Giro 101: Viviani, poker sotto la pioggia

Iseo, 23 maggio 2018 – Elia Viviani (Quick-Step Floors) ha conquistato un’altra vittoria in volata in condizioni difficili ad Iseo davanti al suo rivale per la Maglia Ciclamino, Sam Bennett (Bora – Hansgrohe) e Niccolò Bonifazio (Bahrain – Merida). La gara è stata disputata su un terreno ondulato, caratterizzata da molti attacchi e con pioggia battente nel finale. Simon Yates (Mitchelton – Scott) ha conservato la Maglia Rosa per il dodicesimo giorno di fila prima delle ultime tre tappe di montagna ed il gran finale a Roma.

RISULTATO FINALE
1 – Elia Viviani (Quick-Step Floors) – 149,5 km in 3h19’57”, media 44,861 km/h
2 – Sam Bennett (Bora – Hansgrohe) s.t.
3 – Niccolò Bonifazio (Bahrain – Merida) s.t.
4 – Danny Van Poppel (Team Lotto NL – Jumbo) s.t.
5 – Jens Debusschere (Lotto Soudal) s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1 – Simon Yates (Mitchelton – Scott)
2 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 56″
3 – Domenico Pozzovivo (Bahrain – Merida) a 3’11”
4 – Chris Froome (Team Sky) a 3’50”
5 – Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) a 4’19”

MAGLIE

  • Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Simon Yates (Mitchelton – Scott)
  • Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo – Elia Viviani (Quick-Step Floors)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Simon Yates (Mitchelton – Scott), maglia indossata da Giulio Ciccone (Bardiani CSF)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Eurospin – Miguel Angel Lopez (Astana Pro Team)

LE PILLOLE STATISTICHE

  • 4a vittoria di tappa per Elia Viviani in questo Giro, lo stesso bottino del suo compagno di squadra Fernando Gaviria l’anno scorso. L’ultimo velocista italiano con 4 vittorie nello stesso Giro era stato Alessandro Petacchi nel 2005 (Ravenna, Rovereto, Lissone, Milano).
  • Per la terza volta in questo Giro, Niccolò Bonifazio termina terzo (Praia a Mare, Imola, Iseo): sono i suoi unici piazzamenti fra i primi tre nella Corsa Rosa.
  • 12a Maglia Rosa per Simon Yates: tra gli atleti in attività solo Vincenzo Nibali (21) e Tom Dumoulin (17) sono stati al comando del Giro per più tappe. È la 18a Maglia Rosa per la Gran Bretagna, che eguaglia l’Irlanda all’undicesimo posto di tutti i tempi.

CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa Elia Viviani ha dichiarato: “La mia decima vittoria della stagione e la quarta al Giro d’Italia confermano il livello raggiunto da quando sono entrato in Quick-Step. Ho dubitato di me solo ad Imola, dove ho avuto una brutta giornata, ma sono venuto qui con una squadra molto ben preparata, completamente costruita per farmi vincere tappe. Oltre a queste vittorie la Maglia Ciclamino era e rimane il mio obiettivo principale della stagione. Stamattina ero abbastanza nervoso perché sapevo che era un’occasione unica per Sam Bennett di portarmi via la Maglia. Abbiamo optato per una tattica difensiva, dapprima siamo rientrati dopo le salite per poi condurre in testa la volata. Nel finale il mio treno ha funzionato. Altre volte non era andata così, in particolare Fabio Sabatini ha avuto una gomma a terra prima della mia seconda vittoria ad Eilat e un problema meccanico prima della mia terza vittoria a Nervesa della Battaglia. Oggi lui ha fatto la differenza per la mia volata”.

La Maglia Rosa Simon Yates ha dichiarato: “Mi aspettavo una giornata molto più facile. È stata una tappa molto veloce. Tutti cercavano la fuga. C’erano anche squadre che volevano la volata. Non abbiamo reso la gara difficile ma le altre squadre lo hanno fatto perché non erano mai contente della composizione delle fughe. A noi le fughe andavano bene, agli altri no e si è arrivati allo sprint. Nei prossimi tre giorni marcherò principalmente Tom [Dumoulin] e gli altri rivali in Generale. La fine si avvicina. Mentre i giorni passano, sento che mi sto avvicinando alla vittoria, anche se so che i giorni difficili stanno arrivando. La salita finale di domani a Prato Nevoso è l’unica che conosco di quelle delle ultime tappe, mi aspetto che finalmente arrivi una fuga”.

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