Bici da triathlon: freni a disco o no?

palix

Apprendista Scalatore
14 Settembre 2007
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conca fallata milano
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Bici
BMC Teammachine SLR 01 Disc, BMC Timemachine Road 01, Cervelo S3, BMC TT
@salvoemme è un telaio nero 2018 che ho fatto riverniciare.
Ho cambiato l'ultegra manuale per il di2 e le ruote (avevo zipp 303 e ho fatto mettere DT 80-60).
L'origine della discussione era se sospendere questo progetto rim e pensare direttamente al disco...
Vedremo, per un pò sono a posto.
Sono 1.79, taglia L.
 

salvoemme

Pedivella
30 Gennaio 2015
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Bici
nessuna
Ciao vi aggiorno.
Sono felicissimo e soddisfatto della bici. Quello che mi impressiona è soprattutto la guidabilità in discesa, riesce a darmi più feeling rispetto alla vecchia bdc (scott foil 10 con Zipp 303.) mi spiace solo che non sia disc, ieri a fine gire ho detto al mio compagno di uscite: "se dovesse venirmi in mente di venderla, fulminami".

Quindi l'idea adesso è fare gli upgrade di cambio e ruota post.

Volevo anche modificare lo stem, per abbassare e allungare in modo da tagliare un po' le prolunghe, ma non riesco a trovare la lista delle misure disponibili. Avete qualche consiglio o link dove posso trovare? Oppure devo andare in negozio? Grazie... Intanto mi sa che se riparla per il 2022
 

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slalomaro

Novellino
23 Dicembre 2013
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Bici
olmo impact
Salve, questa è la mia bici che uso x andare in pianura ed a volte con altri amici è capitato di fare percorsi con tratti in salita al 5/6 % con relative discese e nn ho avuto particolari difficoltà a percorrerle, quindi non vedo la necessità di avere specialmente su una bici da crono i freni a disco dato che si usano con basse altimetrie, nelle gare UCI di bdc quando fanno la prova cronometrata alcuni atleti usano le bici rim anche avendo a disposizione le db e come mai la Pinarello fa il suo Bolide con freni rim? poi ognuno ha le sue convinzioni e tali devono essere rispettate.
 

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EliaCozzi

Scalatore
2 Marzo 2016
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Mozzate (CO)
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Bici
Costelo Aeromachine, BTwin FC7, Workswell 226, Seraph TT-X2, Og-EVkin CF054
Salve, questa è la mia bici che uso x andare in pianura ed a volte con altri amici è capitato di fare percorsi con tratti in salita al 5/6 % con relative discese e nn ho avuto particolari difficoltà a percorrerle, quindi non vedo la necessità di avere specialmente su una bici da crono i freni a disco dato che si usano con basse altimetrie, nelle gare UCI di bdc quando fanno la prova cronometrata alcuni atleti usano le bici rim anche avendo a disposizione le db e come mai la Pinarello fa il suo Bolide con freni rim? poi ognuno ha le sue convinzioni e tali devono essere rispettate.
Da possessore di una bici da crono con freni rim, ti dico che se dovessi rifarla prenderei un telaio disc per questi motivi:
- la rim mi piace di più esteticamente, soprattutto perché ho l'occhio fisso sulla ruota anteriore e mi piace vederla simmetrica;
- avendo cerchi in carbonio ... anzi ruote in carbonio visto che sono entrambe razzate, ad ogni frenata un po' lunga il pensiero va immediatamente al rischio di danneggiare la pista frenante che, nel caso di ruote a razze, significa buttare tutta la ruota non solo il cerchio
- sebbene la utilizzi per fare tanta pianura in realtà spesso a fine giro il dislivello c'è e pure qualche discesa dove occorre frenare. Questo il giro di oggi:
1648416386444.png
- mi è capitata una gara sotto la pioggia .... ecco ... ho detto tutto: ruote in carbonio e freni rim, come dire bici senza freni

Ragion per cui, a mio modesto avviso, il disco vince 3 a 1.
 
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Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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Bici
Colnago V1-r
Da possessore di una bici da crono con freni rim, ti dico che se dovessi rifarla prenderei un telaio disc per questi motivi:
- la rim mi piace di più esteticamente, soprattutto perché ho l'occhio fisso sulla ruota anteriore e mi piace vederla simmetrica;
- avendo cerchi in carbonio ... anzi ruote in carbonio visto che sono entrambe razzate, ad ogni frenata un po' lunga il pensiero va immediatamente al rischio di danneggiare la pista frenante che, nel caso di ruote a razze, significa buttare tutta la ruota non solo il cerchio
- sebbene la utilizzi per fare tanta pianura in realtà spesso a fine giro il dislivello c'è e pure qualche discesa dove occorre frenare. Questo il giro di oggi:
Vedi l'allegato 336145
- mi è capitata una gara sotto la pioggia .... ecco ... ho detto tutto: ruote in carbonio e freni rim, come dire bici senza freni

Ragion per cui, a mio modesto avviso, il disco vince 3 a 1.

