Da Budapest a Milano, ecco il 103^ Giro d’Italia

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Milano, 24 ottobre 2019 – 3 cronometro individuali (per un totale di 58,8 km), 6 tappe di bassa difficoltà adatte ai velocisti, 7 di media difficoltà e 5 di alta difficoltà caratterizzeranno il percorso dell’edizione 103 del Giro d’Italia. Saranno 7 gli arrivi in salita, compresa la cronometro iniziale di Budapest. Frazione conclusiva, con una prova contro il tempo, da Cernusco sul Naviglio a Milano che per la 78esima volta ospiterà la tappa conclusiva.
La Cima Coppi sarà lo Stelvio con i suoi 2.758 metri. La Wine Stage di questa edizione sarà la cronometro del Prosecco Superiore da Conegliano a Valdobbiadene (territorio che dal 2019 è entrato a far parte del patrimonio Unesco). Per la prima volta nella storia della Corsa Rosa, una tappa partirà all’interno di una base militare, da Rivolto, sede del 2° Stormo dell’Aeronautica Militare. Un anno importante per la base friulana: nel 2020 si celebrerà anche la 60^ stagione della Pan (Pattuglia Acrobatico Nazionale) e delle Frecce Tricolori. L’arrivo a Rimini ricorderà il grande regista Federico Fellini nel centenario della nascita. 45.000 saranno i metri di dislivello totale della corsa. Quella dall’Ungheria sarà la 14^ partenza dall’estero per il Giro d’Italia e la prima da un Paese dell’Est Europeo.

21 tappe tra l’Ungheria e l’Italia (dal 9 al 31 maggio) per incoronare il vincitore del Giro d’Italia e mostrare al Mondo molti siti Patrimonio dell’Unesco e molte altre bellezze del territorio italiano, sia in partenza che in arrivo di tappa che lungo il percorso. Da Budapest con il suo quartiere del Castello fino a Milano con il Cenacolo di Leonardo passando per la seconda tappa ungherese con l’Abbazia di Pannonhalma e quindi per la Sicilia (con il Duomo di Monreale, la Valle dei Templi di Agrigento e l’Etna); la Puglia con il Monte Sant’Angelo e la Foresta Umbra; l’Emilia Romagna dove la corsa sfiorerà Ravenna; il Veneto con il sito di Arquà Petrarca e le Colline del Prosecco Superiore e infine con l’unicità delle Dolomiti che dal 2009 sono Patrimonio Mondiale dell’Umanità e che interesseranno la corsa attraverso tre Regioni (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige).

GRANDE PARTENZA DALL’UNGHERIA
Sarà l’Ungheria sabato 9 maggio, con la tappa di apertura a cronometro per le vie di Budapest di 8,6 km e due tappe per velocisti nel nord del Paese, a lanciare il Giro d’Italia 2020. La carovana rosa poi si trasferirà in Sicilia dove, martedì 12 maggio, inizierà la sua risalita verso il traguardo finale di Milano.

PRIMA SETTIMANA IN ITALIA
La Monreale–Agrigento di 136 km aprirà il trittico di tappe nella Regione Siciliana. Mercoledì 13 primo arrivo in quota del Giro con la Enna-Etna (Piano Provenzana 1.775 m) di 150 chilometri. Una salita inedita, già scalata in parte nel 2011, attaccata da nord (Linguaglossa) per giungere a Piano Provenzana. Giovedì 14 ultima tappa sull’isola da Catania a Villafranca Tirrena per poi ripartire il giorno successivo, in Calabria, da Mileto e giungere dopo 223 km a Camigliatello Silano (lunga salita finale di 22 km con pendenze dolci). Sabato 16 maggio frazione dedicata alle ruote veloci del gruppo da Castrovillari a Brindisi. Tappa mossa, la nona, soprattutto nella parte finale, che porterà il gruppo da Giovinazzo a Vieste (circuito finale di 12,7 km). Lunedì 18 ecco il primo giorno di riposo.

