Grande Tizlookqui
[URL="http://vimeo.com/13485148"][url]http://vimeo.com/13485148[/URL][/URL]
si vedono piu o meno gli stessi ambienti fotografati da SerPecora.
Grande Tizlookqui
[URL="http://vimeo.com/13485148"][url]http://vimeo.com/13485148[/URL][/URL]
si vedono piu o meno gli stessi ambienti fotografati da SerPecora.
Ho capito,ma è un pò come se mia madre desse la sua ricetta delle sue lasagne ad una vicina di casa.di italiano è rimasta soprattutto la fase di sviluppo e progettazione dei prodotti, e non è poco
tra l'altro la sede storica è giusto fuori dalla mia università e non l'ho mai saputo
interessa anche a me per un telaio piu' moderno che esce dal reparto corse.
qualcuno ha informazioni?
Qualcuno sa come si fa per il servizio restauro? (e magari quanto costa?)
Ho guardato sul sito e non ne parlano. (oppure non ho trovato io)
Ho una affascinante trentenne che avrebbe bisogno di rinfrescarsi il trucco.
Voglio associarmi agli elogi (in quanto possessore di una Bianchi) fatti a Ser Pecora per l'ottimo articolo espletato in maniera molto completa.La prossima volta però posta l'articolo nella sezione adeguata:rosik:....cioè in Taverna
Come al solito un servizio impeccabile. Grazie per averlo realizzato.
Al riguardo volevo chederti un particolare, sapevo che il gruppo cycleurope, a cui appartiene il marchio Bianchi, è di proprietà della famiglia di un emigrante italiano di origini pugliesi (precisamente di Taranto). Se ciò corrisponde al vero gli appasionati possono stare tranquilli perchè il marchio pur appartenendo ad una multinazionale europea è controllato ed amministrato da imprenditori di origini italiane.
Imprenditori che anni fà anno acquistato il marchio dalla Piaggio e che a quanto mi risulta riservano all'azienda di treviglio un'attenzione particolare.
Gent.mo Ser Ser Pecora, potresti cortesemente verificare questa notizia?
Grazie matteo
Si, è la storia di una famiglia di emigranti partiti senza il becco di un quattrino, ora si ritrovano a gestire un vero impero: la Grimaldi Industri Ab per l'appunto (che controlla Cycleurope AB che ha sede a Stoccolma in Svezia e fa da holding a Cycleurope UK LTD, Cycleurope France SA, Cycleurope Italia SRL, Cycleurope Deutschland GmbH, e poi Cycleurope Denmark, Sweden-Varberg, Finland, Norway, USA, Japan. Tra questi ci sono i 5 impianti produttivi in Europa che si occupano dei marchi Bianchi, Crescent, DBS, Everton, Gitane, Kildemoes, Legnano, Micmo, Monark, Puch, e Spectra). Il gruppo che fa capo al 100% alla famiglia (Papà Salvatore classe 1945 e il figlio Tony classe 1966 sono gli unici azionisti) gestisce un giro d'affari che si aggira sui 950 milioni di euro a fronte di 6.200 dipendenti a busta paga nelle più svariate attività. Non ultimo quello delle biciclette.
Un altro dato, giusto per avere un'idea circa le qualità, le capacità e lo spessore di certe persone, sotto tutti gli aspetti: nonostante la gestione Piaggio si fosse tradotta in perdite per 20 miliardi di lire in Italia, più altri due milioni di dollari negli Usa, l'amore e l'impegno di Tony Grimaldi per l'azienda FIV EDOARDO BIANCHI SPA (visto che fu proprio lui a sponsorizzarne l'acquisto nel 1997) fece sì che dopo due anni l'azienda era risanata e dopo quattro tornò all'utile. Segue il riassetto societario, che si è tradotto nella costituzione di due nuove aziende, la Cycleurope Italia SRL (l'Outlet di Treviglio per es. ha appunto questa ragione sociale) e la Bianchi International (il Reparto Corse) attiva nel settore corse e alto di gamma, entrambe controllate al 100% dalla capogruppo svedese.