Che ruote hai? Io sulla TT monto le Bora WTO 60 e sulla bdc le 45 entrambe con pattini Campy rossi e tutti questi problemi non li ho mai avuti, anzi devo stare pure attento a non ribaltarmi in frenata, poi è vero che sul bagnato l'efficacia diminuisce ma non in modo che possa dire "senza freni", poi con la TT adotto un approccio di guida coerente con il mezzo, non mi metto mai in scia e non faccio la discesa della Cipressa a 100Km/h, quindi il problema per me non si pone.

Da quelle che sono le mie impressioni credo che le nuove piste frenanti (es. AC3 di Campagnolo) abbiano superato brillantemente i vecchi problemi, questo senza mettere in dubbio che i dischi abbiano degli innegabili vantaggi e saranno (sono oramai) il sistema di riferimento.
 
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calmorr

Apprendista Velocista
4 Novembre 2012
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Faro
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Bici
Pinarello FP4
Non vorrei entrare a piedi uniti in questa discussione, ho appena assistito ad una gara internazionale di Triathlon questo fine settimana su di un circuito urbano a Quarteira (P). Su 300 bici ( tra sabato e domenica, Elite/Juniores/Open ) quelle rim erano veramente pochissime e datate. Giusto come dato statistico aggiornato che riflette pero' i listini dei marchi che dominano attualmente il mercato delle bici da competizione. Per curiosita', la concorrente francese Lombardi arrivata seconda nella gara Elite aveva l'unica bici del lotto non in carbonio ma in titanio marchiato LEON ( con un ottimistico pacco pignoni 12V penso 11/34 )
IMG_20220326_133704.jpg 15-Lombardi.png
 
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Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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Bici
Colnago V1-r
In realtà il parco bici nel tri riflette la visione del triatleta medio che è molto più disilluso del ciclista sul fatto che la bici possa fargli vincere la gara, questo almeno nello sprint e nell'olimpico, dove il valore aggiunto della bici assume un peso molto relativo, infatti vedi di tutto, disk, rim, alluminio, carbonio, ruote alte o basse e anche mezzi datati, diciamo che l'illusione che il mezzo possa realmente condizionare la prestazione è più appannaggio del mondo amatoriale della bdc, basta guardare le bici alla partenza di una GF, nell'Ironman invece il mezzo può effettivamente mettere del valore aggiunto con il fattore aerodinamicità.

Il triatleta sa che la bici è solo uno dei mezzi (e non il mezzo) con cui gareggiare, come la muta e le scarpe, e sa bene che se non sa nuotare, pedalare e correre forte può avere una bici da 15K€, una muta da 1500€ e le scarpe di Jacobs, rimarrà sempre al palo.

Attualmente sia in bdc che nel tri vado di rim, sia perché amo la semplicità del mezzo sia perché ho un parco bici e ruote assestato, e sarebbe un peccato disfarsene per andare su un sistema frenante che almeno a me non porterebbe vantaggi sostanziali, tuttavia se dovessi iniziare da zero andrei senz'altro sul disk, sarebbe anacronistico fare diversamente.

Sul titanio che dire, è un materiale fantastico, forse un giorno me la farò fare su misura una bella bici così.
 

alespg

Passista
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pavia
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Bici
scapin eos 3
In realtà il parco bici nel tri riflette la visione del triatleta medio che è molto più disilluso del ciclista sul fatto che la bici possa fargli vincere la gara, questo almeno nello sprint e nell'olimpico, dove il valore aggiunto della bici assume un peso molto relativo, infatti vedi di tutto, disk, rim, alluminio, carbonio, ruote alte o basse e anche mezzi datati, diciamo che l'illusione che il mezzo possa realmente condizionare la prestazione è più appannaggio del mondo amatoriale della bdc, basta guardare le bici alla partenza di una GF, nell'Ironman invece il mezzo può effettivamente mettere del valore aggiunto con il fattore aerodinamicità.

Il triatleta sa che la bici è solo uno dei mezzi (e non il mezzo) con cui gareggiare, come la muta e le scarpe, e sa bene che se non sa nuotare, pedalare e correre forte può avere una bici da 15K€, una muta da 1500€ e le scarpe di Jacobs, rimarrà sempre al palo.

Attualmente sia in bdc che nel tri vado di rim, sia perché amo la semplicità del mezzo sia perché ho un parco bici e ruote assestato, e sarebbe un peccato disfarsene per andare su un sistema frenante che almeno a me non porterebbe vantaggi sostanziali, tuttavia se dovessi iniziare da zero andrei senz'altro sul disk, sarebbe anacronistico fare diversamente.

Sul titanio che dire, è un materiale fantastico, forse un giorno me la farò fare su misura una bella bici così.
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