Risurrezione di Aruallora prossimo anno sono d'accordo.......sara' quasi impossibile avere come in questo 2020 italiano in top 5
Risurrezione di Aruallora prossimo anno sono d'accordo.......sara' quasi impossibile avere come in questo 2020 italiano in top 5
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Ma resurrezione proprio. Ecco, Aru sì, è uno che una top 5 ce la avrebbe nelle gambe....ma nella testa?Risurrezione di Aru
oggi alla Vuelta ha preso diciassette minuti e perso quindici posizioni di botto in classifica generale.Bagioli nel giro di quest'anno forse nei 5 poteva riuscire ad entrare
Ma torna in sella?Ma resurrezione proprio. Ecco, Aru sì, è uno che una top 5 ce la avrebbe nelle gambe....ma nella testa?
si ultimo Rominger nel Giro 1995a quanto ho letto, sembrerebbe che Ganna sia il primo corridore negli ultimi venticinque anni ad aver vinto tre tappe a cronometro in un grande giro.
Ma resurrezione proprio. Ecco, Aru sì, è uno che una top 5 ce la avrebbe nelle gambe....ma nella testa?
Va al grande fratello con balotelliRisurrezione di Aru
magari.....ma ho paura che sia finito,pero' ovviamente spero di sbagliarmiRisurrezione di Aru
a quanto ho letto, sembrerebbe che Ganna sia il primo corridore negli ultimi venticinque anni ad aver vinto tre tappe a cronometro in un grande giro.
Stavo guardando proprio ora la tappa della vuelta perché oggi non l'ho vista, nelle tappe precedenti era andato bene ma se è già naufragato così non avrebbe fatto di certo classifica neanche al giro.oggi alla Vuelta ha preso diciassette minuti e perso quindici posizioni di botto in classifica generale.
secondo me, per almeno tre anni ci sarà vita grama per i colori azzurri ai grandi giri, sperando maturino bene Giovanni Aleotti, Kevin Colleoni e Filippo Conca, e che magari spunti dal nulla qualcun altro.
non so per me c è un limite oltre il quale anche i pro non riescono a recuperare. quelle tappe in cui la fuga arriva con 10 minuti e nessuno si muove perchè "oggi non ci sono le gambe" si potrebbero evitare tagliando un pò di km inutili. tipo la famosa tappa da 260 dopo 3 settimane, che fossero stati 180 non cambiava nulla a nessuno. poi sono anni che diciamo una volta si bombavano è logico che se si chiedono certe esigenze di recupero si incoraggia la cosaNon sono d'accordo. Se la metti così, ad esempio la tappa dello Stelvio, gli fai fare la passerella, carichi di bus li scarichi alla partenza della salita, li carichi in vetta e poi li scarichi alla salita di laghi.
Io credo che, se non riesci ad arrivare in fondo al ad una tappa, hai due possibilità: stringi i denti e arrivi a Milano sapendo di avere fatto il tuo massimo o diversamente fai come i velocisti anni 80-90 che, all'inizio delle salite, si ritiravano
Stream of consciousness.Ciao a tutti,
I nomi nuovi che si sono messi in evidenza al Tour e al Giro sono passati dai Pampers alla bicicletta e con l entusiasmo dei giovani sognano la maglia Rosa, la Gialla e via dicendo.....
Hanno un fisico modellato fin dai primi anni della loro vita sulla bicicletta e questo e un grande plus
I campioni, come diceva Enzo Ferrari, seguono la parabola del campione ( discendente ), inoltre a loro sfavore non gioca l eta che soprattutto con questo ciclismo computerizzato aumenta il vantaggio dei giovani, un recupero più lungo che la gestione e esperienza viene mitigata dalle radioline dei direttori del team e dal ciclo computer. . Io dalle gare come queste toglierei i ciclo computer e forse anche le radioline per rendere le gare più entusiasmanti.