SECONDA SETTIMANA
Si parte con una tappa mossa, in Abruzzo, tra San Salvo e Tortoreto Lido di 212 km. Tra le Marche e l’Emilia Romagna si snoda la tappa 11, mercoledì 20 maggio, da Porto Sant’Elpidio a Rimini. Il giorno successivo partenza e arrivo a Cesenatico con un percorso insidioso che ricalca quello della Gran Fondo Nove Colli giunta alla sua 50^ edizione. Da Cervia a Monselice per la tappa numero tredici; 190 chilometri che porteranno il gruppo dall’Emilia Romagna al Veneto dove, sabato 23 è in programma la cronometro da Conegliano a Valdobbiadene. Una prova contro il tempo molto impegnativa di 33,7 km (che prevede nella prima parte lo strappo duro di Ca’ del Poggio) tra le colline del Prosecco Superiore che da quest’anno sono diventate patrimonio dell’Unesco. Dalla base aerea di Rivolto, quella delle Frecce Tricolori, partirà domenica 24 una tappa chiave nell’economia della Corsa Rosa. L’arrivo è posto a Piancavallo (che sarà anche la Montagna Pantani) dopo aver scalato Sella Chianzutan, Forcella di Monte Rest e Forcella di Pala Barzana. Lunedì 25 è previsto il secondo e ultimo giorno di riposo a Udine.

TERZA E ULTIMA SETTIMANA
Si entra nella settimana decisiva del Giro con una tappa che si sviluppa interamente nella Regione Friuli. Partenza da Udine e arrivo a San Daniele del Friuli con nel finale il Monte Ragogna – da scalare tre volte – compreso nei due giri di circuito di 27 km. Mercoledì 27 maggio partenza da Bassano del Grappa e arrivo a Madonna di Campiglio dopo 202 chilometri. Tappa che prevede oltre 5.000 metri di dislivello con l’inedita Forcella Valbona, il Monte Bondone dal versante di Aldeno e il Passo Durone prima del traguardo. La 18^ frazione da Pinzolo ai Laghi di Cancano (arrivo inedito) nel Parco Nazionale dello Stelvio risulterà una delle più dure della Corsa Rosa. Si parte subito in salita per affrontare Campo Carlo Magno, quindi Passo Castrin e il Passo dello Stelvio (Cima Coppi) dal versante di Prato allo Stelvio. Dopo la discesa si attacca subito la salita per i Laghi di Cancano. Venerdì 29 la tappa più lunga del Giro da Morbegno ad Asti, 251 km, strizza l’occhio per l’ultima volta ai velocisti. Tappa mozzafiato la 20^ da Alba a Sestriere (Tappa Bartali). Si parte subito con il naso all’insù verso i 2.744 m del Colle dell’Agnello. Sconfinamento in Francia per affrontare il Col d’Izoard. Rientro in Italia dal Monginevro per affrontare la salita finale di Sestriere dal versante di Cesana Torinese. Gran finale, domenica, con la cronometro individuale da Cernusco sul Naviglio, Città Europea dello Sport 2020, a Milano in Piazza Duomo sotto la Madonnina. Crono piatta di 16,5 chilometri per chiudere questa 103^ edizione.

GIRO D’ITALIA, LE 13 PRECEDENTI PARTENZE DALL’ESTERO

  • 1965    San Marino (Repubblica di San Marino)
  • 1966    Montecarlo (Principato di Monaco)
  • 1973    Verviers (Belgio)
  • 1974    Città Del Vaticano
  • 1996    Atene (Grecia)
  • 1998    Nizza (Francia)
  • 2002    Groningen (Olanda)
  • 2006    Seraing (Belgio)
  • 2010    Amsterdam (Olanda)
  • 2012    Herning (Danimarca)
  • 2014    Belfast (Irlanda Del Nord)
  • 2016    Apeldoorn (Olanda)
  • 2018    Gerusalemme (Israele)

Commenti

  1. Mi lascia perplesso la mancanza del giorno di riposo dopo l'Ungheria.
    Se poi andiamo sul generale trovo assurda la partenza dall'estero, qualsiasi sia il paese che la ospita. 3 giorni che ogni anno sacrificano qualche regione a non essere nemmeno sfiorata dalla carovana.
    Almeno per un periodo si è fatto ogni 4 anni
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