistica, coerente sia con la relatività speciale che con la meccanica quantistica. Ad oggi le previsioni del MS sono state in larga parte verificate sperimentalmente con un’ottima precisione. I campi elettromagnetici endogeni sono campi ultradeboli fluttuanti, derivati dalle variazioni di campo elettrico date da dipoli variabili, intra ed extra cellulari, in reazione alle dinamiche di flusso ionico e dalla loro interazione con le proteine polari. Sono campi a variazione continua e analizzabili sono con sistemi matematici non-lineari. La loro non-linearità è strettamente legata alla non-linearità del flusso ionico. Data la loro intensità, nell’ordine dei picoTesla e nanoTesla, essi possono essere influenzati da dispositivi esterni, con cui tendono a creare un equilibrio (Y. Zimmels 1990). Questo equilibrio lo si può analizzare tramite la fisica stocastica. I campi elettrci endogeni sono responsabili, in parte, assieme alle cariche libere delle proteine e agli stati di attivazione delle molecole di acqua (E. Del Giudice 1995), della buoyancy elettromagnetica del citosol, ossia la capacità del sol di far fluttuare le micro particelle cariche. Anche questa è una caratteristica fisica del citosol che determina la sua densità relativa (M Namba et al 2000).
Tutto ciò ci aiuta meglio a comprendere come, essendo i campi endogeni talmente sottili da essere fortemente condizionabili, basta un’infinitesima quantità di energia ( rappresentata in questo caso dal dispositivo ad argento micronizzato con metodica di vaporizzazione al plasma) per far adeguare il lavoro cellulare alle condizioni presenti momento per momento (SJ Williamson 1990).
Credo che l'intento del trial fosse dimostrare clinicamente un decremento del lattato e una riduzione della frequenza cardiaca data dalla diminuzione dell'impedenza tissutale. per ripeterlo basta prendere i prodotti e fare un test del lattato, oppure un'analisi al cardiofrequenzimetro e misurare i bpm su un percorso definito, con e senza patch.