Poi dietro il lavoro e le caratteristiche fisiche degli atleti un Giro più armonioso e equo andrebbe considerato. Mortificante vedere un Ganna che per via della sua stazza non possa essere un potenziale vincitore al giro. Forse le tappe e i percorsi andrebbero rivisti.
Almeida ha dimostrato di essere un ottimo corridore, va forte in salita e anche nelle crono, a conferma di ciò oggi a nell ultima gara del Giro a mio avviso e andato piuttosto forte.
Ritornando ai rappresentanti dei professionisti, mi sembra di capire che sia un gran bel lavoro, visto devono ascoltare e riportare senza responsabilità.... Mah, la cosa mi lascia perplesso .....
Molto probabilmente ora nessuno saprà più di tanto di annullare o accorciare la gara del Giro, tutti sono solo portavoce, la maggioranza non sapeva, chi in favore e chi contro non si conosce.........
Io penso che chi era in favore e non si sono presentati alla partenza erano i ciclisti più deboli che avevano più da perdere, mentre i più forti chiaramente avendo meno da perdere volevano gareggiare.......
A birilli fermi e Giro finito si e detto che qualcuno pagherà, ma forse e più importate avere in futuro una organizzazione che eviti queste figure, dei professionisti che possono gestire meglio i corridori, delle tappe in funzione di un ciclismo diverso e troppo computerizzato come l attuale.
Ai Mondiali non si usano le radioline e non per questo la corsa e meno entusiasmante. Io penso che se ci fossero state le radioline forse Pogachar (spellino non corretto.) forse non avrebbe fatto la fuga in quel momento della corsa ai Mondiali di Imola.
Le tappe del giro le vincono il corridore più in giornata e opportunista, il Giro lo vince il corridore con la squadra più forte.
Sul discorso della famigerata tappa si è già detto molto. In quel frangente non si è certo messo in evidenza lo sportivo e lo sport.non so per me c è un limite oltre il quale anche i pro non riescono a recuperare. quelle tappe in cui la fuga arriva con 10 minuti e nessuno si muove perchè "oggi non ci sono le gambe" si potrebbero evitare tagliando un pò di km inutili. tipo la famosa tappa da 260 dopo 3 settimane, che fossero stati 180 non cambiava nulla a nessuno. poi sono anni che diciamo una volta si bombavano è logico che se si chiedono certe esigenze di recupero si incoraggia la cosa
Finalmente posso dire una cosa che non riesco mai a dire:Il Giro si conclude con un tempismo perfetto. Dopo nemmeno 24 h dalla tappa di Sestriere, i nivometri in paese segnano una ventina di cm di neve caduti nella notte. Il nivometro dell'Agnello va invece verso i 40 cm....insomma è andata davvero bene in fin dei conti.
Senza contare che c'è chi paga per avere partenza ed arrivo, in un modo o nell'altro si devono unire i puntini e non sempre la soluzione è l'ideale per corridori e/o spettacolo. Disegnare un G.T. è un'arte del compromesso di una miriade di variabiliSul discorso della famigerata tappa si è già detto molto. In quel frangente non si è certo messo in evidenza lo sportivo e lo sport.
Per quel che riguarda il recupero diventa un controsenso. Controsenso perché una corsa a tappe, non si limita solo a fare un paio di tappe con 4000mt in su e due/tre crono. Ci sono anche tappe "inutili" che servono a mettere in difficoltà (se si riesce).
Detto ciò, come detto, se alla presentazione di un giro vedi che è troppo perché ci sono due/tre tappe da 5000mt (ad esempio) in una settimana o il percorso favorisce i velocisti e tu sei uno scalatore, come detto, ti adegui o ti ritiri in corso d'opera. Troppo da bambini dire è una tappa rompi gambe, non la facciamo.
In fine per quel che riguarda lo studio delle tappe, sarebbe bello non avere tappe "inutili", ma tali diventano non solo per l'altimetria/kilometraggio, ma per come la si affronta
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