Per finire il discorso sui Grimaldi: nonno Saverio, marinaio di professione, era nato in Sicilia. In seguito si sarebbe trasferito in Puglia e qui si sarebbe accasato con una ragazza di Taranto. E a Taranto sarebbe nato Salvatore nel 1945, dove avrebbe trascorso i primi sette anni di vita. Nel 1952 il nonno, visto che la ditta svedese Asea cercava personale proprio in Italia, decise di accettare quel lavoro. Così, in men che non si dica, la famiglia si trovò catapultata a Vasteras, un paesino a un centinaio di chilometri da Stoccolma. E qui Salvatore è cresciuto. Dopo aver frequentato un istituto tecnico, Salvatore venne assunto come operaio alla Volvo di Koping, cittadina a 150 chilometri dalla capitale dove il colosso svedese produceva e produce componenti. Ci sapeva fare e ben presto si sarebbe guadagnati i galloni di istruttore nell'ambito della rettifica e finitura dei pezzi. Salvatore si è sposato con una svedese (la Sig.ra Eva Swartz che proviene da una famiglia di autori e si occupa di televisione cultura e comunicazione) e ha avuto due figli: Tony e Eva.
Tony a sua volta ha sposato una svedese, Ritva, dalle quale ha avuto Bianca (ma guarda un pò!)e Gabriel.
Intraprendente com'era nel 1970 papà Salvatore decise di mettersi a produrre, ma senza licenziarsi, componenti "rettificati" per la stessa Volvo. E lo fece lavorando di notte nel garage di casa e inventandosi una piccola aziendina, la Grimaldi Mekaniskas, tuttora attiva nella meccanica di precisione. Si mise così a far quattrini, tanto che a partire dai primi anni 80 avrebbe via via acquistato una decina di aziendine, a loro volta in buona parte fornitrici della Volvo. Oggi Salvatore già Presidente di Confindustria svedese, è il "miglior capitano dell'industria svedese"; Presidente del gruppo Grimaldi Industri AB; "re delle bicilette" (la Cycleurope AB è riconosciuta come la più importante holding mondiale nel settore del ciclismo). Tra i vari riconoscimenti ricevuti, segnaliamo la massima onoreficienza svedese per i meriti acquisiti nel mondo del lavoro da re Carlo XVI Gustavo e la Laurea Honoris causa conferitegli dal Politecnico malardalens Hogskola mdi Vaseras. Tra le altre cose è l'inventore di un bonificatore dell'aria da particelle di olio.
Si, è la storia di una famiglia di emigranti partiti senza il becco di un quattrino, ora si ritrovano a gestire un vero impero: la Grimaldi Industri Ab per l'appunto (che controlla Cycleurope AB che ha sede a Stoccolma in Svezia e fa da holding a Cycleurope UK LTD, Cycleurope France SA, Cycleurope Italia SRL, Cycleurope Deutschland GmbH, e poi Cycleurope Denmark, Sweden-Varberg, Finland, Norway, USA, Japan. Tra questi ci sono i 5 impianti produttivi in Europa che si occupano dei marchi Bianchi, Crescent, DBS, Everton, Gitane, Kildemoes, Legnano, Micmo, Monark, Puch, e Spectra). Il gruppo che fa capo al 100% alla famiglia (Papà Salvatore classe 1945 e il figlio Tony classe 1966 sono gli unici azionisti) gestisce un giro d'affari che si aggira sui 950 milioni di euro a fronte di 6.200 dipendenti a busta paga nelle più svariate attività. Non ultimo quello delle biciclette.
Un altro dato, giusto per avere un'idea circa le qualità, le capacità e lo spessore di certe persone, sotto tutti gli aspetti: nonostante la gestione Piaggio si fosse tradotta in perdite per 20 miliardi di lire in Italia, più altri due milioni di dollari negli Usa, l'amore e l'impegno di Tony Grimaldi per l'azienda FIV EDOARDO BIANCHI SPA (visto che fu proprio lui a sponsorizzarne l'acquisto nel 1997) fece sì che dopo due anni l'azienda era risanata e dopo quattro tornò all'utile. Segue il riassetto societario, che si è tradotto nella costituzione di due nuove aziende, la Cycleurope Italia SRL (l'Outlet di Treviglio per es. ha appunto questa ragione sociale) e la Bianchi International (il Reparto Corse) attiva nel settore corse e alto di gamma, entrambe controllate al 100% dalla capogruppo svedese.
