Io sono un cliente che è stato sempre trattato bene dai venditori, perché parto dal presupposto che non sia vero lo stupidissimo detto 'il cliente ha sempre ragione'. Ognuno deve saper fare, con buona educazione, la sua parte. Ho assistito a scene in cui il cliente si è comportato da gran cafone, pretendendo quello che non poteva pretendere, e scene in cui la situazione si è ribaltata. La differenza, però è che il venditore cafone viene messo alla gogna, giustamente, perché facilmente identificabile, mentre il cliente cafone rimane anonimo. Non pretendendo oltre quello che mi spettava, ho sempre ottenuto più di quello che mi spettava, perché di fronte ci sono esseri umani a cui non piace, mestiere o non mestiere, essere presi per il collo solo perché "i soldi li ho io".
Il negozio fisico può costare di più, ma se si ha l'accortezza/buona educazione di stabilire un buon rapporto personale, si ottengono dei benefici, quale la soluzione di un problema anche se stanno tirando già giù la serranda, etc. Ovviamente non con tutti è così e sta all'intelligenza del compratore saper distinguere tra venditore e venditore.
Tempi di attesa.
Ho atteso tre mesi per avere una Dogma F12 disk.
Tantissimi anni fa ti prendevi una Bianchi di qualunque colore purché (come diceva Henry Ford) fosse celeste. Piccola, media, grande. Non esistevano dieci misure di manubri, cinquanta forme di sella, scelte di rapporti, di tipi di freno,
ruote e tipologia di copertura etc. Tutte cose che non possono essere a magazzino perché avrebbero costi impossibili e rimanenze il cui costo non potrebbe che ricadere sul prezzo che già è molto elevato.
Io ho potuto scegliere, oggi, il colore tra una decina di opzioni, la misura tra 16 taglie, il gruppo tra una decina di possibilità, i rapporti e le lunghezza pedivelle, la sella e il manubrio tra innumerevoli combinazioni di misure. In più mi hanno ritirato senza batter ciglio la mia F10, quotandola molto onestamente.
Avrei potuto prendere qualcosa già presente in negozio (ho avuto una simile fortuna in passato, quando per puro caso, quello che volevo era già disponibile) ma non avrei barattato uno sconto (che avrebbe comunque comportato un prezzo importante) con una bici che non rispondesse ai miei desideri.
Per le auto è lo stesso. Se devi comprare un mezzo utilitario, prendi quello che c'è, ma se quell'auto è un oggetto di piacere (come la bici è un oggetto di piacere), ti armi di santa pazienza e attendi il necessario perché ai tuoi soldi corrisponda quanto desideri.