Dimentichi il fatto che il tachimetro non è un accessorio presente per legge sulle bicicliette.
Impossibile stabilire un limite di velocità per un mezzo che per legge non è dotato di tachimetro...
Non lo dimentico. Ma tutt'ora il codice è nebuloso, nel senso che non lo esprime in maniera precisa. In alcuni e pochi casi sono i comuni che stabiliscono dei limiti, ma dove non è affisso alcun limite di velocità, come nella stragrande maggioranza delle piste ciclabili, il ciclista dovrebbe pedalare ad andatura moderata perché se dovesse investire qualcuno il giudice di merito la prima cosa che andrà a verificare sarà la velocità del ciclista e se poteva evitare la collisione.
Quindi basterebbe aggiungere che il velocipede dovrà comunque procedere nella ciclabile a velocità tale da non costituire un pericolo per sé e per gli altri, con un limite fissato a 20 km/h. In caso la velocità sia più alta di tali soglie e possa arrecare danno a sé e agli altri, il velocipede sarà obbligato ad utilizzare la sede stradale.
Poi chiaro, questo apre il fianco a tutta una serie di controversie, perché il pedone investito, anche a velocità "moderata" per sua colpa perché fa un movimento che lo porta a non mettersi nelle condizioni di sicurezza tali da evitare la collisione, potrebbe comunque sostenere che il ciclista andava "forte" per avere il concorso di colpa, o poter dare la colpa completa al ciclista.
Ma alla fine di tutto, a noi come ciclisti amatoriali, interessa che non ci obblighino più ad utilizzare le ciclabili con i nostri mezzi.
Poi sarà chi redigerà il codice, magari confrontandosi con i codici europei degli altri Stati, che dovrà risolvere tutta una serie di questioni.