Per finire il discorso sui Grimaldi: nonno Saverio, marinaio di professione, era nato in Sicilia. In seguito si sarebbe trasferito in Puglia e qui si sarebbe accasato con una ragazza di Taranto. E a Taranto sarebbe nato Salvatore nel 1945, dove avrebbe trascorso i primi sette anni di vita. Nel 1952 il nonno, visto che la ditta svedese Asea cercava personale proprio in Italia, decise di accettare quel lavoro. Così, in men che non si dica, la famiglia si trovò catapultata a Vasteras, un paesino a un centinaio di chilometri da Stoccolma. E qui Salvatore è cresciuto. Dopo aver frequentato un istituto tecnico, Salvatore venne assunto come operaio alla Volvo di Koping, cittadina a 150 chilometri dalla capitale dove il colosso svedese produceva e produce componenti. Ci sapeva fare e ben presto si sarebbe guadagnati i galloni di istruttore nell'ambito della rettifica e finitura dei pezzi. Salvatore si è sposato con una svedese (la Sig.ra Eva Swartz che proviene da una famiglia di autori e si occupa di televisione cultura e comunicazione) e ha avuto due figli: Tony e Eva.
Tony a sua volta ha sposato una svedese, Ritva, dalle quale ha avuto Bianca (ma guarda un pò!)e Gabriel.
Intraprendente com'era nel 1970 papà Salvatore decise di mettersi a produrre, ma senza licenziarsi, componenti "rettificati" per la stessa Volvo. E lo fece lavorando di notte nel garage di casa e inventandosi una piccola aziendina, la Grimaldi Mekaniskas, tuttora attiva nella meccanica di precisione. Si mise così a far quattrini, tanto che a partire dai primi anni 80 avrebbe via via acquistato una decina di aziendine, a loro volta in buona parte fornitrici della Volvo. Oggi Salvatore già Presidente di Confindustria svedese, è il "miglior capitano dell'industria svedese"; Presidente del gruppo Grimaldi Industri AB; "re delle bicilette" (la Cycleurope AB è riconosciuta come la più importante holding mondiale nel settore del ciclismo). Tra i vari riconoscimenti ricevuti, segnaliamo la massima onoreficienza svedese per i meriti acquisiti nel mondo del lavoro da re Carlo XVI Gustavo e la Laurea Honoris causa conferitegli dal Politecnico malardalens Hogskola mdi Vaseras. Tra le altre cose è l'inventore di un bonificatore dell'aria da particelle di olio.
Nemmeno io però, se lo era, un pò più orgoglioso sarei stato.Non voglio passare per quello che vuole a tutti i costi il made in Italy.
Se il telaio in Asia è migliore di uno fatto a Caspoggio,acquisto quello fatto in Asia,però mi spiace,tutto qui.
Infatti il mio prossimo telaio sarà probabilmente un Infinito color celeste mentre quello che ho adesso è un De Rosa che arriva anch'esso dall'Asia ma la cui sede è a 3km da casa mia.
Nemmeno io però, se lo era, un pò più orgoglioso sarei stato.
orgoglio a parte, che ci sta pure se vuoi, avresti contribuito a pagare lo stipendio di uno che paga le tasse e i contribuiti nelle casse del tuo erario e del tuo istituto di previdenza, quindi non solo cose astratteNemmeno io però, se lo era, un pò più orgoglioso sarei stato.
Io invece stavo pensando..di prendere la cittadinanza cinese, così finalmente avrò il telaio costruito dai miei compaesani
Bravo, più che veroorgoglio a parte, che ci sta pure se vuoi, avresti contribuito a pagare lo stipendio di uno che paga le tasse e i contribuiti nelle casse del tuo erario e del tuo istituto di previdenza, quindi non solo cose astratte.
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