Edoardo Faresin sospeso per doping

24

Edoardo Francesco Faresin, 25enne professionista italiano della squadra continental Zalf Euromobil Désirée Fior, è risultato positivo all’EPO (eritropoietina) secondo quanto riportato da NadoItalia, l’agenzia antidoping italiana:

“Il Tribunale Nazionale Antidoping, in accoglimento dell’istanza  proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare l’atleta Edoardo Francesco Faresin (tesserato FCI) per la violazione degli artt  2.1 e 2.2. (Sostanza riscontrata: Eritropoietina Ricombinante). Il controllo è stato effettuato  da  NADO Italia.”

Il ciclista è ora in attesa della chiusura del suo procedimento con una possibile sanzione di 4 anni o l’assoluzione.

La sua squadra ha rilasciato un comunicato:”la società Zalf Euromobil Désirée Fior è stata informata in data odierna dal Tribunale Nazionale Antidoping della sospensione cautelare dell’atleta Edoardo Francesco Faresin. La società prende atto di questo provvedimento e comunica che, in attesa che l’atleta in questione chiarisca la sua posizione attraverso tutti i necessari e opportuni accertamenti, non verrà rilasciato alcun commento in merito”.

Il padre di Edoardo è Gianni Faresin, professionista dal 1988 al 2004 con squadre come Lampre, Mapei, Liquigas e Gerolsteiner. Vincitore del giro di Lombardia nel 1995.

Commenti

  1. LIUL:

    e probabilmente fatto in microdosi non crea risultati tangibili, ormai è ampiamente superato. Di certo però qualcosa di nuovo nel ciclismo moderno c'è... le prestazioni fuori dal comune fanno riflettere
    Chiaro...però le "microdosi" di risultati tangibili ne hanno dati parecchi, per chi sa fare le cose come si deve e pianifica il tutto con largo anticipo perchè non si rilevano ma non danno nemmeno la "botta" che ti fa volare subito.
  2. martin_galante:

    Se devo fare una considerazione molto cinica, certo basata sulle pochissime informazioni che so di questa storia, ha fatto un uso piuttosto razionale del doping. Ossia, avendo capito che sostanzialmente non sarebbe riuscito a vivere come ciclista, ha preso dei rischi calcolati: se non mi beccano magari mi faccio notare, se mi beccano tanto ho ben poco da perdere in questo mondo.

    Diciamo che è un comportamento scorretto e disonesto, ma cinicamente sensato. Quello che io proprio non capisco del fenomeno doping, sono gli amatori (e per qualche verso anche gli atleti già affermati) che si dopano, danneggiando la propria salute, lo sport e la loro coscienza... Per guadagnare un bel niente.
    Un comportamento ancora più scorretto è quello dei camionisti che ti ammazzano, fanno il giro della trattoria, e poi se ne tornano in Germania. C'entra col discorso più o meno come gli amatori con 'sto tizio qui.
Articolo precedente

Bais, fuga da sogno

Articolo successivo

Healy, che numero!

Gli ultimi articoli in News